octubre 06, 2020

Nuovo Decreto Sicurezza: nasce sistema di accoglienza e integrazione con il ritorno della Protezione Speciale per chi rischia trattamenti inumani o degradanti [italiano e spagnolo]

 


Nuovo Decreto Sicurezza, via libera del Cdm al nuovo decreto: nasce sistema di accoglienza e integrazione con il ritorno della Protezione Speciale per chi rischia trattamenti inumani o degradanti

Ritorna la ‘protezione speciale‘ (non più denominata umanitaria) per chi, tornando nel proprio Paese, rischierebbe “trattamenti inumani o degradanti“. Qualcosa che potrebbe interessare a molti venezuelani, Infine, sarà possibile convertire in permesso di soggiorno per motivi di lavoro di alcune tipologie di permessi, ad esempio “per protezione speciale, per calamità, per residenza elettiva, per acquisto cittadinanza o apolidia, per attività sportiva, per lavoro di tipo artistico, per motivi religiosi, per assistenza minori”.

Ripristinato il meccanismo della protezione umanitaria con un allargamento delle maglie della protezione speciale; tempi più brevi per ottenere la cittadinanza italiana; reintegrata la possibilità di svolgere lavori di utilità sociale.

Analizziamo più nel dettaglio il nuovo decreto che

Nasce il nuovo sistema d'accoglienza e integrazione

Il nuovo decreto riforma il sistema di accoglienza destinato ai richiedenti protezione internazionale e ai titolari di protezione, con la creazione del nuovo "Sistema di accoglienza e integrazione". Le attività di prima assistenza continueranno a essere svolte nei centri governativi ordinari e straordinari. Successivamente, il Sistema si articolerà in due livelli di prestazioni: il primo dedicato ai richiedenti protezione internazionale, il secondo a coloro che ne sono già titolari, con servizi aggiuntivi finalizzati all'integrazione.

Tra i punti più importanti vi è il soccorso in mare come obbligo costituzionale e internazionale. Riconosciuta la protezione speciale per coloro che nei propri Paesi d’origine rischiano torture o trattamenti disumani; inserito quindi il divieto di respingimento e espulsione verso i Paesi che non possono ritenersi sicuri.

Introduzione del daspo urbano che terrà spacciatori e violenti lontani dai luoghi di intrattenimento; inasprimento delle pene per reati di rissa, pensando all’omicidio di Willy Monteiro.

La modifica prevede l’aumento della pena che passa da 2 a 6 anni per chi favorisce le comunicazioni con l’esterno a detenuti in regime di 41bis. La pena era da 1 a 4 anni. Nei casi in cui il reato fosse commesso da pubblico ufficiale, da incaricato di pubblico servizio o da un avvocato, la pena è ulteriormente aumenta da 3 a 7 anni di reclusione. Nel decreto precedente tale reato era configurato come illecito disciplinare.

Nel nuovo decreto sicurezza sono state cancellate le multe milionarie per le Ong.

Spariscono quindi le multe fino a un milione per le Ong che dovessero violare il divieto di navigazione, si scende da 10 mila a 50 mila euro, e vengono fatte salve le operazioni di soccorso quando tempestivamente comunicate. Resta la pena detentiva fino a 2 anni per gli attivisti in mare che non si coordinano con le autorità marittime dei Paesi di bandiera e di quelli che operano i soccorsi.

Sì all'estensione della protezione speciale per i migranti

Si' al permesso per protezione sociale se il rimpatrio comportasse per lo straniero non solo il rischio di tortura ma anche il pericolo che venga sottoposto "a trattamenti inumani o degradanti" o che gli venga violato il rispetto "della sua vita privata e familiare". È una delle novità contenute nel dl sicurezza in tema di protezione internazionale degli stranieri.

Nel comunicato finale del Consiglio dei Ministri, viene spiegato che la normativa vigente prescrive il divieto di espulsione e respingimento nel caso in cui il rimpatrio determini, per l'interessato, il rischio di tortura. Con il decreto, si aggiunge a questa ipotesi il rischio che lo straniero sia sottoposto a trattamenti inumani o degradanti e se ne vieta l'espulsione anche nei casi di rischio di violazione del diritto al rispetto della sua vita privata e familiare. In tali casi, si prevede il rilascio del permesso di soggiorno per protezione speciale. Sempre in materia di condizione giuridica dello straniero, il provvedimento affronta anche il tema della convertibilità dei permessi di soggiorno rilasciati per altre ragioni in permessi di lavoro. Alle categorie di permessi convertibili già previste, si aggiungono quelle di protezione speciale, calamità, residenza elettiva, acquisto della cittadinanza o dello stato di apolide, attività sportiva, lavoro di tipo artistico, motivi religiosi e assistenza ai minori.

Dare il telefono a un detenuto diventa reato

 Arriva inoltre "una nuova fattispecie di reato che sanziona chi introduce o detiene all'interno di istituti penitenziari telefoni cellulari o dispositivi mobili di comunicazione". La sanzione vale quindi sia per chi fornisce il cellulare al detenuto e sia per chi lo riceve. Arrivano pene più severe per le persone coinvolte in risse: qualora, in questi eventi, qualcuno resti ucciso o riporti lesioni personali, il solo fatto della partecipazione alla rissa rende il soggetto punibile con la reclusione da sei mesi a sei anni.

 

Rafforzato il 'Daspo Urbano'

Chi ha riportato una denuncia per vendita o cessione di sostanze stupefacenti non potrà entrare in un locale pubblico, pena la reclusione da 6 mesi a 2 anni e una multa fino a 20 mila euro. Il nuovo decreto "introduce norme che rafforzano i dispositivi a garanzia della sicurezza pubblica, implementando le misure del divieto di ingresso nei pubblici esercizi e nei locali di pubblico trattenimento o nelle loro adiacenze, nonché le misure di contrasto al fenomeno dello spaccio di stupefacenti attraverso siti web".

Nel primo caso, si rafforza il cosiddetto "Daspo urbano", rendendo possibile per il Questore l'applicazione del divieto di accesso nei locali pubblici anche nei confronti dei soggetti che abbiano riportato una o più denunce o una condanna non definitiva, nel corso degli ultimi tre anni, relativamente alla vendita o cessione di sostanze stupefacenti o psicotrope. Viene poi esteso il meccanismo dell'oscuramento, già utilizzato per il contrasto alla pedopornografia online, a quei siti che, sulla base di elementi oggettivi, devono ritenersi utilizzati per la commissione di reati in materia di stupefacenti.

Cosmo de la Fuente FAMILIA FUTURA

[Fonti: familia futura; AGI, ANSA, Il Messaggero, Gov.it]

En español

El gobierno italiano ha aprobado el nuevo decreto de seguridad. También de interés para los venezolanos

Nuevo decreto con el regreso  de la Protección Especial para quienes se arriesgan a tratos inhumanos o degradantes

La 'protección especial' regresa - ya no se denominada humanitaria - para quienes, al regresar a su país, corren el riesgo de recibir un "trato inhumano o degradante". Por último, la convertibilidad de ciertos tipos de permisos en un permiso de residencia por motivos laborales, por ejemplo "para protección especial, para calamidades, para residencia electiva, para adquisición de ciudadanía o apatridia, para actividades deportivas, para trabajos artísticos, para religiosos, para la asistencia a los menores ".

Se ha restablecido el mecanismo de protección humanitaria con una ampliación de las mallas especiales de protección; tiempos más cortos para obtener la ciudadanía italiana; Se ha restablecido la posibilidad de realizar trabajos de utilidad social.

Más en detalle

Nace el nuevo sistema de recepción e integración

El nuevo decreto reforma el sistema de acogida destinado a solicitantes de protección internacional y titulares de protección, con la creación del nuevo "Sistema de acogida e integración". Las actividades de primeros auxilios continuarán realizándose en los centros gubernamentales ordinarios y extraordinarios. Posteriormente, el Sistema se dividirá en dos niveles de servicios: el primero dedicado a los solicitantes de protección internacional, el segundo a quienes ya lo poseen, con servicios adicionales orientados a la integración.

Entre los puntos más importantes se encuentra el rescate en el mar como obligación constitucional e internacional. Protección especial reconocida para quienes corren riesgo de tortura o tratos inhumanos en sus países de origen; por lo tanto insertó la prohibición de devolución y expulsión a países que no pueden considerarse seguros.

Introducción del daspo urbano que mantendrá a los traficantes de drogas y a las personas violentas lejos de los lugares de entretenimiento; aumento de las penas por delitos de riña.

En el nuevo decreto de seguridad se anulan las millonarias multas a las ONG.

Por tanto, las multas de hasta un millón para las ONG que violen la prohibición de navegación, bajan de 10 mil a 50 mil euros, y se reservan las operaciones de salvamento cuando se comunique con prontitud. La pena de prisión sigue siendo de hasta 2 años para los activistas en el mar que no coordinen con las autoridades marítimas de los países del pabellón y quienes operen el rescate.

Sí a la extensión de la protección especial a los migrantes

Sí al permiso de protección social si la repatriación conlleva no solo el riesgo de tortura para el extranjero sino también el peligro de ser sometido a "tratos inhumanos o degradantes" o que se vulnere su respeto a "su vida privada y familiar". Es una de las novedades contenidas en la seguridad dl en materia de protección internacional de extranjeros.

 

En el comunicado final del Consejo de Ministros se explica que la legislación vigente prescribe la prohibición de expulsión y devolución en caso de que la repatriación conlleve riesgo de tortura para el interesado. El decreto agrega a esta hipótesis el riesgo de que el extranjero sea sometido a tratos inhumanos o degradantes y se prohíbe su expulsión incluso en casos de riesgo de violación del derecho al respeto de su vida privada y familiar. En tales casos, se prevé la expedición de un permiso de residencia para protección especial. Una vez más sobre el tema de la condición jurídica de los extranjeros, la disposición también aborda la cuestión de la convertibilidad de los permisos de residencia expedidos por otras razones en permisos de trabajo. A las categorías de permisos convertibles ya previstos, se suman los de protección especial, calamidad, residencia electiva, adquisición de ciudadanía o apatridia, actividad deportiva, trabajo artístico, motivos religiosos y asistencia a menores.

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