octubre 21, 2021

I VENEZUELANI AVVERTIRONO IL GOVERNO ITALIANO DEL PERICOLO DELL’INFILTRAZIONE CHAVISTA


A prescindere dalle proprie convinzioni, posizioni o divergenze, TUTTI i venezuelani in Italia hanno avvertito il governo italiano sulla pericolosità dell'infiltrazione chavista in Italia.

Oggi i politici cosiddetti liberali e democratici italiani dovrebbero rendersi conto che quanto gli avevamo detto noi venezuelani, negli anni scorsi, riguardo il pericolo dell’ingerenza chavista in Italia, corrispondeva a verità.  In molte occasioni e spesso proprio nei loro uffici, i parlamentari ci hanno ricevuto e ascoltato, forse increduli, quando abbiamo espresso la preoccupazione per quello che poteva accadere – anche -  in Italia.

In questi giorni fioccano le dichiarazioni dell’ex agente di Maduro, Hugo Carvajal detto “El Pollo”, anche un partito che siede al governo, il M5S, sarebbe stato finanziato da quel chavismo criminale che ha messo in ginocchio il Venezuela. Ci sono le prove fornite dai ‘pentiti’ i collaboratori di giustizia. Oltre a  Carvajal, in questi giorni è avvenuta l’estradizione negli Stati Uniti di Alex Saab, l’affarista e testaferro di Maduro la cui moglie italiana, Camilla Fabbri, nel 2020 sospettata e indagata per riciclaggio di denaro, fuggita in Russia,  oggi a Caracas, sotto la protezione della cupola madurista o pedina ricattabile per evitare che il marito Alex Saab snoccioli dettagli scottanti.

I segnali sono sempre stati evidenti ed essendo tristemente esperti e vittime, noi italo- venezuelani abbiamo cercato in tutti i modi di portare allo scoperto il pericolo incombente. Ora, si spera, non sia troppo tardi per rimediare.

È vero, oggi ci sono le prove, ma nel momento in cui abbiamo chiesto di essere ascoltati, vi erano le evidenze: video, immagini, scritti che preannunciavano il sodalizio tra il chavismo-madurismo e quel movimento che si è ispirato, fin dal primo momento alla revolución bolivariana voluta prima da Hugo Chávez con metodi dittatoriali e trasformata poi da Maduro in una vera e propria tirannia che ha costretto circa sei milioni di venezuelani a fuggire dal loro paese e tra essi moltissimi italiani che sono rientrati in Italia dopo aver perso tutto.

Tutto ciò dovrebbe aver insegnato che non era e non è un dramma solo dei venezuelani, ma che il danno peggiore, se si lascia fare, è quello di provocare metastasi del chavismo e del madurismo in Italia e in tutta Europa. Si tratta di corruzione selvaggia, lavaggio di denaro, strade aperte al narcotraffico con i conseguenti crimini di lesa umanità di cui già Nicolás Maduro si è reso protagonista dopo aver coronato  il suo sogno di narcotrafficante alla guida di un Paese, lo stesso sogno, ma irrealizzato, di Pablo Escobar .

Come tutti dovrebbero sapere, il  narco-dittatore del Venezuela ha nelle sue mani il potere militare, il potere giudiziario, il potere legislativo, l’organizzazione delle procedure elettorali che gli hanno permesso di schiavizzare i cittadini usando la fame, la sete, il terrore e, quindi, la sottomissione.

Qualcuno si è mai chiesto quanti di questi personaggi collaboratori di Maduro oggi risiedono, vivono e in qualche caso hanno ottenuto asilo politico in Italia? Vi assicuriamo che ve ne sono. Importantissimo non abbassare la guardia, ogni distrazione può costare cara.

Qualcuno si è finalmente reso conto del pericolo che corre anche l’Italia?


Una delle molte voci italo-venezuelane in Italia

Carlos Cosmo Gullì (Cosmo de laFuente) 

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