junio 20, 2020

Italia-Venezuela, la metamorfosi a 5 stelle. El gobierno! (italiano y español)



[italiano y español]

Perché stupirsi tanto ora, quando ormai da anni il chavismo è presente –anche- in Italia? Si bada sempre di più alle fakenews e non alle verità inconfutabili, dimostrate.  Ne abbiamo scritti di articoli e ne abbiamo segnalati casi di prestanome della dittatura venezuelana che in Italia fanno un po’ quello che vogliono e, sebbene sanzionati dagli Stati Uniti per terrorismo,  da noi entrano comodamente con il complice aiuto di infiltrati già residenti, trovando il paradiso dove spendere il loro bottino.  Lo so, dobbiamo rassegnarci, almeno fino a quando il governo non capirà – forse mai-  che non bisogna empatizzare con le dittature come quella di Maduro.  
Come sia venuto in mente a “certi” di definire il Venezuela un modello da imitare, non lo capirò mai.
L'Italia è una meta,  persino criminali del chavismo venezuelano, persone espulse dagli Stati Uniti, sono in Italia. Non ci sono opportuni controlli prima di accettare questa gente?

Come se non bastasse cresce anche la censura. Trasmissioni TV che cacciano conduttori che non sono in linea con il governo (Maduro insegna); siti youtube oscurati, come quello di RadioRadio, rimosso per aver osato parlare della Cina e del 5G cinese. Dove ci troviamo? Appena entrati nella fase castrochavista in salsa italiana.
Piaccia o non piaccia è così.  Ci sono anche gli intoccabili! Guai a far domande o a dubitare, vietato esprimere il proprio pensiero e chiedersi il perché le aziende cinesi rappresenterebbero un rischio potenziale per la sicurezza nazionale.

E' reato dubitare della politica del M5S,  che si prostra alla Cina e all’Iran, compiacente con le dittature come quella di Maduro. Nelle ultime ore è vietato persino parlare del SUPPOSTO finanziamento illecito ai pentastellati che SAREBBE stato elargito dal defunto dittatore Hugo Chávez. Ma chi sono? Una setta? Non accettiamo di chiudere la bocca con una museruola pentastellata e oggi mi sento molto più libero di parlare perché grazie alla loro odiata America  ho la possibilità di pormi delle domande e di chiarare i miei dubbi. Sì, negli  Stati Uniti dove i rappresentanti di quel chavismo che piace a Di Stefano e a Di Battista, uomini e donne che hanno partecipato al processo distruttivo del Venezuela e spesso hanno manifestato il loro odio per l’America ma che oggi ci  vivono allegramente  in appartamenti  del valore di  decine di   milioni di dollari in Florida e in California e di certo non disdegnano i bigliettoni verdi frutto delle loro truffe a danno dei venezuelani.  Cinque milioni dei quali sono fuggiti dalla miseria e la dittatura e sono sparpagliati in tutto il mondo. Ma questo non interessa agli amanti di Maduro.
Perché non possiamo porci delle domande su quanto dichiarato dal quotidiano ABC? Facile spacciare tutto per bufale in epoca di fakenews, comodo mettere tutti la stessa nella sabbia per non disturbare il padrone. Anche le notizie cancellate senza aver chiarito sono un segnale nefasto, eppure ci sarebbe addirittura un testimone, un ex-grillino Giovanni Favia che dichiara di essere stato contattato da due diplomatici venezuelani che subito mise in contatto con Casaleggio.  Ecco il ritaglio, si può leggerne chiaramente il contenuto.


Che ci sia stato o no il famoso finanziamento chavista non possiamo saperlo ora, ci penserà il procuratore Maurizio Romanelli a mettere mano nell’intricata vicenda che a troppi conviene mettere subito a tacere. Ma qui, in America, sono molti gli italiani che non mollano e vogliono vederci chiaro. Il giornalismo serio dovrebbe  descrive la realtà, e il dubbio e le domande fanno parte della professionalità di un comunicatore.  
Di Pietro dice che è impossibile mandare valigette piene di soldi. Si vede che non conosce il Venezuela e delle possibilità che esistono in un paese corrotto che viene definito “Stato mafioso”.
Il giornalista investigativo Alek Boid la pensa in un altro modo. Trascrivo qui l’intervista effettuata da             Il Giornale
“«Il chavismo ha sempre speso incalcolabili quantità di denaro pubblico venezuelano ovunque per sostenere la sua propaganda e finanziare politici nella loro ascesa al potere. Basti pensare alla famosa valigetta, con dentro 800mila dollari in contanti destinata a Cristina Kirchner in Argentina ma poi intercettata in dogana».
Cosa sa delle trame del chavismo in Italia?
«Accadono cose molto interessanti. Rafael Ramírez ad esempio, l'ex capo di Pdvsa (la statale petrolifera venezuelana, ndr), ai tempi di Chávez, dopo la sua rottura con Maduro ha vissuto a lungo a Roma, con importanti contatti in Vaticano. Idem per suo cognato Baldo Sanso e sua suocera, Ildegarda Rondón de Sanso. Per Ramirez l'Italia è una base per muoversi in Europa. Quanto a Pdvsa, a me risulta che continui a fare affari con l'Eni nonostante le sanzioni imposte dal Dipartimento del Tesoro Usa. E mi risulta anche che a marzo 2020 l'Eni abbia inviato in Venezuela una nave cisterna, la Delta Tolmi, per caricare il greggio di Pdvsa».
Altri legami tra Italia e chavismo?
«In Italia hanno arrestato trafficanti di droga venezuelani vicini al regime. Non solo Alex del Nogal ma anche Alex Saab (arrestato nei giorni scorsi a Capo Verde, ndr) recentemente finito sotto la lente della vostra Guardia di Finanza. E poi c'è il caso di corruzione della società energetica Derwick Associates, il cui direttore Alejandro Betancourt ha la cittadinanza italiana». 
Anche il presidente della Corte Suprema chavista Maikel Moreno ha richiesto la cittadinanza italiana. Chi è?
«Moreno, nominato 5 anni fa capo della Corte suprema venezuelana è un criminale».
Pio Arlacchi, ex europarlamentare del partito del giudice italiano Antonio di Pietro ed ex super esperto Onu nella lotta contro la mafia e la droga, oggi collabora con il ministero degli Esteri di Maduro da Roma. Lo ha confermato lui stesso ai media italiani. Come interpreta ciò?
«Il chavismo ha reso il Venezuela il più grande centro di corruzione dell'emisfero occidentale. Le Nazioni Unite sono un club di nazioni in cui le più grandi, e tra queste le più corrotte, comandano. Cuba, Venezuela, Cina e Russia. L'Onu è l'ambiente perfetto per il chavismo. Quindi non mi stupisco».
Cosa l'ha colpita di più nei tanti documenti da lei analizzati?
«Il fatto che le macchine Olivetti usate per il lotto, in Venezuela con Smartmatic siano state trasformate a uso del voto elettronico facile da falsificare. E ancora, i milioni di dollari spesi per la propaganda e il lobbismo politico a livello internazionale. Derwick Associates, la società coinvolta nella gestione degli impianti elettrici in Venezuela, ha rappresentato per me una pietra miliare, per la capacità dei suoi manager di mescolarsi con il chavismo, l'opposizione, il meglio della propaganda americana (Fusion Gps), l'intelligence russa (Fsb), il peggio dalle case di trading svizzere, il jet set spagnolo. Una società coinvolta nei più grandi scandali politici, finanziari ed energetici dell'ultimo decennio. E il caso del colombiano Alex Saab con passaporto diplomatico venezuelano, uomo dalle mille connessioni con il narcoterrorismo colombiano, ma anche con il grande business governativo illegale. Da Capo Verde, dove è stato appena arrestato dall'Interpol, non sarà facile estradarlo negli Usa». 
Lei è stato minacciato più volte, con intrusioni anche nel suo appartamento di Londra. Perché il giornalismo investigativo oggi è più importante che mai?
«Perché è l'unico strumento per mantenere alta l'allerta su temi come il traffico di droga, la corruzione, il terrorismo internazionale, il riciclaggio di denaro e la conseguente economia sommersa. Le autorità sono sempre molto indietro rispetto ai criminali, in molti casi non li raggiungono mai. In Venezuela, il giornalismo investigativo è stato fondamentale, per le indagini penali internazionali. Smartmatic, Derwick e Alex Saab ne sono tre esempi. L'unica speranza che rimane a noi venezuelani, per ottenere giustizia, è vedere processati a livello internazionale i responsabili della distruzione del nostro Paese. Anche se spesso questo diritto viene negato dall'incommensurabile potere delle fortune che ci hanno rubato».
Quando a me chiedono cosa sia il chavismo la mia risposta è la seguente:
Il chavismo è un cancro con metastasi di criminalità ovunque, che supera persino le organizzazioni mafiose, occorre non abbassare la guardia e controllare chi entra in Italia. Diversamente il rischio diventa molto grosso. A cominciare dalle minacce che riceviamo giornalmente, la verità non si può nascondere.
Molti chiedono se i venezuelani hanno segnalato queste cose e, se non fosse perché stiamo parlando di un dramma, una risata scoppierebbe spontanea, poiché sono anni che lo facciamo. Dal mio canto ho cominciato a parlarne nel 2002, tutto verificabile.  Le manifestazioni degli italo-venezuelani a Roma e in tutte le maggiori città italiane a cosa sono servite? Dal Veneto alla Sicilia, dal Piemonte dove vivevo alla Campania, ci sono state centinaia di manifestazioni negli ultimi anni.  È anche vero che  nella comunità venezuelana italiana vi sono anche un gran numero di infiltrati che nascondono un passato da enchufados o che si dedicano a raccogliere dati da spedire in Venezuela.  Topi di fogna in poche parole.
Cos’hanno fatto i politici? Poco. Tranne due o tre che si sono schierati in favore del processo di democratizzazione del Venezuela, citati in questo articolo,  parecchi altri  hanno fatto presenza per motivi di propaganda . 
Nei miei anni italiani ho imparato che non contano  i partiti, sono le persone che fanno la differenza. Tranne il M5S, dichiaratamente in favore di Maduro, personalmente ho visitato i rappresentanti di tutti gli schieramenti politici. Combattendo contro lo scetticismo, l’incredulità degli italiani e a volte contro altri venezuelani che temevano di essere oscurati forse perché alla ricerca di un posto al sole che vedevamo in pericolo. Sicuramente più interessati a se stessi che al Paese.  Pronti a criticare i giornalisti che dall’esilio continuano ad essere testimoni dei crimini della dittatura venezuelana.
Ovunque mi trovi in questo momento o in futuro, continuerò a scrivere le mie verità e a partecipare via Skype o di presenza  agli appuntamenti di informazione e approfondimento, finché non cadranno le bende dagli occhi.
Cosa ne penso delle minacce? Le respingo al mittente, non siamo in Venezuela, sia negli States che in Italia (per il momento) la libertà di espressione è - abbastanza- garantita. Oppure no?
Mentre il nostro mondo frutto di storie e conquiste in favore dei diritti umani,  in lotta contro il fascismo e il comunismo – entrambi condannabili-   si trasforma in un altro,  che ci riporta a un tentativo d’assolutismo che, sebbene maldestro, non è da sottovalutare. Sotto il ricatto di finti buonisti. Come nell’Orlando di Virginia Woolf, ma in maniera inversa, poiché non si tratta di una trasformazione fisica ma politica.

Il nostro paese perde per strada i pezzi della libertà che aveva conquistato. Sta a noi rallentarne il processo, ma un pensiero buddista mi torna spesso alla mente: “ Non c’è niente di costante tranne il cambiamento” speriamo che non si traduca in un cambiamento verso il degrado.  
Una metamorfosi già annunciata. Tutti bendati “Hasta la Victoria” continuata del M5S.


Cosmo de La Fuente
@cosmodelafuente


En español

¿Italia como Venezuela? La metamorfosis ha comenzado!

¿Por qué gritar HOY al escándalo si el Chavismo ha estado presente durante años, incluso, en Italia? Siempre prestamos más atención a las fakenews y no a las verdades irrefutables, y con pruebas. Hemos escrito artículos al respecto y hemos denunciado casos de testaferros de la dictadura venezolana que en Italia hacen un poco lo que quieren y, aunque sancionados por la CIA, entran  facilmente en Italia con la ayuda de infiltrados ya residentes, encontrando así el paraíso donde gastarse el dinero. Lo sé, debemos resignarnos hasta que el gobierno llegue a comprender, tal vez nunca, que no es saludable simpatizar con las dictaduras, como sucede con  la de Maduro.  
Mientras tanto, incluso algunas personas de los servicios secretos venezolanos, expulsados ​​de los Estados Unidos, se encuentran en Italia. ¿No hay controles adecuados antes de aceptar a estas personas?
Como si eso no fuera suficiente, la censura también crece. Transmisiones de televisión que sacan a conductores que no están en línea con el gobierno (Maduro enseña); canales de YouTube oscurecidos, como el de RadioRadio eliminado por atreverse a hablar sobre China y el 5G chino. ¿Pero a dónde llegamos? Lo sabemos, en castrochavismo en salsa italiana. Nos guste o no nos guste  esta es la verdad. Prohibido dudar, prohibido expresar propios pensamientos y preguntar si las empresas chinas representarían o no un riesgo potencial para la seguridad nacional. Te callan a la fuerza.

No se te ocurra dudar de la política del M5S (Movimiento 5 Estrellas), que se arrodilla ante a China e Irán, que cumple con dictaduras como la de Maduro. En las últimas horas está prohibido  hablar del supuesto FINANCIAMIENTO ilícito a los grilinos por manos del dictador Hugo Chávez. ¿Pero quién es esa gente? ¿Una secta? No acepto cerrar la boca y hoy me siento mucho más libre para hablar porque gracias a los Estados Unidos tengo la posibilidad de no tener que callar para no molestar a los aprendistas dictadores italianos. Sí, en los Estados Unidos, donde los representantes de ese chavismo que les gusta a Di Stefano y Di Battista, hombres y mujeres que participaron en el proceso destructivo de Venezuela y que a menudo expresaron su odio por Estados Unidos , hoy viven felices en apartamentos valorados en millones de dólares en Florida y California y, desde luego, a ellos les encantan los billetes verdes resultantes de sus estafas contra los venezolanos. Cinco millones de los cuales han huido de la miseria y la dictadura y se encuentran regados por todo el mundo. Pero esto no interesa a los amantes italianos de Maduro.

¿Por qué no podemos hacernos preguntas sobre lo que dijo el periódico ABC? Fácil de hacer pasar por fake  en la era de las fakes, conveniente obligarno a poner la cabeza en la arena para no molestar a los jefes. Remover noticias sin aclarar es una señal nefasta, sin embargo, incluso habría un testigo, un ex diputado del Movimiento,  Giovanni Favia que afirma haber sido contactado  en 2010 por dos diplomáticos venezolanos que lo pusieron inmediatamente en contacto con Casaleggio. Mira el recorte, puede leer claramente su contenido en italiano.


Ya sea que haya o no el famoso financiamiento chavista de cuya veracidad no podemos saber ahora, el fiscal Maurizio Romanelli pensará en poner su mano en la intrincada historia que según la casta hay que silenciarla de inmediato. Pero aquí, lejos de Europa, hay muchos italianos que no se rinden y quieren ver claro lo que está pasando en su país. El periodismo serio debe describir la realidad, y las dudas,  las preguntas son parte de la profesionalidad de un comunicador.
Di Pietro dice que es imposible enviar maletines llenos de dinero. Lo único que vemos es que no conoce Venezuela y las “posibilidades” que existen en un país corrupto un “estado mafioso”.

El periodista de investigación Alek Boid lo piensa de otra manera. Transcribo aquí la entrevista realizada por Il Giornale.

¿Qué sabes sobre las tramas del chavismo en Italia?
«Suceden cosas muy raras. Rafael Ramírez, por ejemplo, el ex jefe de Pdvsa (el estado petrolero venezolano, ed.), En la época de Chávez, después de su ruptura con Maduro, vivió durante mucho tiempo en Roma, con importantes contactos en el Vaticano. Lo mismo para su cuñado Baldo Sanso y su suegra, Hildegard Rondón de Sanso. Para Ramírez, Italia es una base para moverse por Europa. En cuanto a Pdvsa, entiendo que continúas haciendo negocios con Eni a pesar de las sanciones impuestas por el Departamento del Tesoro de EE. UU. Y también sé que en marzo de 2020 Eni envió un buque cisterna, el Delta Tolmi, a Venezuela para cargar el petróleo crudo de Pdvsa ».
¿Otros vínculos entre Italia y el chavismo?
«En Italia arrestaron a narcotraficantes venezolanos cercanos al régimen. No solo Alex del Nogal sino también Alex Saab (arrestado en los últimos días en Cabo Verde, ed.) Recientemente terminó bajo la lente de su Guardia di Finanza. Y luego está el caso de corrupción de la compañía energética Derwick Associates, cuyo director Alejandro Betancourt tiene ciudadanía italiana.

El presidente de la corte suprema chavista Maikel Moreno también ha solicitado la ciudadanía italiana. ¿Quién es?
"Moreno, quien fue nombrado jefe de la Corte Suprema de Venezuela hace 5 años, es un criminal".
Pio Arlacchi, ex eurodiputado del partido del juez italiano Antonio di Pietro y ex super experto de la ONU en la lucha contra la mafia y las drogas, colabora hoy con el Ministerio de Asuntos Exteriores de Maduro desde Roma. Lo confirmó a los medios de comunicación italianos, como interpretas esto?
El chavismo ha convertido a Venezuela en el centro de corrupción más grande del hemisferio occidental. Las Naciones Unidas son un club de naciones en el que gobierna el más grande, y entre estos el más corrupto. Cuba, Venezuela, China y Rusia. La ONU es el ambiente perfecto para el chavismo. Así que no estoy sorprendido ».
¿Qué fue lo que más te llamó la atención en los muchos documentos que analizaste?
«El hecho de que las máquinas Olivetti utilizadas para el lote, en Venezuela con Smartmatic, se hayan transformado para utilizar el voto electrónico que es fácil de falsificar. Y nuevamente, los millones de dólares gastados en propaganda internacional y cabildeo político. Derwick Associates, la compañía involucrada en la gestión de sistemas eléctricos en Venezuela, representó un hito para mí, por la capacidad de sus gerentes para mezclarse con el chavismo, la oposición, lo mejor de la propaganda estadounidense (Fusion Gps), el Inteligencia rusa (FSB), lo peor de las casas comerciales suizas, el jet set español. Una empresa involucrada en los mayores escándalos políticos, financieros y energéticos de la última década. Y el caso del colombiano Alex Saab con un pasaporte diplomático venezolano, un hombre de mil conexiones con el narcoterrorismo colombiano, pero también con el gran negocio ilegal del gobierno. Desde Cabo Verde, donde acaba de ser arrestado por Interpol, no será fácil extraditarlo a Estados Unidos ».
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Has sido amenazado varias veces, con intrusiones incluso en tu apartamento de Londres. ¿Por qué el periodismo de investigación es hoy más importante que nunca?
«Porque es la única herramienta para mantener la alerta alta en temas como el narcotráfico, la corrupción, el terrorismo internacional, el lavado de dinero y la consiguiente economía sumergida. Las autoridades siempre están muy por detrás de los delincuentes, en muchos casos nunca los alcanzan. En Venezuela, el periodismo de investigación ha sido fundamental en las investigaciones penales internacionales. Smartmatic, Derwick y Alex Saab son tres ejemplos. La única esperanza que queda para nosotros los venezolanos, para obtener justicia, es ver a los responsables de la destrucción de nuestro país juzgados internacionalmente. Aunque a menudo este derecho es negado por el poder inconmensurable de las fortunas que nos robaron ".

Así termina esa entrevista, hablando de amenazas que, tarde o temprano, reciben todos los que denunciamos y reportamos verdades. 

El chavismo es un cáncer con metástasis de criminalidad que incluso supera a las organizaciones de la mafia, es necesario no bajar la guardia y controlar quién ingresa a Italia. De lo contrario, el riesgo es muy grande. Comenzando con las amenazas que recibimos diariamente, la verdad no se puede ocultar.
Muchos preguntan si los venezolanos han informado sobre estas cosas y, si no fuera porque estamos hablando de un drama, sería cómico, ya que lo hemos estado haciendo durante años. Por mi parte, comencé a hablar de ello en 2002, todo verificable. 
Desde Véneto hasta Sicilia, desde Piamonte, hasta Campania, se han producido cientos de eventos en los últimos años. También es cierto que en la comunidad venezolana italiana hay una gran cantidad de infiltrados que ocultan un pasado de  enchufados o que se dedican a recopilar datos para enviarlos a Venezuela. 

¿Qué hicieron los políticos italianos?  A excepción de dos o tres que se han manifestado a favor del proceso de democratización de Venezuela, varios han hecho presencia por razones de propaganda política, pero hay unos nombres que puedo citar sin correr el riesgo de ser negado: principalmente Antonio Tajani y Mara Carfagna de Forza Italia y para ser honesto también Andrea Delmastro de Fratelli d'Italia y el amigo de Venezuela Fabio Porta ex diputado PD. ¿Los demás? Puras palabras.
En mis años italianos aprendí que los partidos no cuentan, son las personas las que marcan la diferencia. Excepto por el M5S, abiertamente a favor de Maduro, visité personalmente a los representantes de todos los lados políticos. Luchando contra el escepticismo, la incredulidad de los italianos y, a veces, contra otros venezolanos que temían ser oscurecidos tal vez porque están buscando un lugar y temen el anonimato. 

Desde donde esté adentro o fuera de Europa, seguiré escribiendo mis verdades y participando a través de Skype o en presencia, en favor de la información, hasta que Venezuela vuelva a ser un país libre.
¿Qué opino de las amenazas? Las rechazo al remitente, no estamos en Venezuela, tanto en los Estados Unidos como en Italia (por el momento) la libertad de expresión está garantizada. ¿O no?
Mientras que nuestro mundo,  resultado de historia y conquistas por la libertad, en la lucha contra el fascismo y el comunismo, ambos condenables, se transforma en otro, lo que nos lleva de nuevo a un intento de absolutismo que, aunque torpe, no debe subestimarse. Bajo el chantaje de los falsos buenos, así como  el Orlando de Virginia Woolf, pero a la inversa, Italia se transforma.
Italia pierde las piezas de libertad que había conquistado. Depende de nosotros retrasar el proceso, me viene a la mente un pensamiento  budista que por casualidad he leido : "No hay nada constante excepto el cambio", hay que luchar para que ese cambio no se traduzca en degradación. Una metamorfosis ya anunciada. Todos vendados. 

Cosmo de la Fuente
@cosmodelafuente



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