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junio 17, 2020

Movimiento 5 Estrellas, Di Battista la voz más revolucionaria, quiere convertirse en el líder de ese partido muy en sintonía con chavismo




Di Battista la voz más revolucionaria del Movimiento Cinco Estrellas quiere vertirse el líder del partido.  El viejo cómico Beppe Grillo uno de los fundadores, no está de acuerdo y amenaza con volver a ser una parte activa.
Quieren planificar una ruta que permita que el Movimiento llegue al final de la legislatura sin dividirse en mil pedazos. Poniendo en riesgo al premier  Conte, el gobierno, la alianza con el Partido Demócrata y, por qué no, la elección del próximo Jefe de Estado.
Alessandro Di Battista no se convirtió repentinamente en el enemigo, sino simplemente en alguien "que está buscando un lugar", dicen fuentes venenosas dentro del Movimiento, dado que su vena  de periodista-escritor y viajante por todo el mundo se está acabando igual que su carisma, un electorado que ya lo siente lejos. Un congreso (o en cualquier caso una asamblea de los elegidos), en este momento, pero también en septiembre, se convertiría en una guarida de leones desde donde el Movimiento saldría en pedazos de todos modos y, por lo tanto, ayer Luigi Di Maio (El ministro de Asuntos Exteriores quien también ed del M5S)  llegó para despejar el campo. 

Esta eventualidad (apunta a una secretaría ampliada en este momento): "¿Un congreso? No creo que sea la prioridad para Italia (en realidad Di Battista habló de una Asamblea Constituyente).
Hay preocupaciones para las empresas, los trabajadores, los jóvenes desempleados. Y nosotros, explicó, debemos dar respuestas oportunas a estas personas. ¿Estoy con Grillo o Di Battista? Grillo y Di Battista aman a este país y al Movimiento. Y luego Grillo es el garante, él fundó todo y mi aprecio y confianza siempre van a él ".

El ascenso de Di Battista en los M5S fue rechazado, ayer, también por un personaje excepcional como Manlio Di Stefano, subsecretario del Min. Asuntos Exteriores y pieza del M5S, enamoradísimo del chavismo y fue quien viajo varias veces a Caracas y apareció en las fotos con Delcy Rodríguez. En estos días preocupado en negar la acusa de los 3.5 millones del chavismo, es un gran admirador de Chávez  y un tiempo "sombra" de Di Battista: "A Alessandro le gustaría que este congreso se celebrara lo antes posible. 
Otra parte, incluida Grillo y, creo, la mayor parte del Movimiento, piensa que cuando terminemos de abordar temas mucho más importantes, los del país, se encontrará un momento de compartir para resolver los problemas de los M5S " destacó el ministro grilino.

Hay, sin embargo, un 'director oculto' en este juego. Y su nombre es Max Bugani, hoy jefe de gabinete de Virginia Raggi en Roma (trabaja en la reelección del alcalde), pero que una vez fue un hombre fuerte de la plataforma Rousseau. Quien juega hoy en el campo de Di Battista. "Alessandro tiene las credenciales para convertirse en un nuevo protagonista de la política, dijo, y debemos tener un líder lejos del gobierno". Y él, casualmente, lo es.


¿De los 3.5 millones del chavismo qué se dice? 
 ¡Niegan!
¿Cuándo admitió alguien que recibió dinero? Vamos a ser garantistas, todos somos inocentes hasta que se demuestre lo contrario. ¿Cuál será el veredicto?
Lo que el M5S nunca podrá negar (fotos, pruebas, evidencias, declaraciones y hechos son testigos) es su pasión por la Revolución Bolivariana, por Chávez y el apoyo a Maduro. Las tres D, tienen sus manos en la masa, Di Battista, Di Stefano y Di Maio. En unos días nos enteraremos de muchas más cosas.
Tratan de desinflar y negar lo innegable es el comportamiento normal utilizado incluso por el régimen venezolano al que siempre se refieren.


Pendiente con las próximas noticias. Estaré informando.


@cosmodelafuente




Familia Futura


enero 25, 2019

Alessandro Di Battista: il suo amore per la revolución bolivariana (che ha massacrato il Venezuela)


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 Facebook di @cosmodelafuente

Movimento Cinque Stelle  con Maduro?  
Quando il vento cominciò a tirare un po' a destra, Di Maio divenne il volto del M5S, un volto giovane e pulito sicuramente, ma questa sorta di setta ha una seconda testa, quella di sinistra e per giunta rivoluzionaria. Se il vento, per ipotesi,  cambiasse direzione in questo momento, sarebbe il turno di Di Battista come rappresentante dei "5 stelle"? Siamo davanti a un mostro a due teste? Cosa ne pensate? Com'è possibile usare una catastrofe umanitaria, come quella venezuelana e farne un questione politica italiana soprattutto quando si usano vecchi e idilliaci amori rivoluzionari infischiandosene di cosa realmente stia accadendo in Venezuela. Ma se Di Battista ama tanto il Venezuela di Maduro, perchè nelle ultime vacanze sudamericane non le ha trascorse in quel  Paese?
La domanda che sorge spontanea è : Cinquestelle con Maduro? Se così fosse, bisogna chiarire che noi italo-venezuelani avevamo avvertito sulla passione che  i pentastellati hanno  per la rivoluzione chavista, quella che ha distrutto il venezuela ma che, ai tempi della semina, si presentò come la nuova corrente in favore del popolo. Quel popolo che oggi scende in strada in Venezuela, come un impressionante tsunami, contro l’illegittimo presidente Maduro, l’affamatore, il narco dittatore.
Il Video che a suo tempo fece circolare “familafutura.com” nell’ambito della ricerca effettuata dallo staff di “Al Descubierto” [@cosmodelafuente] è evidenza che Di Battista  era ed è un estimatore della “revolución”. Un segnale che l'Italia non dovrebbe sottovalutare. Si comincia così, si finisce come in Venezuela o in Nicaragua.
Ma vediamo un po', cosa succede in Italia?
Dopo un fuoco di fila dell'opposizione del Pd e di Forza Italia chiedendo al Governo di schierarsi contro Maduro - con il ministro Enzo Moavero che interverrà in Parlamento - giunge alquanto "strano" il parere di  Giuseppe Conte il quale, attraverso un tweet dice:  “Seguo gli sviluppi in Venezuela ed esprimo forte preoccupazione per i rischi di un'escalation di violenza. Siamo vicini al popolo venezuelano e al fianco della collettività italiana nel Paese. Auspico un percorso democratico che rispetti libertà di espressione e volontà popolare”.. Percorso democratico? Escalation di violenza...ora? Ma dov’era negli ultimi anni il Presidente del Consiglio…sulla Luna? Da quanto tempo il popolo venezuelano è vittima di feroce violenza, fame, miseria e repressione da parte un genocidio voluti dal regime di  Maduro?
[Yahoo notizie] Conte, che dimostra la sua disinformazione a riguardo,  decide di non saltare a pie' pari sul carro di Trump. Scelta che è condivisa anche da Alessandro Di Battista, come spiega lui stesso a sera. Ben diversa la posizione di  Matteo Salvini, schierato decisamente contro Maduro. Ecco quello che dice in un'intervista ad Affaritaliani: "Quello di Maduro è un regime fondato sulla violenza, sulla paura e sulla fame. E quindi quanto prima cade, senza altrettanta violenza, meglio è".
Secondo me, questo desiderio “rivoluzionario” va preso con le pinze e analizzato. Cosa ha portato in America Latina? Cosa spinge i pentastellati a mettersi dalla parte della dittatura di Maduro? Ideologia o interessi economici? Sappiamo quanto abbia contribuito il chavismo, economicamente parlando, con "Podemos".
Osservare il Venezuela è molto importante.  La “revolución” ha elargito miseria e morte al popolo, arricchendo in maniera esponenziale, i promotori del castro-chavismo rivoluzionario.  Ha alimentato la corruzione, il narcotraffico. Mi domando: è a questo che mirerebbero gli estimatori del chavismo in Italia? Sono belle le parole di unità e di eguaglianza, peccato che questa rivoluzione sia, invece, icona delle differenze, delle caste ricche pronte a schiavizzare la gente normale, per portarla fino al punto di elemosinare le briciole.
La figlia di Chávez è tra le donne più ricche del pianeta grazie all’eredità lasciatagli dal padre caudillo, eppure lui diceva "la ricchezza è il male del mondo", il suo patrimonio di 4.197 milioni di dollari (circa 4,2 miliardi di dollari) e parliamo di una sola delle figlie, ci sarebbero, poi, le ricchezze degli altri eredi di Hugo "il ricco".
Per saperne di più [clicca]
Ormai il  dittatore e  affamatore del popolo, Maduro,  è sempre più solo, alcuni disinformati e/o malintenzionati, storditi dall’illusione di una rivoluzione che ha dimostrato essere disastrosa per i popoli, donchisciotteschi paladini rivoluzionari che vivono nel benessere,  distanti e spesso disinformati, seguitano con i loro discorsi avvolti dall'irrealtà fumosa dei sogni.  I cinquestelle, cosí come il Sindaco di Napoli, paiono piuttosto in linea quando parlano  di “revolución” e di nuove correnti politiche ispirate al  chavismo. Per chi, come noi venezuelani, il chavismo e il madurismo hanno significato miseria, morte, fuga dal nostro paese, sentir parlare di quanto sia bella la rivoluzione bolivariana, scatena una serie di sentimenti che vanno dalla  rabbia all'incredulità, dal dolore alla voglia di smascherare i falsi profeti. Un dolore che si trasforma in ansia di avvertire gli italiani affinché non cadano in questo vortice mortale.
Familia Futura ne aveva già parlato, qui il link per leggere

@cosmodelafuente 
Carlos  Gullì

octubre 27, 2018

Quando il "chavista" Di Battista parlava così della Lega e di Salvini, tacendo riguardo i 4.197.000.000 di $ di Maria Gabriela Chávez





Settembre 2018 “Siamo in una comunità di ex guerriglieri che ora, dopo un accordo di pace, mandano avanti la società. Proprio quel genere di cose per le quali mi dicono che sono una zecca comunista o un fascista“. Sono le parole di Alessandro Di Battista, ex parlamentare del M5s, in Guatemala dopo tre mesi di viaggio in America. “Ma per me destra e sinistra non esistono più. Sono categorie settecentesche”. [via Il Fatto Quotidiano]
Sono d'accordo su questo, infatti non riesco nemmeno io a collocarmi da una parte o dall'altra dal momento che amo la LIBERTA' e la crescita dei paesi grazie anche alle opportunità che fornisce il capitalismo. 
Ma non sono razzista, credo nella libertà di essere se stessi in un paese che garantisca la  la democrazia, la libertà di stampa.
Quello che, da italo-venezuelano, proprio non mi va giù, è l'appoggio che si vorrebbe dare, per motivi meramente politici, al chavismo e al madurismo che in Venezuela ha portato morte, miseria e una vera catastrofe umanitaria. 
Nelle mani di una dittatura, che non voglio nemmeno definire socialista, una dittatura e basta. Un genocidio.
Un paese ridotto ai minimi termini nella mani di Nicolás Maduro, dove una narco dittatura, ormai riconosciuta dal mondo, ha distrutto tutto.
Tutto cominció con Hugo Chávez, colui che definiva la "ricchezza il male" ma che ha lasciato un'eredità di miliardi di dollari a sua figlia Maria Gabriela.
4.197.000.000 di dollari la sua fortuna.
http://iclep.org/maria-gabriela-la-hija-millonaria-de-hugo-chavez/ 
Allora Di Battista, vogliamo essere un po' coerenti e definire Maduro e il Venezuela una narco tirannia senza precedenti, per quello che è?
@cosmodelafuente
familiafutura.com
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Los 4.197.000.000 de dólares que María Gabriela Chávez posee en sus cuentas de Andorra y EEUU le conceden el ostentoso título de la más millonaria de VenezuelaMaria Gabriela Chávez representa el lugar numero en Forbes
SER RICO ES MALO! Maria Gabriela Chávez representa el lugar numero en Forbes Venezuela por sus 4.197.000.000 Millones de dólares
María Gabriela, la hija predilecta del fallecido presidente Hugo Chávez, podría ser la persona más rica de Venezuela, según pruebas presentadas donde se detalla a cuánto asciende la herencia de su padre.
Según la información que reseñó Diario las Américas, la fortuna de María Gabriela dista mucho de lo que solía decir su padre: “Ser rico es malo”, y se aleja todavía más de la doctrina socialista que Chávez trató de imponer en el país petrolero.
Los 4.197.000.000 de dólares que María Gabriela Chávez posee en sus cuentas de Andorra y EEUU le conceden el ostentoso título de la más millonaria de Venezuela, muy por encima de empresarios como Lorenzo Mendoza, dueño de Empresas Polar, tildado cientos de veces por los chavistas como “el gran oligarca”. Supera incluso la fortuna del empresario venezolano Gustavo Cisneros, quien según la revista Forbes posee un capital de 3,6 millardos de dólares.
De todos los hermanos Chávez es ella quien mantiene una relación más estrecha y profunda con los presidentes latinoamericanos que entablaron amistad o secundaron los planes regionales de su padre; especialmente con el líder cubano Fidel Castro y con la presidenta argentina Cristina Fernández de Kirchner.
La heroína de Chávez, ha sido señalada en reiteradas oportunidades como fuerte candidata a la Presidencia de Venezuela, por sus vínculos en Latinoamérica y las semejanzas con su padre. Actualmente se desempeña como representante permanente alterna de Venezuela ante la Organización de las Naciones Unidas, en Nueva York.
El Venezolano News
vía ICLEP