Il credersi onnipotenti è un
primo passo falso, in ogni campo. Sia
Salvini che Meloni dovrebbero riflettere bene su questo. Loro due insieme, e da
soli, non andranno da nessuna parte. A
poco serviranno le lettere, le news fuorvianti, i messaggi whatsapp e gli attacchi subdoli dei “falsi
amici”. Farse che ricordano i metodi dei tiranni sudamericani. Prima o poi
cadranno le ultime maschere.
Sono d’accordo con chi sostiene
che Forza Italia è stata troppo generosa con chi non ha fatto altro che
spargere false notizie nel tentativo di escludere il ‘Partito’ dal centrodestra.
Non abbiamo la memoria così corta e sicuramene la malafede diffusa non può
sostituirsi alla passione libertaria, non potrà sminuire il lavoro di unificazione costruito
da Silvio Berlusconi, l’unico e vero artefice del centrodestra italiano, per
non cadere nelle mani dei protagonisti del “tassificio” che oggi, invece,
intende diffondersi nuovamente.
La naturale diversità di Forza
Italia, lontanissima dal populismo che ha generato malessere ovunque, è da
valorizzare, per il bene dei cittadini italiani. Sicuramente è importante la
riorganizzazione della classe dirigente azzurra, sviluppando la capacità di riconoscere chi ha
le carte in regola per divenire un valore aggiunto.
Giustissimi il congresso e l’assemblea,
come è fondamentale prendere coscienza delle nuove esigenze, contro la politica
dell’odio, della paura e della rabbia. La democrazia non va azzittita, ma
amplificata, anche all’interno di Forza Italia.
I traditori e i giocolieri vanno
individuati ed accompagnati all’uscita.
Sono molti i nomi azzurri
protagonisti della buona politica, che possono apportare beneficio ma, secondo il mio modesto parere, occorre puntare
sulle azzurre ai vertici di Forza Italia, come la “punta di diamante” Mara Carfagna. La svolta che permetterà la rapida crescita
del Partito.
Il sogno berlusconiano è più vivo
che mai.
[Carlos Gullì @cosmodelafuente]
[Dal Blog di Mara Carfagna] “Noi
dobbiamo dare prova di un’effettiva volontà di rinnovamento che tenga il passo
con i grandi eventi che scuotono l’Europa. Ovunque i moderati si sono
attrezzati ai tempi che corrono, rinnovando le classi dirigenti, ricostruendo
con altri criteri le loro vecchie strutture, aggiornando l’analisi sulle
priorità dei loro elettorati, cambiando le parole d’ordine. In Francia,
Germania, Olanda, in Spagna e persino in Grecia, le forze popolari e liberali
hanno “tenuto” o registrato risultati importanti grazie a netti atti di
cambiamento compiuti nell’ultimo triennio. L’unico Paese dove il mondo
conservatore ha pensato di poter giocare la partita della continuità è
l’Inghilterra, e si è visto come sono finiti i Tories: seppelliti dai loro
errori”
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