L'unica leader dell'opposizione, che non ha deluso ancora l'elettorato venezuelano, stanco non solo del regime in mano alla narco dittatura di Maduro ma anche di una falsa opposizione che dialoga e si accorda con il dittatore, è sicuramente Maria Corina Machado.
Insieme ai ragazzi della Resistenza di Rumbo Libertad, liderati da Roderick Navarro, sono i nomi che ancora riescono a dare una speranza a un paese che da ricchissimo è diventato tra i più poveri del mondo per colpa di una catastrofe umanitaria causata dal castro chavismo e che Maduro continua a non ammettere.
Maria Corina è stata vittima di un'aggressione in seguito alla quale ha riportato la rottura del setto nasale. Proprio quando i giornalisti e i media si distraggono il regime del tiranno Nicolás si fa più duro e approfitta.
MCM assieme a un gruppo di attivisti stava camminando per le vie di Upata: città e centro amministrativo del municipio di Piar, nello stato di Bolívar. All'improvviso sono stati attaccati da un “collettivo” di paramilitari del regime, che oltre a menare bastonate hanno lanciato pietre e uova, impadronendosi di varie apparecchiature elettroniche. Corina Machado, appunto, è stata colpita al volto. Tipico delle bande di "colectivos" sorta di teppisti stipendiati da Maduro per spaventare, creare disordini e spesso uccidere.
Secondo una coordinatrice di "Vente Venezuela" il partito di Maria Corina, L'aggressione è avvenuta pochi giorni dopo una denuncia dell'ex-presidente colombiano Andrés Pastrana, secondo cui il regime venezuelano stava preparando un attentato contro la ex-deputata, considerandola l'anima dell'ala più irriducibile dell'opposizione.
Forte e coraggiosa Maria Corina Machado si è staccata dalla MUD, l'agglomerato di partiti che dovrebbero essere dell'opposizione ma, come già detto, hanno accettato dialoghi, votazioni e quant'altro pur di mantenere briciole di potere in cambio dell'assistenza al tiranno. Diaologhi e votazioni inutili, ben sapendo che dalla dittatura non ci si libera con elezioni. Vedi Cuba.
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