octubre 20, 2010

Michele Misseri dormiva e Sabrina, insieme a Cosima, uccidevano Sarah. Un duo diabolico!



Sabrina Misseri, sarebbe ora, l'unica assassina. Da sibito avevo anche detto che bisognerebbe indagare un po' sulla figura della madre Cosima, che certamente non è così estranea a quanto sta accadendo. La donna tutta d'un pezzo, di paese, che dirige tutta la casa e che le figlie hanno messo sul piedistallo mentre il padre era un po' il cane di casa. Un posto per dormire e un po' schifato da tuta la famiglia, si sopportava solo perchè portava i soldi a casa. Un quadro orribile che dimostra ancora una volta come viene ridotto il ruolo del maschio in certe famiglie.


Un essere strano Michele, con strane voglie e che, forse, ha molestato la povera Sarah, l'unica che sa cosa veramente è accaduto.


Le grinfie di una cugina invidiosa e di una zia che l'odiava?

In casa di Sabrina alla fine si comunicava con i «pizzini»


TARANTO - In casa Misseri, negli ultimi tempi, si comunicava con i pizzini. Bigliettini scritti frettolosamente a penna, passati di mano in mano, e poi distrutti. Pezzi di carta che non sono sfuggiti ad occhi attenti, al di là del loro contenuto, proprio per la singolarità del metodo di comunicazione. Tipico di chi non vuole farsi sentire da orecchie indiscrete, o dalle cimici che la famiglia poteva sospettare fossero state montate anche in casa dai carabinieri.

È un’altra delle stranezze del caso Scazzi sulle quali stanno lavorando gli investigatori nelle ultime ore, soprattutto alla luce dell’interrogatorio a cui è stata sottoposta lunedì sera Cosima Serrano, moglie di Michele Misseri e mamma di Sabrina: cosa c’era da nascondere nelle cose che si dicevano in famiglia? La signora Cosima non è indagata dalla Procura di Taranto, così come gli stessi inquirenti hanno voluto precisare ieri dopo che si erano diffuse voci circa un suo presunto coinvolgimento nella vicenda perché avrebbe saputo quello che è accaduto nella sua abitazione. Questo non vuol dire che gli accertamenti sulla sua posizione si sono conclusi, anzi, nelle ultime ore si è fatta strada un’altra ipotesi investigativa, riguardante la presenza di altri telefoni cellulari, oltre a quello di Michele Misseri, nella zona in cui è stato occultato il cadavere di Sara Scazzi. I carabinieri avrebbero rilevato tracce anche del telefonino in uso alla stessa Cosima Serrano e, a quanto pare addirittura di un terzo, non precisato, cellulare. Proprio il racconto fatto dalla moglie di Michele Misseri sui minuti della scomparsa di Sarah sono stati al centro dell’interrogatorio dell’altra sera, condito da molti «non ricordo». «Non posso ricordare tutto quello che ho fatto il 26 agosto, sono passati troppi giorni» ha ripetuto con forza e determinazione Cosima Serrano, alimentando però, invece che fugare, i dubbi nutriti da magistrati e carabinieri.

Gli specialisti del Ris di Roma intanto avrebbero rilevato ben quattro impronte, appartenenti a quattro persone diverse, nel vano batteria del telefonino di Sarah, ritrovato da Michele Misseri in aperta campagna il 29 settembre. Un fatto che sembra avvalorare l’intercettazione - anticipata domenica scorsa dalla Gazzetta - nella quale Sabrina dice: «Perché papà ha consegnato il telefonino? Su quel cellulare ci sono le nostre impronte, la sera prima l’abbiamo toccato tutti», un colloquio, tra i pochi finora trascritti, e che sarebbe da ieri anche agli atti del gip.

Per risalire ai titolari delle impronte presenti sul telefonino la Procura potrebbe disporre accertamenti irripetibili sull’apparecchio, oltre che su altri reperti all'esame dei carabinieri del reparto investigazioni scientifiche di Roma già dalla prossima settimana, così come ha riferito ieri mattina il generale Luciano Garofalo, ex comandante del Ris di Parma e consulente dei legali della famiglia Scazzi. La relazione consegnata sino ad ora in Procura dal Ris di Roma riguarda solo gli accertamenti e i rilievi compiuti prima del 7 ottobre, quando venne fermato Michele Misseri, lo zio reo confesso dell'omicidio.
(m.maz.)
Attenzione ragazze, attenzione in famiglia, ma non parlo soltanto perchè un padre, un fratello, un parente o un amico può farvi del male, sospettate anche dell'invidia di zie e cugine!

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