ASCOLTACI ITALIA:
Il #Venezuela, nelle mani di Maduro, è in fallimento. Un processo distruttivo che è imploso ma che è iniziato parecchi anni fa in pieno chavismo.
Secondo il Termometro Politico: Il Venezuela è a un bivio. O saranno introdotte misure di aggiustamento dell’economia, o si passerà da un’inflazione al 50-55% all’iper-inflazione: è questa la sintesi delle proiezioni del Fondo Monetario Internazionale sull’economia del Paese sudamericano, che rischia di passare da una crescita galoppante dei prezzi a una vera e propria iper-inflazione. Il governo è considerato come il principale responsabile della grave crisi economica, che va a braccetto con quella politica iniziata lo scorso febbraio. Certamente colpa delle scelte errate da parte di un'amministrazione completamente a digiuno di cosa significi la politica economica di un Paese ma, piuttosto, dedita a farsi pubblicità all'estero.
Martedì si sono svolti, per la seconda volta, i negoziati fra i rappresentanti del governo venezuelano e quelli dell’opposizione. All’incontro, presieduto dal Vicepresidente del Venezuela Jorge Arreaza, hanno partecipato esponenti dell’Unione delle Nazioni Sudamericane (UNASUD) e l’arcivescovo della Chiesa cattolica, Aldo Giordano. I rappresentanti governativi hanno respinto le richieste avanzate dall’opposizione su un’amnistia per i leader delle proteste adesso in carcere. Un'opposizione che, agli occhi della gente che sta vivendo sulla propria pelle il dramma venezuelano, risulta anemica e alquanto sospetta. L'unica soluzione, ormai per la stragrande maggioranza del popolo, è il cambio. Nessuna fiducia in questo momento dalla MUD. L'unica che continua a meritare la fiducia della gente e Maria Corina Machado, attualmente destituita per il volere improvviso e malato del dittatore. Tutti quelli che stanno all'opposizione e destano simpatia, vengono allontanati o incarcerati dalla mano violenta del dittatore colombiano Presidente illegittimo del Venezuela.
Un tribunale militare di Caracas ha accusato tre generali (Oswaldo Hernández, José Machillanda e Carlos Millán) e un capitano (Juan Carlos Nieto) in pensione delle forze armate d’istigazione alla rivolta per la loro presunta appartenenza a un gruppo di militari arrestati per essere dietro ad un presunto piano di colpo di Stato. Già all’inizio della settimana il Capo del Comando Strategico Operativo della Fuerza Armada Nacional Bolivariana (FANB), il generale Vladimir Padrino, aveva dichiarato che “appelli sovversivi e irrispettosi” sono stati rivolti alle forze armate per rovesciare Maduro, intrapresi “da ex capi militari che principalmente vivono all’estero e sottostimano la coscienza patriottica e costituzionale” dei militari “e della popolazione”. Siamo alle sollite quindi, Maduro come il defunto Chavez, lanciano colpe a tutto e a tutti. La verità è che sempre più gente non ama questo rozzo ignorante tiranno che pretende di governare un Paese senza aver la minima idea di come si faccia. L'unica soluzione è la 'strada', calle, calle, calle! La libertà va conquistata e in questo momento occorre continuare a stare in strada.
#COSMODELAFUENTE POR #VENEZUELALIBRE