febrero 15, 2013

Chavez di nuovo in terapia intensiva

Hugo Chavez sarebbe stato riportato nell'unità di terapia intensiva dell'ospedale cubano dove è ricoverato dallo scorso 10 dicembre, dopo aver sofferto una nuova infezione, sostiene il giornalista venezuelano Nelson Bocaranda nel suo blog Runrunes, nel quale da mesi offre versioni sullo stato del leader "bolivariano" molto diverse a quelle diffuse dalle autorità di Caracas.
Citando fonti mediche anonime ("le stesse che consulto da 16 mesi a Cuba o in Brasile, Spagna e Venezuela"), Bocaranda sostiene che da due settimane Chavez era stato portato "in una suite presidenziale nel piano superiore dell'ospedalle modello cubano" dopo aver registrato un miglioramento dell'infezione polmonare della quale soffriva dopo l'intervento di dicembre, la quarta operazione in 18 mesi per un tumore.
"Ora, a causa di una nuova infezione il presidente Chavez é stato inviato d'urgenza all'Unità di Terapia Intensiva del Centro di Specialità Mediche e Chirugiche, noto come CIMEQ", scrive Bocaranda, pur segnalando che "questo passo indietro nella salute del malato si è già visto in altre occasioni e allora è stato superato". Ieri il vicepresidente venezuelano, Nicolas Maduro, si è limitato a dire che attualmente Chavez "é sottoposto a trattamenti complementari, che sono complessi e duri", ma che "devono chiudere il ciclo della sua malattia".
MANIFESTAZIONE AD AMBASCIATA CUBA A CARACAS, SCONTRI  - Almeno sette studenti sono stati arrestati dalla polizia venezuelana mentre tentavano di incatenarsi davanti all'ambasciata cubana a Caracas per protestare contro quella che hanno definito "l'incertezza istituzionale" causata dal fatto che il presidente Hugo Chavez si trova da oltre due mesi ricoverato all'Avana e non lo si vede in pubblico dal 10 dicembre scorso. Nei tafferugli sono stati colpiti anche tre giornalisti. In un documento distribuito alla stampa locale, gli studenti hanno richiesto "il ritorno della legalità e la sospensione delle misure che danneggiano il popolo venezuelano", in allusione alla recente e pesante svalutazione del bolivar, che ha perso oltre il 45% del suo valore rispetto al dollaro. Nel corso della protesta, due fotografi e un video-operatore che lavorano per alcuni media dell'opposizione, sono stati percossi dalla polizia militare.
(notizia ANSA)