abril 22, 2009

Chavez, Dios onnipotente, regala un'isola a Obama


Crede di essere la reincarnazione di Simon Bolivar, pensa di essere il portavoce di Dio, ma questa volta, addirittura, incarna Dios todo poderoso e vuol regalare un'isola a Obama. E' completamente impazzito e dimostra di essersi fumato il cervello. Forse confuso dalla cocaina questo incivile dovrebbe essere messo in condizioni di non nuocere più.
Che schifo essere rappresentati da un simile squilibrato.
Quello che posso consigliare a tutti gli italiani è di non andare in Venezuela. Rischiate la vita! Se dovesse mai capitarvi qualcosa, dalla più semplice alla più importante, sappiate che non sarete tutelati per niente, nemmeno dallo stato italiano. Guardata cosa succede con gli otto italiani scomparsi a Los Roques. Il Venezuela tace e si giustifica con 'cazzate' e l'Italia se ne frega. Sotto c'è qualcosa e poi nessuno può usare l'eventuale chiarimento di questa scomparsa a fini elettorali. Meglio il terremoto in Abruzzo fa più fighi. Che schifo!
CARACAS - Prima gli ha regalato il libro-denuncia «Le vene aperte dell'America Latina» dell'uruguayano Edoardo Galeano. Poi il presidente venezuelano Hugo Chavez ha annunciato di voler donare al presidente Obama anche qualcosa di più sostanzioso: nientemeno che un'isola. Una chiara "strategia di avvicinamento" che ha avuto come scenario il quinto vertice delle Americhe, concluso domenica a Trinidad.
PROPRIETÀ PRIVATA - Chavez ha ceduto allo Stato del New Jersey Isla Petty, un'area di 214 ettari che si trova davanti a Philadelphia, nell'estuario del fiume Delaware a largo delle coste della città di Camden (la più povera degli Stati Uniti). Dal 1982 è di proprietà di Citgo, filiale del colosso petrolifero Petroleo de Venezuela, che nel 2001 aveva cessato di utilizzarla e già nel 2004 aveva tentato di donarla. Sull'isola ci sono impianti petroliferi per un valore di 19,7 milioni di dollari: la donazione («in linea con la politica di normalizzazione delle relazioni bilaterali», secondo il quotidiano El Nacional) è fatta con la richiesta di sviluppare progetti ecologici, tra cui una riserva naturale, come chiedono da decenni le associazioni ambientaliste. L'isola è infatti un vero e proprio gioiello ambientale, rifugio di specie quali l'aquila calva, che è in via di estinzione. Piccolo problema: come detto l’isola è una proprietà privata e non un bene pubblico del Venezuela. Secondo l’esperto di diritto internazionale Carlos Romero, «Chavez non ha diritti sull’isoletta perché appartiene a un’azienda privata e non può disporre di questa proprietà. La decisione politica è chiara, ma da un punto di vista formale non ha giurisdizione, non è un bene del Paese, ma di Citgo». Il regalo, tuttavia, ha un doppio significato: far tacere la protesta politica scatenata dai settori ambientalisti del New Jersey contro Citgo e normalizzare le relazioni con Washington.

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