abril 28, 2007

Chiambretti offende la Val di Susa



In una news apparsa su Freeonline ho letto :

(...)La Val di Susa non è soltanto terra di contadini, come molti, tra cui il Piero Chiambretti nazionale, tentano di dire. La valle, famosa per le clamorose proteste No Tav e un territorio ricco di storia e di tradizioni, i valligiani vanno fieri della loro regione e sicuramente non hanno apprezzato molto l’ironia smodata e fuori luogo di Piero Chiambretti che, per attirare qualche risatina in più tra il pubblico presente, non si è fatto scrupolo di canzonare l’artista di turno servendosi di battute facili anche a danno della Val di Susa.
Constatando che l’artista, il cantante venezuelano Cosmo de La Fuente, risultava essere un artista di serie A, ha apertamente detto che non si aspettava fosse uno della val di Susa, come se in quella zona vivessero soltanto persone particolarmente insignificanti.(...)
Senza per questo dover drammatizzare, oggi ne parliamo.
Con l’aiuto della Comunità Montana alta Valle di Susa possiamo ripercorrere un itinerario atto a ricordare, a chi l’avesse dimenticato, come ha fatto il simpatico Piero Chiambretti, cos’è stata e cos’è il territorio su cui vivono molte persone native e molte altre che hanno deciso di stabilirsi senza per questo dover stimolare la meraviglia di chi invece è convinto che ci vivano soltanto individui insignificanti.
Chi ha visto la trasmissione 'Markette' del 12 aprile potrà sicuramente rendersi conto dello stupore di Piero Chiambretti quando, durante la mia esibizione, ribadisce più volte che il fatto che io arrivi dalla val di Susa ha dell’incredibile. Chi non ha visto la trasmissione può cliccare sul collegamento e vedersi il passaggio citato su youtube.
http://www.youtube.com/watch?v=vNQ63tl5gOg

In molti mi hanno detto di aver ascoltato con dispiacere alcune parole di Chiambretti e oggi parliamo un po’ della Val di Susa che non è certamente nota soltanto per il NO TAV, la lotta che giustamente sostengono i nativi di questo territorio ma è anche folklore, storia e cultura con la C maiuscola.


(Pezzo tratto da www.cmavs.it/persone.asp)
Il territorio della Val di Susa é un prezioso patrimonio di cultura e tradizioni. La sua storia é ricca di "passaggi" famosi e personaggi illustri che tutti studiano sui libri di storia.La testimonianza piú antica risale a 5000-6000 anni fa, suggellata dal ritrovamento del villaggio neolitico di Chiomonte, che ha dato vita al famoso museo della Maddalena e che ospita i numerosi ritrovamenti di quest'era e che ha permesso uno studio approfondito delle modalitá di vita preistoriche, delle tecniche costruttive delle loro case e dei manufatti, della loro cultura. Celebre é ormai diventato il passaggio di Annibale per il valico del Moncenisio, che la storia vuole a cavallo degli ELEFANTI. Narra Polibio che appena valicate le Alpi nel 218 Annibale disse ai suoi 50.000 uomini: " . . . si estende ai vostri piedi una terra che attende solo di essere conquistata" Nel 1747 ci fu la storica battaglia dell'Assietta, nella quale i piemontesi costrinsero i francesi nemici ad una dura ritirata: molti feriti, compreso lo storico comandante De Bellisle, morirono e furono sepolti nella zona di Sauze d'Oulx, ove era stato posto il quartier generale durante la ritirata.SUSA é la cittá romana per eccellenza, che attira ancora oggi numerosi turisti in visita alle numerose testimonianze romane: l'episodio piú famoso da citare é l'alleanza tra Roma e le genti Cozie, circa un decennio prima di Cristo. Marco Giulio Cozio offre all'imperatore Augusto l'erezione dell'Arco sul quale é raffigurata la stipulazione dell'alleanza fra Roma e le 14 tribú abitanti della Valle, delle quali Cozio divenne Prefetto. Numerosi sono i personaggi storici che si possono citare:
ALESSANDRO MANZONI che nell'Adelchi compone indimenticabili versi narrando la battaglia delle Chiuse che Carlo Magno, re dei Franchi, combatté nel 774 d.c. , sconfiggendo i longobardi di Desiderio, ponendo fine al loro secolare regno e segnando l'inizio del Sacro Romano Impero.
ANTONIO ROSMINI , in una lettera al fratello nel 1836, narra di "vetuste storie" che vorrebbero la Sacra di San Michele dovuta alla penitenza del conte Ugone, il quale per derimersi dalle numerose malefatte avrebbe edificato la Sacra su indicazione del Pontefice.
SAMUEL BUTLER, il celebre narratore e viaggiatore inglese in "Alps and Sanctuaries of Piedmont and the Canton Ticino" (1881) tratteggia con vivacitá molti episodi e personaggi della Valle, a partire dalla figura del marchese Arduin che nel X secolo la strappò ai Saraceni e costruía Susa un castello dal quale esercitava il suo potere di "signore della zona di confine e governatore delle Alpi".
VITTORIO ALFIERI soggiornó in Val di Susa nei mesi estivi e vi compose alcune tragedie. Nella sua autobiografia narra di un avventuroso ritorno da Londra, nel 1784, con quattordici cavalli acquistati in Inghilterra i quali a fatica valicarono le Alpi.
MASSIMO D'AZEGLIO, autentico innamorato della Sacra di San Michele a cui attribuí il merito di aver risvegliato in lui "il diavolo dell'Arte", al punto che si stabilía Sant'Ambrogio ("I miei ricordi", 1933).

Caro Piero, sono fiero di vivere in Val di Susa. Canto, ballo e produco discografia da questa magnifiica valle, anche se sono nato a Caracas.
Un saluto a tutta la redazione.
Cosmo de La Fuente