diciembre 21, 2006

Bambini sfortunati

Lo sfruttamento sessuale dei bambini ha raggiunti livelli insopportabili, l'Unicef denuncia l'aggravarsi di questo orribile fenomeno.

Unicef: 15.000 bambine e minori vittime di prostituzione
Lo sfruttamento sessuale di bambini e bambine ha raggiunto livelli spaventosi ed è in aumento nelle zone costiere del Kenya (...)
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"Grazie" è stata l'ultima parola che ha pronunciato Welby.
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(2)
(…) Corazon partido ®
Accidenti sono in ritardo e non trovo nemmeno da posteggiare. Mi sa che devo lasciare l’auto nel parcheggio a pagamento in piazza e farmi un pezzo a piedi, intanto avviso Giovanni al cellulare.
Mentre mi avvicino a passo spedito ho come la sensazione che quest’incontro non ha nulla di buono ma sicuramente sarà per via del mio pessimismo, d’altra parte cosa potrei fare? Io e Giovanni siamo amici da sempre, anche quando sono ritornato in Venezuela e ci sono rimasto due anni, siamo sempre stati in contatto non posso adesso tirarmi indietro e negargli il mio aiuto.
Lo intravedo già attraverso la porta di vetro del bar, seduto a un tavolino. Ci salutiamo e mi siedo anch’io.
- Io – Allora Gio’ che cavolo ti succede, cosa vuol dire che vuoi andartene e addirittura stabilirti in Venezuela. Non è mica dietro l’angolo-
- Gio’- Proprio perché non è dietro l’angolo è che voglio andarci. Ho bisogno di trasformazione, di cambiamenti, ho bisogno di rifugiarmi in un posto che mi dia l’illusione che la mia vita è un’altra…non questa-
- Io – Starai mica scherzando? Allora è vero che vuoi stabilirti. Non dovresti prima pensare e programmare la tua vita in un paese completamente nuovo?
- Gio’- Senti, sarà nuovo per me, ma non lo è per te. Hai sempre detto che volevi tornare a Caracas, che l’Italia ti stava stretta e cose del genere, allora? Andiamo a dare un’occhiata e se troviamo cosa fare ci fermiamo entrambi.
- Io – Ha ha ha… la fai troppo facile. Io ci sono nato e cresciuto, per te sarà un’altra cosa. Comunque se è per una vacanza posso anche accompagnarti, tanto più che da due anni non vedo la mia famiglia, ma resta inteso che si torna in Italia dopo massimo trenta giorni
- Gio’ – Io conto di restarci davvero.
- Io – Ma hai una figlia?
- Gio’ – Lasciamo perdere questo discorso, te ne parlerò in seguito..ora non ce la faccio.

Mentre cammino per andare al parcheggio ripenso alla nostra discussione e tutto mi sembra uno scherzo. Com’è possibile che un ragazzo come Giovanni,così incarnato in Piemonte, con una figlia e una famiglia legatissima a lui, possa decidere di andarsene definitivamente in un paese sudamericano? Domani vedremo, intanto comincio a parlare in agenzia sui costi biglietto aereo e disponibilità. Passo in ufficio e avviso anche i miei soci che le vacanze non sfruttate nel mese di agosto le prenderò ora a metà di settembre. Sono persino un po’ eccitato all’idea di andare a Caracas. (…)

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