junio 26, 2006

Fratelli di Gravina: individuato il possibile lupo mannaro


Il tribunale dei Minori "dovrebbe" essere un organo che si occupa, in maniera specifica dei minori e invece, il più delle volte, lascia il lavoro incompleto. La lettera del nostro amico 'anonimo' è ancora un esempio di questo. Come sarebbero importanti gli assistenti sociali se eseguissero realmente il loro lavoro, con coscienza e sensibilità!

ww2..... (trovi il suo intervento tra i commenti)
Chi scrive è un "lupo mannaro", in più di un senso se mi si passa la battuta (che d'altronde capisco solo io...e non è molto lo ammetto), uno di quelli che sono stati condannati prima delle indagini, sulla base di "si dice" che poi, ma ci sono voluti due anni,è stato riconosciuto innocente e vittima.Credo che se il mio caso fosse arrivato al disonor del cronaca, sarei stato sbattuto in prima pagina e sottoposto al pubblico ludibrio fino alla comparsa del "mostro" successivo.Già, perchè ci deve sempre essere un mostro da sbandierare affinchè le persone "perbene" possano indignarsi quel tanto che basta da poter dimenticare che proprio la loro ignavia produce questo sistema di crocifissione pubblica e di oblio.L'oblio, tanto caro e tanto comodo alle istituzioni che dovrebbero fare luce dove le ombre del sospetto e della meschinità creano situazioni ad alto rischio, che quando esplodono in tutta la loro virulenza e violenza, lasciano tutti falsamente stupiti.Non voglio criminalizzare le persone che in queste istituzioni lavorano, ma certamente stigmatizzare il comportamento spesso troppo "da dipendente statale".Le risposte che si sentono poi quando i fatti diventano di pubblico dominio, sono sempre le stesse, non potevamo sapere (ma non è il vostro compito?), non potevamo immaginare (non vi si chiede fantasia ma buonsenso), non abbiamo i mezzi (possibile che salta sempre fuori la carenza di qualcosa di indispensabile ma che non c'è quando serve?) e così via citando.Nei tempi più bui della mia esperienza, un pensiero era ricorrente; perchè non si usa mai il buonsenso? il beneficio del dubbio? l'indagine diretta sui fatti? ma soprattutto, davvero bisogna arrivare a fatti estremi per ottenere quel minimo di attenzione necessaria?Quei bambini, come altri, sono stati lasciati forse soli ad affrontare eventi che farebbero tremare i polsi di un adulto, e, forse, hanno cercato aiuto nel posto sbagliato.Chissà se anche qui sentirò al telegiornale "Non potevamo immaginare...".Mi auguro di no, sarebbe un'altra sconfitta di tutti noi, che abbiamo il dovere di salvaguardare il benessere dei bambini.















Fratelli di Gravina: individuato il possibile lupo mannaro

Mi sono rivolto a uno specialista laringoiatra perché visitasse la mia bambina sofferente di iper adenoidismo e tonsillite. Mi aspettavo che questo medico si occupasse dei suoi problemi di salute in maniera accurata e approfondita e che la seguisse nell’eventuale decorso postoperatorio. Fui soddisfatto. Ancora oggi, che sono passati tre anni dall’intervento, egli controlla regolarmente che tutto sia andato a posto e, soprattutto, che non vi siano problemi di altro tipo derivati dall’operazione.
Questo medico ha fatto il suo dovere.
Quando qualcosa non funziona in casa valutiamo a chi rivolgerci: un elettricista, un fabbro o un idraulico, dipende dal tipo di guasto. Se, per esempio, un elettricista ripara un interruttore e dopo due giorni questo torna a guastarsi, sarà lui a risponderne garantendoci un nuovo intervento in maniera gratuita. Peccato che non sia così semplice quando parliamo di bambini.
Esempi banali possono rendere l’idea se adesso, fermandoci cinque minuti a riflettere, ci porgiamo alcuni interrogativi in merito all’operato del Tribunale dei minori che, a differenza del Tribunale ordinario, dovrebbe essere l’organo specializzato e preposto a tutelare il benessere dei figli e, di conseguenza, dei loro genitori. Ma andiamo per gradi. Chi è Rosa Carlucci, la mamma dei fratellini di Gravina di Puglia? Il paese mormora che sia una donna senza anima. Non saremmo invece di fronte all’ennesimo caso di bambini sistemati e mai più seguiti dal tribunale dei minori che ne aveva deciso le sorti? Che fine hanno fatto gli assistenti sociali che avrebbero dovuto garantire la serenità dei minori? Questa donna, Rosa, vista come un essere senza sentimenti, come ha vissuto il fatto che i suoi figli siano stati affidati soltanto al padre? Il tribunale dei minori ha provveduto in qualche maniera ad assicurare un percorso psicologico dei genitori, soprattutto di quello non affidatario, in modo che questi ragazzi non dovessero correre dei rischi?
Non sappiamo un bel niente. Non siamo ancora al corrente di dove si trovino Francesco e Salvatore, ma una cosa è certa, qualcosa in quella famiglia ‘scoppiata’ non funzionava, un piccolo ingranaggio dell’illusorio meccanismo del ‘tutto a posto’ non ha funzionato e, ancora una volta, due innocenti ne sono andati di mezzo.
A questo punto la domanda sorge spontanea. Qual è la differenza tra il tribunale dei minori e quello ordinario? Il primo dovrebbe accertarsi che i minori vengano ‘veramente’ tutelati, assicurando loro l’effettiva e immediata bigenitorialità e, nei casi in cui motivi provati rendano impossibile l’affidamento condiviso perché, per esempio, uno dei genitori è indegno, dorebbero essere doppiamente seguiti a tempo indeterminato. Cosa ne sappiamo di come possa reagire un padre o una madre a cui viene tolta la potestà genitoriale? Bisognerebbe assicurare, per esempio, un percorso psicologico per genitori e figli onde evitare che accadano fatti incresciosi di cui conosciamo soltanto l’epilogo ma non i motivi scatenanti. Ci scandalizziamo che i due fratelli avessero i pidocchi e nessuno si fosse curato di disinfestarli.
Non si conosce il colpevole della sparizione dei fratelli di Gravina ma molti puntano il dito sulla freddezza materna. E’ facile addossare colpe ma noi non sappiamo molto. Ancora una volta, secondo il mio modesto punto vista, il lavoro eseguito del tribunale specifico incaricato alla sorte di minori è rimasto a metà. Non si può decidere di affidare a un solo genitore un minore e passare al caso successivo senza considerare l’eventualità di aver sfasciato un equilibrio dimenticando di verificare, negli anni a venire, che tutto proceda nel verso giusto; è impensabile non considerare la possibilità che ci sia un adulto che perda la testa o che non si siano venute a creare situazioni di sofferenza dei bambini. Se un tribunale dei minori non prevede queste eventualità, tanto vale che a stabilire l’affidamento dei bambini sia il tribunale ordinario, ci guadagneremmo almeno nei tempi, visto che quest’ultimo è più celere.
Non stiamo parlando di interruttori malfunzionanti o di serrature difettose, discutiamo di bambini. Quando si tratta di minori le precauzioni e le responsabilità non possono e non devono mai essere considerate eccessive o di non competenza delle istituzioni che giocano allo scarica barile. Chi tutela i bambini dagli errori del tribunale dei minori? Chi tutela i minori dalla debolezza psichica indotta del genitore non affidatario? Chi si prende carico del controllo della situazione minorile dopo la separazione dei genitori? Chi segue psicologicamente la famiglia prima che arrivi alla separazione?
Urge un avvocato del bambino, un tutor o, almeno, un tribunale che esegua fino in fondo il proprio dovere, senza porsi dei limiti di responsabilità. Se questo non è possibile che venga abolito e che sia un tribunale ordinario a gestire l’affidamento. Quale governo, quale colore politico si occuperà di istituire una o più figure incaricate al controllo del pre, del durante e del post affidamento dei minori? Queste figure altamente professionali andrebbero stipendiate, lo so, ma in Italia per i bambini si fa qualsiasi cosa. O no?
Non limitiamoci a cercare il lupo mannaro della vicenda dei ragazzi di Gravina, e domandiamoci, piuttosto, dove riposassero gli assistenti sociali e le istituzioni quando ancora non splendeva la luna piena. Dov’erano gli assistenti sociali quando non si accorsero di quella mamma,sempre in Puglia, che, colta da follia, lasciava che sua figlia, di soli nove mesi, morisse per deperimento? Nemmeno l’aveva fatta vaccinare. Gli assistenti avevano bussato alla porta di casa, la donna non apriva quindi se ne andavano convinti che le loro responsabilità non andassero oltre al tentativo di visita.
Sono troppi i lupi mannari.
Cosmo de La Fuente
Ultim'ora Lupo Mannaro News
27 GIU- Condannata a 30 anni di reclusione per omicidio volontario aggravato la mamma della piccola Eleonora, morta di stenti a Bari nel gennaio 2005. Inflitta la stessa pena al convivente della 24enne, un pregiudicato di 44 anni. La sentenza e' stata emessa dal gup di Bari Marco Guida al termine di un processo celebrato con rito abbreviato. Il giudice ha assegnato un risarcimento simbolico dei danni di un euro al padre legittimo della bimba di 16 mesi morta, che si era costituito parte civile.
© Ansa
Quanti lupi da condannare. Dov'erano oggi, durante la sentenza al lupo mamma, i lupi assistenti sociali? Si riposavano altrove? Quelli che, non ricevendo risposta, pur sapendo che il lupo mamma era in casa, se ne andavano tranquilli. Ci vuole un cambiamento radicale !

15 comentarios:

Anónimo dijo...

Chi scrive è un "lupo mannaro", in più di un senso se mi si passa la battuta (che d'altronde capisco solo io...e non è molto lo ammetto), uno di quelli che sono stati condannati prima delle indagini, sulla base di "si dice" che poi, ma ci sono voluti due anni,è stato riconosciuto innocente e vittima.
Credo che se il mio caso fosse arrivato al disonor del cronaca, sarei stato sbattuto in prima pagina e sottoposto al pubblico ludibrio fino alla comparsa del "mostro" successivo.
Già, perchè ci deve sempre essere un mostro da sbandierare affinchè le persone "perbene" possano indignarsi quel tanto che basta da poter dimenticare che proprio la loro ignavia produce questo sistema di crocifissione pubblica e di oblio.
L'oblio, tanto caro e tanto comodo alle istituzioni che dovrebbero fare luce dove le ombre del sospetto e della meschinità creano situazioni ad alto rischio, che quando esplodono in tutta la loro virulenza e violenza, lasciano tutti falsamente stupiti.
Non voglio criminalizzare le persone che in queste istituzioni lavorano, ma certamente stigmatizzare il comportamento spesso troppo "da dipendente statale".
Le risposte che si sentono poi quando i fatti diventano di pubblico dominio, sono sempre le stesse, non potevamo sapere (ma non è il vostro compito?), non potevamo immaginare (non vi si chiede fantasia ma buonsenso), non abbiamo i mezzi (possibile che salta sempre fuori la carenza di qualcosa di indispensabile ma che non c'è quando serve?) e così via citando.
Nei tempi più bui della mia esperienza, un pensiero era ricorrente; perchè non si usa mai il buonsenso? il beneficio del dubbio? l'indagine diretta sui fatti? ma soprattutto, davvero bisogna arrivare a fatti estremi per ottenere quel minimo di attenzione necessaria?

Quei bambini, come altri, sono stati lasciati forse soli ad affrontare eventi che farebbero tremare i polsi di un adulto, e, forse, hanno cercato aiuto nel posto sbagliato.
Chissà se anche qui sentirò al telegiornale "Non potevamo immaginare...".
Mi auguro di no, sarebbe un'altra sconfitta di tutti noi, che abbiamo il dovere di salvaguardare il benessere dei bambini.

Anónimo dijo...

Sono pienamente d'accordo con te. Si cerca il lupo mannaro, ma ha ragione Cosmo, il primo lupo è proprio il tribunale dei minori.

Anónimo dijo...

Un messaggio da parte di Antonio Faccini.

Ciao Cosmo ho scritto molte lettere, a direttori e redazioni. Sto passando un bruttissimo momento, mi sono giunti degli atti che sono tutti contro di me. Il mondo è convinto che io sia una persona crudele, nessuno pensa che a volte si diventa crudeli. A proposito di tribunali di minori che non pensano prima di lasciar scappare i buoi.
Sto perdendo la voglia di andare avanti ma sento nelle orecchie la voce di mio figlio che mi chiama, penso alla mia condanna e mi chiedo come mai c’è chi ha ucciso quattro persone e viene condannato a quattro anni mentre io sono stato condannato all’ergastolo senza la possibilità di avere mai più un contatto con mio figlio.
Sto male e sono un uomo distrutto, spero che tu sia riuscito a capire quello che mi è capitato.
Amavo mia moglie, malgrado mi avesse tradito ero riuscito a dimenticare perché mi ero reso conto di avere delle colpe. L’avevo trascurata molto. Quando è nato il bambino, però, è cambiato tutto. Facevo anche due lavori per tirare avanti e non facevo mancare nulla alla mia famiglia. Leggo molti libri dedicati ai padri, ho letto anche il tuo. Quanta crudeltà verso il padre, ma perché qualcuno non fa veramente qualcosa?
Ripendo a mia moglie e vorrei andare al cimitero a trovarla, spesso mi manca, spero che il bambino ogni tanto porti i fiori alla sua mamma. Quando lo portavo con me al cimitero a trovare mio padre, era lui che sceglieva i fiori, a lui piacciono i fiori.
Ti saluto perché non voglio annoiarti. Ti ringrazio e ringrazio coloro che mi hanno scritto nel blog, che purtroppo non posso visitare perché non dispongo di internet ma vengo informato di quello che si scrive su di me.
Papà Antonio

Anónimo dijo...

Chi è il vero Lupo Mannaro? In fondo in fondo lo sanno tutti caro Cosmo, il lupo mannaro della storia degli affidamenti e del trattamento dei minori è soltanto il tribunale. Quel tribunale specifico di cui tu stai parlando (ti ho letto in moltissimi interventi) il tribunale dei minori.
Hai ragione Cosmo, che venga eliminato! Non ha mai svolto il lavoro di tutela sui minori, mai!!
Gianfranco Costa

Anónimo dijo...

Dove riposano gli assistenti? Caro Cosmo sei uno guiusto!

Anónimo dijo...

I mostri, i lupi mannari andrebbero scovati prima che compiano i loro atti.
Si parla di assistenti sociali e di tribunali dei minori che non svolgono il loro lavoro bene.
Siamo tutti mostri dopo, ma i problemi legati ai bambini nessuno li pensa prima.
Prevenire è meglio che curare.
Aspettiamo la svolta.
Ignazio

Anónimo dijo...

Non ci sarà pace nè per noi adulti e nemmeno per i bambini fintanto che qualcuno di responsabile non si occuperà, seriamente, dei minori. Cosa che il tribunale non fa per niente.
Troppo comodo applicare (quando si e quando no) delle leggi senza valutare caso per caso.
Che schifo! Arianna

Anónimo dijo...

Ennesima storia di ordinaria follia, a pagare sono sempre i più deboli ( intendo il piccolo ) nel nostro beneamato belpaese di pulcinella sembra che non ci si muova mai in prospettiva preventiva ma sempre verso la direzione curativa ( per modo di dire ) credo che a pagare non dovrebbero essere solo gli attori di tale disgrazia ma anche coloro che preposti alla tutela dei diritti e/o doveri dei genitori non affidatari non si adoperino con coraggio ad emettere sentenze che limitino l'esasperazione delle situazioni, quando ti viene tolta la possibilità di stare con tuo figlio è come vivere un lutto quotidianamente e rendre orfani di padre vivo i nostri figli. Il gesto di Antonio và condannato ma solo dei cechi o menefreghisti non potevano immagginare quello che sarebbe successo. in questo paese di fenomeni è molto più facile e sbrigativo condannare ad ergastolo ( giustamente ) per omicidio in quanto pratica già decisa dagli eventi che minacciare un genitore affidatario non corretto di sospendergli questo diritto/dovere a favore dell'altro genitore al fine di verificare quale di essi sia il più idoneo. Cos'è per scuotere le belle anime addormentate dai programmi televisivi si deve sequestrare un figlio ad un magistrato ? Eh si perche loro se dovessero avere direttamente un problema cosi se lo risolverebbero sicuramente. Ma non disperiamo prima o poi.......
Lorenzo.Z

Anónimo dijo...

Ciao Cosmo, l'hai detta la cosa giusta, per quello apprezzo le tue parole. Non hai paura di parlar chiaro.

Anónimo dijo...

Grazie alle sue amicizie mio marito è riuscito ad avere affidata mia figlia e io sono rimasta sola e senza bambina. Subisco quello che lamentano molti padri, la separazione. Il tribunale che ha stabilito questo ora non pensa più a mia figlia, lei però ha bisogno di me. Hai ragione Cosmo, hai proprio ragione. Il lupo mannaro non è altri che il nostro sistema.
S.L.

Anónimo dijo...

Oggi la sentenza di quella di Puglia. Trent'anni per aver fatto morire la figlia di fame!!!!

Anónimo dijo...

Che schifo e che vergogna nel nostro paese!
Sandrino

Anónimo dijo...

Oggi si è saputo che la donna è stata condannata a 30 anni, al suo convivente 24 e al padre 1 Euro di risarcimento perchè si era costituito parte civile. Che robe..qui veramente non si capisce chi sia più mostro.

Anónimo dijo...

Questa lotta si deve fare proprio contro il tribunale dei minori, responsabile di troppi errori.
Arca Giovanna

Anónimo dijo...

Antonio Faccini è stato anche vittima di questo sistema ... non credo che si possa concludere tutto definendolo 'assassino' e basta.
Cos'hanno fatto per prevenire? NIENTE...si è lasciati che uno con problemmi psicologici rimanesse solo a riflettere e a impazzire sempre di più.
Schifo di istituzioni!!