abril 19, 2018

Venezuela: il parlamento approva l'impeachment di Maduro mentre i servizi arrestano altri oppositori.

Venezuela: il parlamento approva l'impeachment di Maduro mentre i servizi arrestano almeno sette oppositori.
Il centro di Caracas è stato militarizzato, con una forte presenza di personale e mezzi, in particolare i dintorni del palazzo presidenziale di Miraflores e l’Assemblea Nazionale, che si trova a soli quattro isolati di distanza l’uno dall’altro. I jet volavano sopra la testa, Twitter, il mezzo di comunicazione preferiti dall’opposizione, è stato oscurato.

Maduro finge di non sapere e continua con il suo fare strafottente, ormai è tutto alla luce del sole ma, a lui e i suoi, non importa.
Il Procuratore Generale eletto incostituzionalmente da Maduro, Tarek William Saab, ha detto che il voto del Parlamento, Asamblea Nacional, non esiste. Il regime, infatti, non riconosce il Parlamento, democraticamente eletto dagli elettori, ha difatti eletto uno proprio.
Sempre più gente è convinta che il dittatore non lascerà mai il potere con le buone, lo ha dimostrato in molte occasioni. Molti venezuelani non hanno più fiducia nemmeno dell'opposizione considerata molle e doppiogiochista, mentre la resistenza Rumbo Libertad è pronta a boicottare le prossime elezioni presidenziali del 20 maggio 2018 sfacciatamente illegali.

I venezuelani sono allo stremo e il paese è in ginocchio, si muore letteralmente di fame. Da tre anni è sprofondato in una crisi che peggiora giorno per giorno. Va ricordato che il regime non accetta aiuti umanitari e i morti per mancanza di medicine e di alimenti sono moltissimi. L'ex sindaco di Caracas in esilio, Antonio Ledezma, ha chiesto in più occasioni un intervento umanitario forzato. 

Oltre alla diffusa carenza di ogni genere di beni, il Venezuela è di fronte all'iperinflazione, prevista al 13.000% nel 2018. Nel Paese manca tutto: acqua, energia elettrica, medicine, molti ospedali sono stati chiusi, i ragazzi non vanno più a scuola. “Le scuole sono aperte, ma l'affluenza è del 40%  – dice La Dussi – perché i bambini sono troppo deboli e non ce la fanno più, anche le iscrizioni all’università sono diminuite, anche perché gli stessi professori se ne sono andati, come molti medici e molto personale di tutte le categorie professionali”.
Caritas italiana pubblica un dossier, parla di emergenza che dura ormai da quattro anni ma che oggi ha raggiunto vette gravissime: il 53% dei bambini monitorati è gravemente malnutrito. Le cifre sono spaventose. Una crisi umanitaria epocale di cui non si parla molto in Italia. Il 52% della popolazione vive in povertà estrema, mentre l'87% delle famiglie ha problemi alimentari.
Oltre 11.000 bambini sono morti nel 2016 per mancanza di medicinali e la mortalità materna è aumentata quasi del 70%. Lo spettro della fame, inoltre, rende il quadro ancora più drammatico.

La diaspora venezuelana è un fenomeno impressionante ed è la prova che il paese si trova in condizioni disastrose.

@cosmodelafuente




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