diciembre 27, 2007

Buon Natale al tribunale dei minori



Dedicato a tutti quei ‘piccoli’ a cui un ente apposito ha negato di vivere con mamma o con papà, dedicato a quei tribunali dei minori e a quegli assistenti sociali che senza cuore e nessuna preparazione professionale hanno permesso che padri, madri e figli vivessero il dolore più grande. Speriamo che il Natale muova in loro il pentimento e la consapevolezza della crudeltà e della nullità del proprio operato.

La luce attraversa la tua finestra, solo quella mi resta. Il ricordo dei tuoi occhi da bambina e la dolcezza che provavo quando stringevi la mia mano. Il tuo sorriso che incanta, il cuore in gola..c’è un uomo che piange per te.
Lo sai che non ho potuto scegliere malgrado ti amassi sopra ogni cosa. Con tenerezza io ti amo, quante notti ti ho cullata, questa ninna ninna ti ho cantato ….è doloroso dirti addio.

Dormi piccolina, zitta zitta bambina mia
So che mi ascolti, è il tuo papà che canta.
Lascerò vuota la croce del mio dolore,
non voglio più soffrire, io non voglio lasciarti.
L’amore è sempre amore e non conosce ragioni.
Lascerò vuota la croce del mio dolore.

Vagherò per il mondo impazzito ma nel mio cuore ci sarai sempre. Sei tu la mia bambina,
la carezza della sera.
Lascerò vuota la croce e le sopportazioni mentre la luna dolcemente si addormenterà tra le tue ciglia.

Nenia (Nashira music)

diciembre 12, 2007

Los periodicos venezolanos sin papel / i giornali venezuelani senza carta


Necesitamos elecciones ya... necesitamos que Chavez se vaya porque està acabando con nuestro paìs.

CARACAS.- El fantasma del abastecimiento que azota al "socialismo petrolero" del presidente Hugo Chavez tiene una nueva vìctima: los periòdicos. De momento, la escasez de papel sòlo afecta a algunos medios crìticos con el Gobierno, principalmente peque' los diarios de provincias, que han denunciado un sucesivo estrangulamiento por parte del organismo de control de divisas.
El director del 'Correo del Caronì­', David Natera, -el más importante del estado de Bolì­var- dijo que su periòdico no se difundirà este miércoles por dificultades para obtener papel.
"Esperamos que no se siga entorpeciendo la salida del periòdico, porque deberÃàan otorgarle los dòlares a nuestro proveedor para que nos pueda entregar el papel; si no saldremos de cualquier otra forma", dijo este martes Natera, ante los problemas para obtener dòlares para importar papel.
Natera, quién también preside el Bloque de la Prensa Venezolano -que agrupa a unos 40 periòdicos criticosos” acusò directamente al Ejecutivo bolivariano de emplear el control de cambios de una manera arbitraria.
"Casi todos los periòdicos que integran el bloque de prensa tienen 'stock' para aguantar entre 20 y 30 ì­as màs. La mayorì­a de ellos han optado por reducir su número de pàginas, porque Cadivi organismo de control de divisas- presenta retrasos de hasta seis meses en la entrega de dòares", puntualizò.
El caso del 'Correo del Caronì no es elùnico, aunque sèa el màs dramàtico. Por lo menos diez importantes medios regionales, desde la 'Frontera' (estado andino de Mérida), 'El Carabobeno' (estado de Carabobo, tercero màs poblado de Venezuela) hasta 'El Impulso' (estado Lara), entre otros, sólo tienen papel para las pròximas semanas.
En este sentido, la asociación Reporteros Sin Fronteras (RSF), con sede en París, se solidarizó este martes con los periódicos venezolanos por su delicada situaciòn. "Esperamos que el control cambiario no se haya convertido en un medio para penalizar a algunas publicaciones por su línea editorial, como ocurre con la concesiòn de la publicidad oficial", dijo RSF en un comunicado.
Miguel Enrique Otero, presidente y editor del periòdico 'El Nacional' “el màs antiguo del paì­s- explicò que "hay un problema generalizado entre algunos periòdicos porque no obtienen dòlares para comprar insumos". Otero recordò que también se persigue a la prensa crìtica mediante otras prácticas, como utilizar la publicidad oficial para favorecer a los medios gubernamentales o a los que se han subordinado a la voluntad del Ejecutivo.
El paroxismo del desabastecimiento y la falta de insumos en Venezuela llegò hasta el surrealismo durante esta semana, cuando el ministro de Alimentaciòn, Rafael Oropeza, alertò sobre la escasez de papel higiénico, que en los ùtimos dì­as ha estado ausente de los estantes.
La leche, los huevos o el pollo, entre otros alimentos, también desaparecieron de los supermercados venezolanos desde hace varios meses. Y sòlo se consiguen después de un madrugòn, y armarse de paciencia en una fila de dos horas.
Insomma Chavez per combattere chi lo critica fa sparire la carta in modo che i pochissimi giornali del paese, rimasti ancora, magari nelle province, non possano parlare e rendere pubblica la sua dittatura.
Abbiamo bisogno di elezioni in Venezuela, abbiamo bisogno che questo 'pazzo scatenato' lasci il comando del paese. Glielo affidiamo, con tutto il cuore, a Bertinotti che lo definisce 'fratello'. Meditate gente...meditate.

diciembre 04, 2007

La disfatta di Chavez

Da 'Corriere della sera .it' ecco un esempio di chi non ha le fette di salame davanti agli occhi e chi non nasconde il sole con un dito.

di Sergio Romano
Il referendum fallito di Hugo Chávez è più di una battaglia perduta. Il presidente venezuelano ha ambizioni continentali e internazionali. Non è soltanto un caudillo nazional-populista, nello stile di altri leader che hanno conquistato il potere in America Latina. È convinto di essere un modello per il continente e di potere recitare sulla scena mondiale un ruolo «anti-imperialista» simile a quello che Fidel Castro ebbe per qualche decennio. I suoi viaggi a Cuba non sono soltanto manifestazioni di amicizia per l’amico malato. Sono pellegrinaggi destinati a creare la convinzione che il colonnello paracadutista sarà, con altro stile e altri mezzi, l’erede, il successore, l’esecutore testamentario del «líder máximo». Il «socialismo bolivariano» è una categoria ideologica imprecisa, priva di qualsiasi rigore scientifico, farcita di affermazioni retoriche e dichiarazioni roboanti. Ma ha il pregio di essere la versione indigena delle ideologie europee, di stare al marxismo come la santeria e altri culti nativi del continente stanno al cristianesimo. Le bordate contro gli Stati Uniti hanno assicurato a Chávez la simpatia di larghi settori del continente latino-americano. Le promesse e i benefici sociali hanno conquistato la piccola borghesia, i campesinos, i miserabili delle favelas, di una parte della funzione pubblica e i quadri inferiori delle forze armate.
La modifica della costituzione avrebbe rafforzato i poteri presidenziali, gli avrebbe permesso di restare indefinitamente al vertice dello Stato e, soprattutto, lo avrebbe reso indipendente dal fattore che ha maggiormente contribuito al suo successo: il vertiginoso aumento del prezzo del petrolio.
Avremmo assistito nei prossimi mesi alla nascita di uno Stato nuovo, assemblato, come certi sincretismi religiosi, con alcuni degli ingredienti che hanno caratterizzato i regimi autoritari e totalitari del Ventesimo secolo: controllo dei mezzi d’informazione e degli altri poteri istituzionali, fra cui quello della Banca centrale, eliminazione o asservimento dei partiti politici, dirigismo economico, educazione «civica » della gioventù, culto della personalità, liturgie di regime.
È probabile che Chávez non abbia rinunciato alle sue speranze. Accetta l’esito delle urne, ma spiega il voto sostenendo che l’opinione pubblica è stata influenzata da una forte campagna internazionale, ovviamente americana, e che Fidel Castro lo aveva ammonito. Non si dichiara vinto e aggiunge che l’alta percentuale dei sì (circa il 49%) è comunque un importante «passo politico». Vi saranno altre prove di forza, quindi. Ma Chávez non ha osato contestare il risultato delle urne (come il perdente usa fare, ormai, in tutto il mondo). Il fallimento della riforma costituzionale dimostra l’esistenza in Venezuela di una opposizione che può ostacolare i programmi del presidente e, forse, sbarrare la strada al suo grande disegno.
Lo smacco subito domenica scorsa avrà parecchie ripercussioni, soprattutto in America Latina.
Molti leader hanno coltivato l’amicizia di Chávez soprattutto per due ragioni. La sua generosità petrolifera e finanziaria si è dimostrata provvidenziale per i Paesi in gravi difficoltà, come l’Argentina di Nestor Kirchner, la Bolivia di Evo Morales, la Cuba di Fidel Castro. E il suo ruolo di paladino anti-Usa, soprattutto dopo l’elezione di Bush alla Casa Bianca, ha risvegliato gli spiriti nazionalisti del continente latino-americano. Ma è difficile immaginare che Luiz da Silva in Brasile, Cristina Fernandez de Kirchner in Argentina, Michelle Bachelet in Cile, Tabaré Vazquez in Uruguay e Alan Garcia Pérez in Perù siano oggi disposti a tollerare con la pazienza di ieri gli umori e le sortite ideologiche del colonnello paracadutista di Caracas. Ed è probabile d’altro canto che altri Paesi, dall’Iran alla Cina, tratteranno il Venezuela, d’ora in poi, come un utile partner commerciale, e non più come un lontano cugino ideologico. Esiste ancora un fenomeno Chávez, ma il «modello» è più pallido, meno smagliante e attraente per gli amici, meno minaccioso per i nemici.

Venezuela libre



Helena Sanchez de Caracas dice:
“ mintieron diciendo que la diferencia es poca. Lo que pasa es que escondieron muchos votos. Dieron la noticia a las 2 de la mañana porque querían hacer trampa, como siempre. Cuando vieron que los votos eran demasiados tuvieron que decirlo”.

Venezuela necesita serenidad y libertad, no más palabras y locos que quieren acabar con nuestro pais, los locos tienen que ser curados y no pueden decidir del futuro del pais. No podemos seguir soportando a ese chiflado, necesitamos votar ya.
CdF
Ha perso due volte il dittatore, la maggioranza gli ha detto 'NO' e i suoi l'hanno tradito non andando nemmeno a votare, nonostante abbia svegliato la gente di notte con musica e fracasso per le strade, era convinto di vincere. La sua dittatura comincia a sfasciarsi. Togliti dai piedi Chavez, fai respirare il nostro paese.

diciembre 03, 2007

Chavez perde e si traveste


Il popolo venezuelano esulta, il dittatore ha incassato una bella sconfitta, ha vinto il no. Per tutta la giornata ci ha fatto credere che stava vincendo alla grande in modo da influenzare il voto di chi doveva ancora votare.Chissà cosa gli passi per la testa pazza che si ritrova. Comunque la sconfitta è stata alta ma lui, ancora una volta cerca la consolazione e dice di aver perso per poco. Tutte balle, come lui! Speriamo che ora succeda qualcosa e che questo despota lasci respirare il paese, allontanandosi per sempre!

noviembre 30, 2007

Genitore 'mamma' in difficoltà



Aiutarti sarà difficile, e nessuno come i tanti papà che hanno vissuto la tua situazione, ancora peggiore perchè senza nemmeno avere i propri figli vicino, possono capirti tanto.
Non crollare, i tuoi figli ti amano.
Un abbraccio
Cdf


Salve,

sono Roberta di Alba (cn),43 anni con due figli: Marco 16 anni e Giulia 12.

Sono disgustata per come vengono trattate le separazioni quando ci sono di mezzo dei figli.
Il marito, che per anni ho sopportato le sue prepotenze, ha deciso di distruggermi psicologicamente anche da separato, citandomi in giudiziale.

Mi sono ritrovata sola in una casa da gestire e due ragazzi molto bravi ma stanchi delle continue urla del padre nei miei confronti. Volevo lavorare e cambiare casa!!!
Trovandosi con una moglie diversa (come diceva lui) che cercava di uscire dalla routine di casalinga, ha incominciato a mandarmi lettere di separazione ed io per due volte l'ho fatto tornare..
L'ultima, mi aveva sbattuto una porta sul viso causandomi un ematoma. Il tutto di fronte alla bambina!
Negli ultimi anni non faceva che dirmi di essere da curare, mi umiliava di fronte ai figli e tutti ora ha raggirato avvocati e giudice.
Ho allevato due figli credo, con tanti valori, eccellenti a scuola, nel sociale, nelle attività, il tutto rinunciando ad ogni mio interesse ed ora mi ritrovo descritta come una pazza!
Non ne posso più, per mettermi contro i figli, ha detto a loro che in passato volevo ucciderli, che mamma è da curare, che ho l'amante, etc.
Come si fa ad essere così crudeli? Nella separazione, il suo avvocato non ha fatto altro che aizzare guerra in modo da prolungare i tempi, guadagnare e rovinare una famiglia.
Una donna giudice che non mi ha mai sentita, se intervenivo alle accuse fatte dalla controparte, mi dava della gallina. Quando esponevo le difficoltà nel gestire i figli con i loro impegni extra scolastici, lei mi ha risposto che magari li stresso!. Possono stare a casa ed io lavorare.
Cercavo in tutti i modi far mantenere ai figli lo stesso stile di vita tenuto in precedenza..Perchè sono loro che devono rinunciare alle attività, non devono più essere seguiti per colpa dei genitori dementi?
Quando trovavo un occupazione lavorativa a part-time, il padre non teneva i figli quando non c'ero, facendo in modo di sfinirmi e perdere e perdere il lavoro.
Da 16 anni non ho mai avuto mezza giornata libera e nei due anni di separazione, appena riuscivo a persuadere i figli a frequentare il padre, questi mi tornavano a casa piangenti o nervosi.
Sono grandi e distinguono il giusto e lo sbagliato.Forse vedono che non merito simile trattamento...

PRIMA UN MARITO CHE MI IMPEDIVA DI LAVORARE ED ORA TERMINE A TROVARE OCCUPAZIONE!
Sono stata citata in giudiziale perché non ho accettato il termine per lasciare la casa coniugale e per trovare lavoro!
Non crede che l'avv. di mio marito sapesse benissimo che tale termine non poteva essere imposto? Io mi sono ammalata per aver dovuto mettere la nostra vita nelle mani di un giudice, un marito che diceva alla figlia: sarà il giudice a decidere! MA SIAMO PAZZI? NON ESSERE IN GRADO COME GENITORI A GESTIRCI PER L'ESCLUSIVO BENESSERE DEI FIGLI?

Tutti i sacrifici fatti in questi anni per far si di avere figli educati e sereni , svaniscono ora con questa guerra spietata, senza pietà per i ragazzi.
i figli vengono sempre intromessi dal padre in problemi personali e questi non lo sopportano più! Ho un bisogno estremo della sua collaborazione non potendo contare su aiuto di genitori, ma lui ogni volta gli ricorda che la madre lo picchiava, lo umiliava...ovviamente tutto falso.
Il giudice non vuole sentire i figli, ma quando non c'è il buon senso vorrei intervenisse un assistente sociale o una psicologa dalla quale, i figli possano sfogare i propri sentimenti.Sono stata all'ospedale dalla psicologa infantile ma, questa ha detto di poter sentire i figli solo se è richiesto dal giudice.

Sta giocando il padre sull'equilibrio psicologico dei figli pensando di rovinare la madre. Ma, chi si occuperà di loro se crollerò?

Nel mio caso, gli avvocati si sono trovati in prima dell'udienza con la giudice ed il mio avvocato non ha saputo o voluto mettere in luce la descrizione fatta da mio marito sulla mia persona.
NON sono così e sto veramente crollando.. gli avvocati pensano solo ai soldi. VERGOGNOSO!
Ora dopo due anni, nei quali sperava di darmi un addebito, vedendo che nulla è fattibile essendo io una persona onesta che ha vissuto per la famiglia, chiedono consensuale, dandomi ciò che giustamente chiedevo due anni fa, senza andare in giudiziale, dove le garantisco sono stata umiliata in modo disumano.
Ovviamente il ritiro della mia querela e oltre a tutto il veleno che hanno rovesciato su di me, devo ancora 10.000 euro per la giudiziale chiesta dal marito!
LE SEPARAZIONI NECESSITANO PIU' DELICATEZZA E NOI CITTADINI NECESSITIAMO DI PERSONE CHE RAPPRESENTANO LA GIUSTIZIA PIU' PREPARATI NEL TRATTARE SITUAZIONI MOLTO DELICATE: I FIGLI.

MI DICA UNA PAROLA CHE POSSA CONSOLARMI, PER FAVORE.

DISTINTI SALUTI.
ROBERTA
(Scrivete a Roberta le inoltrerò le lettere)

noviembre 25, 2007

Chavez non se ne andrà mai!




Per sua volontà non accadrà mai e, benché dica che nel caso di sconfitta elettiva lascerebbe nel 2012 cercando (lui) chi potrà sostituirlo puzza di fregatura.

CARACAS - Hugo Chavez ha ipotizzato per la prima volta di abbandonare la presidenza del Venezuela a fine mandato, in caso di una vittoria del "no" nel referendum costituzionale in programma il 2 dicembre prossimo. "Qualora dovessimo perdere - ha dichiarato ieri a Caracas il capo di Stato, secondo il quotidiano argentino La Nacion - dovremmo iniziare a pensare a chi potrà sostituirmi quando nel 2012 scadrà l'attuale mandato". (Agr)
Clicca

Papà Bocelli


Un padre ha gli stessi diritti di una madre! Un figlio ha diritto ad avere entrambi i genitori.
Ecco la nuova canzone di Andrea Bocelli
IO CI SARO'
Amore mio forse sai
che domani non mi troverai
non mia la colpa
la vita che mi porta via da te
ogni volta che sentirai
un pianoforte ti ricorderai
le nostre ore insieme a giocare
e ascoltare musica
ma io ci sarò
se soffrirai
accanto a te mi troverai
se vorrai
con il tempo, scoprirai
che l'Amore viene e se ne vama c'è un solo Amore
che non muore
e che col tempo crescerà
un vento di maestrale
che improvvisamente
il cielo schiarirà
ma io ci sarò
e se sarai felice
al cielo griderai
io non me ne andrò
e nei momenti tristi
accanto a te saròe se vorrai
io accanto a te sarò!
Lyrics: Andrea Bocelli/Eugenio FinardiMusic: David Foster/Walter Afanasieff
(Feat. Lang Lang on Piano)

noviembre 23, 2007

Il tribunale dei minori

E' poi così preciso il lavoro svolto e/o commissionato dai tribunale dei minori a tutela dei bambini? Un mio vecchio articolo dedicato a questo argomento ha avuto moltissime repliche e mi pare che tra la gente ci sia una grande sfiducia soprattutto a carico degli assistenti sociali. Qual è la tua esperienza? Scrivi il commento, prossimamente li pubblicheremo tutti, in modo da rendere noto, a chi ancora non lo sapesse, quali siano le gravissime pecche sulla pelle dei bambini.
Sono stato contattato da alcuni uffici stampa di varie sezioni di partiti politici. Tutti hanno espresso segnali di condivisione per il pensiero riguardo gli assistenti sociali e il tribunale dei minori. Bla, bla,bla,bla e bla! Non credo, in ogni caso, di aver detto nulla di nuovo rimarcando il fatto che, se vogliamo veramente prenderci cura dei minori e assicurar loro serenità, bisogna, assolutamente, rendere effettiva e ‘applicata’ la legge sulla bigenitorialità. Partiamo dai figli, pensiamo a loro.
Il tribunale dei minori, visto che non si è preoccupato mai dei danni psicologici arrecati ai bambini, andrebbe trasformato, vivisezionato e sparpagliato, lasciando libertà d’azione e di decisione a un tribunale ordinario che segua, attentamente, alcuni criteri importantissimi che cercherò di elencarvi.
Cominciamo con l’organizzare i famosi percorsi psicologici della famiglia a rischio, in modo che i minori non corrano rischi di nessun tipo. Non parliamo più di limiti di responsabilità, di fronte ai bambini siamo tutti responsabili e senza alcun limite.

1) Che ci sia equità di diritti e di doveri tra i due genitori, anche se separati. Un incontro, una reale mediazione valorizzata dal fatto che ambedue sono allo stesso livello per un figlio. Non deve esistere un genitore di serie A e uno di serie B.
2) Applicazione immediata dell’affido condiviso. Cosa significa che il giudice valuta? Si applica da subito per tutti e due i genitori e poi, se uno dei due risulta essere indegno, con tanto di documenti e prove certificate, allora, solo in quel caso, si dovrebbe prevedere un affido unico. Senza dimenticare che l’altro coniuge dovrebbe essere seguito psicologicamente in modo che non nascano ostilità pericolose.
3) Prevedere percorsi psicologici, monitoraggi accurati della famiglia in esame. Seguire lo stato dei bambini anche dopo l’affidamento istituendo, presso il tribunale ordinario, una sezione dedicata alla famiglia. Controllando tutte le istanze e valutando l’attendibilità delle dichiarazioni da parte dei coniugi, onde evitare che una donna o un uomo accusi il coniuge per pura vendetta. Salvaguardando questo salvaguardiamo i bambini. Le varie ASL dovrebbero rendere disponibili psicologi e psichiatri ai magistrati. Percorsi psicologici a cura di assistenti sociali e psicologi motivati e altamente preparati.
4) Controllo dell’operato di giudici, magistrati e avvocati, in modo che, nel delicato mondo dei minori, nessuno abbia un potere assoluto di vita e di morte sugli altri.
5) Chi salvaguarderà i diritti del minore?Anche i figli hanno bisogno del loro avvocato, che in questo caso potremmo chiamare ‘tutor’. Una persona che non si interesserà dei diritti dei genitori ma esclusivamente di quello dei figli. Che non abbia legami né con la madre né con il padre. Interessi di natura umana, psicologica ed economica. Si fa un gran parlare di diritti del minore ma non si è mai pensato che gli unici a non essere rappresentati per niente sono proprio loro.
6) Un altro punto di cui mi vorrei parlare nei prossimi mesi è il dramma della sottrazione dei minori.

Cosa ne sappiamo della reale sofferenza dei minori abbandonati a sé stessi proprio dal tribunale dei minori? Chi punirà le colpe di superficialità di alcuni assistenti sociali? Andrebbero messi sotto analisi per aver scelto un mestiere che nulla ha a che fare con la superficialità insieme a chi li ha legittimati a farlo.
Dov’è il tribunale dei minori nei milioni e milioni di casi in cui si è solo limitato a non applicare la legge sull’affido condiviso e dov’è stato quando, privato un bambino di uno dei genitori, subito dopo, si è lavato le mani senza considerare il danno che aveva generato?
Non me ne può fregare di meno dei voti alle elezioni, fintanto che non ci sarà qualcuno che a prescindere senta l’urgenza di pensare, veramente, ai minori, la politica sarà soltanto bolle di sapone. Aspettiamo di conoscere le responsabilità delle istituzioni in tutti i casi di sofferenza infantile come nel caso dei fratelli di Gravina, della piccolo morta di stenti in Puglia e di molti altri casi che hanno scandalizzato l’opinione pubblica ma sono finiti nel dimenticatoio.
Urge monitorare costantemente il diritto di famiglia cominciando da quello dei minori. Subito! Altrimenti si continuerà a nuocere i bambini, quindi il futuro e di conseguenza anche te!
Cosmo de La Fuente

noviembre 22, 2007

Venezuela saudita




Chavez, il balsamo e le ferite del populismo
Caudillo militar-nazionalista, «petro-jihadista», reincarnazione di Peròn, tiranno marxista-leninista, un Che Guevara pacifista e vindice dei poveri, capo di una satrapia corrotta grazie alle rendite de La Petroleos de Venezuela. L'identità del presidente del Venezuela, Hugo Chavez Frias, è un'ossessione per chi lo detesta, lo ama o ne è stato deluso. Per la Chiesa di Caracas come per i commilitoni del Corriere della Sera si tratta di una vecchia storia. Sotto nuove vesti, nel «Venezuela saudita» sarebbe tornato lo spettro del dispotismo «socialista». Allarme e inquietudine sono doverose. Il ventilato progetto di riforma costituzionale (col mandato vitalizio, fino al 2018, al presidente in carica, la contrapposizione tra assemblee «popolari» e organi parlamentari, ecc...) distilla un acre aroma di centralismo. Forte la seduzione per il partito unico. I consiglieri di Castro, di casa nei palazzi di Miraflores, glielo suggerirono sin dal 2001. Non si stenta crederlo. Ma anche i critici di Chavez, dalle colonne de El Nacional, non possono passare sotto silenzio che nel Paese esiste la libertà di stampa (anche dell'opposizione). Non ci sono prigionieri politici, e si vota in maniera regolare.
Il tenente colonnello mulatto, dopo il fallimento del golpe che nel nel 1992 contribuì a guidare dando l'assalto alla residenza presidenziale, ha vinto tutte le consultazioni con oltre il 60% dei voti, compreso il referendum revocatorio promosso dai suoi avversari per disarcionarlo. Tra i testimoni della legalità delle procedure ci fu l'ex inquilino della Casa Bianca Carter, alla testa della commissione di osservatori internazionali incaricati di monitorare l'evento. E' fuori dubbio, comunque, che Chavez non abbia nulla a che spartire con i sistemi politici e le regole del gioco della democrazia liberale. Basti pensare al decreto emanato subito dopo l'insediamento come presidente per cortocircuitare, via referendum, il parlamento (dove Chavez poteva contare solo sul 20% dei deputati) attraverso l'elezione di un'assemblea costituente. Avrà dalla sua il 95% degli eletti, ma il plebiscito non attenua il colpo inferto alle regole istituzionali della rappresentanza. I programmi educativi non mancano di una valenza pedagogica, cioè sono anche veicoli di indottrinamento. Alla cubana. La stessa creazione dei Circoli bolivariani, finanziata con risorse pubbliche, serve a introdurre strutture di controllo politico nel corpo sociale. E suona molto caudillista e poco democratica la militarizzazione degli spazi una volta civili.
Ma la distanza dalle forme della democrazia politica non è un privilegio di Chavez. In America Latina, pur con grandi differenze da Paese a Paese, quelli della cultura liberaldemocratica sono modelli e valori declinanti. La chiave per capire la ripresa su scala continentale dei temi identitari, un'agitazione ostile agli Usa di prorompente euforia, un anti-imperialismo rovente e sdegnoso, a Caracas come a Rio de Janeiro o La Paz (dove si è insediato un capo di Stato di origine india, Evo Morales Aima) non può essere Tocqueville né Marx. Piuttosto il libertador Simon Bolivar. Sta montando, in suo nome, un nazionalismo rivoluzionario. Come ha scritto lo stesso Chavez, che se ne fa usbergo ossessivo (fino a dedicargli, il 15 novembre 1999, con il varo della nuova Costituzione, la Repubblica Bolivariana di Venezuela), ha dissolto «la frontiera tra sinistra e destra».
Chavez in Venezuela e Morales in Bolivia sono figli degli esiti disastrosi, se non del fallimento, del modello politico ed economico neo-liberista che negli anni Novanta l'America Latina perseguì con la disciplina e il fervore del primo della classe. A differenza della Gran Bretagna, il principio tatcheriano «There is no alternative» si è tradotto in quello che si vede nelle strade di Buenos Aires, las hoyas populares (alla lettera «il bollito popolare»), cioè la diffusione delle mense per chi ha un reddito minimo o non ce l'ha proprio. In 10 anni quelli sotto la soglia di povertà sono aumentati di 20 milioni. Nei rapporti di cooperazione internazionale si è passati dal sogno di creare un'area di libero mercato di 800 milioni di persone (dall'Alaska alla Terra del Fuoco), alla sindrome della sardina e il pescecane. La metafora, classicamente di sinistra, allude ai recenti trattati di libero scambio bilateralmente negoziati tra Usa e singoli Stati latino-americani.
Demagogia (ad alto tasso istrionico, anche grazie alle straordinarie capacità di comunicatore, con messaggi a reti unificate) e populismo aggressivo nell'autocrazia di Chavez? Certamente questo ufficiale golpista nel 1989, cospiratore (a vent'anni diede vita all'Esercito di liberazione del Popolo del Venezuela), nazionalista nemico delle oligarchie e degli Usa come di Pinochet, formatosi sui modelli di cambiamento sociale (del peruviano Alvarado e del panamense Torrijos) resta un campione dell'antipolitica. Ecco qualcuno dei suoi slogans: «Non sono comunista, ma non sono anticomunista». «Non sono di sinistra né di destra». «Sono bolivariano», ecc... Dopo avere commesso errori di infantilismo estremista nell'alienarsi il consenso del ceto medio, della Chiesa, di una parte del mondo imprenditoriale, dei sindacati e dei militari, si è allineato, senza demordere dal nepotismo presidenziale, all'opinione pubblica del suo Paese. Ogni volta che il mercato dell'oro nero flette gli elettori suonano la campane a morto contro la metastasi della corruzione del sistema bipartitico Dc-Socialdemocrazia. Ma le formule e gli schemi interpretativi appaiono deboli, se non ininfluenti, agli stessi oppositori di Chavez. E' il caso del fondatore del Movimento al Socialismo Teodoro Petkoff: «Le implicazioni negative del concetto di populismo non significano nulla per coloro che, immersi nella povertà e nella miseria, ricevono uno stipendio, sia pure modesto, però distribuito capillarmente, per alfabetizzarsi, studiare, imparare un mestiere: e questo è un elemento che merita attenzione,quando si programmano interventi sociali di emergenza».
In un recente, ampio volume redatto da due giornalisti del quotidiano di Caracas El Nacional, ostile al governo, alla domanda su quale sia la fonte del consenso di cui egli continua a godere, la risposta è la sguente: «Il legame affettivo e religioso ch'egli stabilisce con i settori popolari del Paese». Certamente la divisione nel giudizio su Chavez ha polarizzato le posizioni, ma «non ha diviso omogeneamente il Paese. Non c'è una linea divisoria tra ricchi e poveri, tra bianchi e neri». Sono i balsami del populismo. E' dubbio che possano curare le ferite gravi che, per accelerare la marcia a tappe forzate verso il «socialismo del XXI secolo», comporterà il controllo della Corte suprema di giustizia e del Consiglio nazionale elettorale. Una democrazia a rischio, dunque, quella venezuelana. Ma il ruolo e la figura di Chavez non possono essere ridotti ad una caricatura.
Salvatore Sechi
Eppure a Bertinotti piace tanto....

noviembre 14, 2007

ULTIM'ORA: CHAVEZ MINACCIA LA SPAGNA

CHAVEZ AMENAZA A LOS ESPANOLES... CUIDADO CON ESTE LOCO
E' UNA VERGOGNA CHE IL VENEZUELA SIA RAPPRESENTATO DA UN ESSERE COME QUESTO:

CLICCA PER VEDERE IL VIDEO


Alcuni commenti dedicati a questo pazzo furioso

ya callate mal pario
Chapela lo dijo el 13/11/07 a las 4:01 pm
**degenerado. Empieza por Sesto y Marìa Cristina Iglesias.
nifu nifa lo dijo el 13/11/07 a las 4:02 pm
jajajaja hay chavito, estas buscando lo que no se te ha perdido, te van a callar pero de un verg@j@zo en la trompa por enliador p@juo.
13 lo dijo el 13/11/07 a las 4:03 pm
ESPAÑOLES Y CANARIOS CONTAIS CON LA MUERTE AUN SIENDO INOCENTES.**
EL MAGALLANERO lo dijo el 13/11/07 a las 4:05 pm
A él, claro, no le importa ni lo miles de empleos que se perderían ya que los españoles entre otras empresas, son dueños del BBVA y del Banco de Venezuela
Filmdirector lo dijo el 13/11/07 a las 4:05 pm
Como se nota que en tu puta vida jamas has tenido que salir a buscar trabajo para mantener a los tuyos CABRON MANTENIDO…YA CALLATE CABRON
g3rswin lo dijo el 13/11/07 a las 4:05 pm
como fuese q se largaran todas las empresas extrangeras a ver a quien le cobrara impuestos
fersae lo dijo el 13/11/07 a las 4:06 pm
mal pario, espera que te nifu ni fa te toque la puerta
ñalinnnda lo dijo el 13/11/07 a las 4:06 pm
** QUIEN TE DIJO Q ESTE PAIS ES TUYO MIERDA!!!! QUE TE CREES HUGO CHAVEZ CUANTA MALDAD TIENES ENCIMA ENVIADO DEL DEMONIO!!!!!!!!!!!!!!!!1
Kmpanita lo dijo el 13/11/07 a las 4:06 pm
Que verguenza… no se extrañen que los chavistas ciegos e ignorantes(que lamentablemente son pocos pero hacen bulla) empiecen a perseguir a los pobres españoles.. que esta buscando crear ambiente genocida? que viene ahora? ya sabemos que se le puede mandar a callar y hace caso, sera que no lo pueden desmayar de un coñazo?necesita una cura de sueño!!! el litio ya no le esta haciend efecto
Aragüeña lo dijo el 13/11/07 a las 4:07 pm
Venezolanos, como sea tenemos que secar a este homosexual del gobierno, soy hija de europeo y venezolana y me consta lo que han trabajado todos los imigrantes por esta nación, mis respetos a los españoles, portugueses e italianos, y a todos aquellas personas que han venido a contribuir con la grandeza de nuestra patria, el trabajo nos dignifica, en cuanto a Chavez, fueera, Dios nos libre de este Peligro, Venezolanos, no a Chavez
Chavez pal carajo! lo dijo el 13/11/07 a las 4:07 pm
Que ignorante de mierda…. si cuando españa estuvo en guerra fueron los inmigranes españoles los que se fueron a venezuela para trabajar duro y enviar dinero a sus familiares en españa y muchos de ellos se quedaron y crearon negocios en venezuela…
Por que no te callas?
Alto Pana lo dijo el 13/11/07 a las 4:07 pm
Lo que faltaba, ahora a amenazar a los españoles….bueno aquel que crea que chavez no se va ameter conel que siga…
buho lo dijo el 13/11/07 a las 4:09 pm
Este bolsa como que crée que los españoles son mochos ó como tus jalabolas.
latrini lo dijo el 13/11/07 a las 4:09 pm
Oooojala se desaparezcan todas las empresas y asi si es verdad que se terminara de dar cuenta que lo que estamos es mal como nacion , estamos podridos con ese diablo puesto en accion.
franchute lo dijo el 13/11/07 a las 4:09 pm
Pobre Pendej0.. mostrando la reforma como un cuento de hadas.. le preguntaron que porque 7 años de periodo presidencial y no dijo nada.. simplemente “ese era mi planteamineto original, y me parecio correcto retomarlo ahorita” es decir… Por que le da gana!! eso es todo .. simplemente porque le sale forro
NO A LA REFORMA lo dijo el 13/11/07 a las 4:09 pm
ya lo veremos mendigando a ese desgraciado mal nacido cuando el pais empiece a derrumbarse y cuando su gente chupamedias no pueda pagarles por sus servicios esos que tienen con armas que le serviran para su mismo cuello.NO A LA REFORMA NO A LA REFORMA. VOTEMOS POR EL NO VOTEMOS POR EL NO VOTEMOS POR EL NO, NO A LA ABSTENCION PORQUE ESO LO FAVORECE AL CHABURRO Y ESO NO LO VAMOS APERMITIR
el cartero lo dijo el 13/11/07 a las 4:09 pm
POR QUE NO TE MUERES!!!
solo digo.... lo dijo el 13/11/07 a las 4:09 pm
de pana que cada vez la pone mas y mas grande…… ademas consiguió la forma mas fácil de quitar de la palestra enezolana el tema de la reforma, y nosotros? dandole espacio!!!….el dicho ahora seria:
POR QUE NO TE CALLAS, DEJAS DE HABLAR PAJAS Y DISCUTIMOS LA REFORMA?
ERFRANCISCO lo dijo el 13/11/07 a las 4:10 pm
que tipo mas invecil PORQUE NO TE CALLAS!!!? puras zoquetadas es lo qeu dice!! NO ES NO!!
Elba Zurita lo dijo el 13/11/07 a las 4:10 pm
INCREIBLE que ahora te metas con los españoles q viven hace 50 años en Venezuela, es que la verdad tu cerebro no anda bien vale………….. Dios danos las fuerzas necesarias para aguantar el tiempo que sólo tu sabes le queda a este señor
3DAAL lo dijo el 13/11/07 a las 4:10 pm
BASTA YA DE TANTO INSULTO Y PENDEJERAS, HASTA CUANDO VAMOS AGUNTAR TANTAS COSAS, HASTA CUANDO HASTA AMENAZADERA, LOS CUBANOS QUE EL TIENE ACA SON UNA LACRA A ESOS ES QUE HAY QUE SACAR Y A LOS CHABESTIAS ENTREGADOS…..A LOS TRABAJADORES ESPAÑOLES MIS RESPETOS Y MIS EXCUSAS, POR LAS PALABRAS DE ESTE ENGENDRO……….
torogordo lo dijo el 13/11/07 a las 4:11 pm
la invercion extanjera no es necesaria para venezuela.. niguna invercion extranjera.. por eso PDVS produce debajo de capacidad, por eso hay escaces de alimentos porque Chavez puede abastecer a todos, por eso las autopista se reconstrulle y nunca caen de nuevo,LOL.por eso el anda en un TOYOTA. por la misma razon el se viste con relojes venezolanos y corbatas y sacos hechos en la venezuela.por la misma razon, el compra armas y aviones de guerra de VENERUSSIA.
nosotros no necesitamos de la invercion extranjera. simplemente yo el CHAVIZIMO.
Paquevosveais! lo dijo el 13/11/07 a las 4:11 pm
ya este hombre esta delirando de la desesperación….jajaaajejejijijojjujuju
Como gozo, agarren a ese loco
nifu nifa lo dijo el 13/11/07 a las 4:12 pm
Aragueña, a eso co#o e m@dre no le importa nada de nada el cree que todos nosotros o mejor dicho nuestras desendencia son como las de el que vinimos de un hombre simio y chita jajaja, nosotros cada uno de la mayoria de los vzlanos tenemos sangre española porq nuestro color de piel es mezcla de todos !españoles, indigenas, portugueses, italianos y por supuestos negros!
SIMON BOLIVAR lo dijo el 13/11/07 a las 4:12 pm
ESPAÑOLES Y CANARIOS CONTAIS CON LA MUERTE AUN SIENDO INOCENTES. MUERTE AL REY.
ervogue pelado lo dijo el 13/11/07 a las 4:13 pm
*** desgraaaaciado callate ya, no te hara falta a ti pero a todos los venezolanos si, pedazo de gorila enfurecido por que un rey lo mando a callar
Elmer Cenario lo dijo el 13/11/07 a las 4:13 pm
Me cago mil y recontra mil veces en el Orangutan Rojo de Chavez y en la madre que lo pario. Maldita seas mil y mil veces recontra degenerado mal parido. Que el diablo te traiga toda la maldicion del martes 13 para que mueras por la boca cochino maldito
SolmaGara lo dijo el 13/11/07 a las 4:14 pm
¿Hasta cuando? Te crees el dueño de la situación y del pais. Te presentas como el señor y el dominador del mundo. Todas estas fanfarronadas tuyas pueden impresionar a un hombre de poca fe, no a quien cree firmemente que Dios es Dios y tú eres un miserable rebelde, una criatura suya, que Él podría destruir con un soplo, en un solo instante, pero que no lo hará jamás, pues te dejará de ejemplo para que veamos lo humillado que puede llegar a ser el que se ensoberbece.Tú te agitas porque sabes que Dios tiene medido el tiempo en el que, para sus designios, te deja exagerar. Tú sabes que el más poderoso es Él. Él tiene delante de Si la eternidad. En un instante te arrebatará de la mano tus victorias momentáneas. Eres el fanfarrón ridículo. Te crees omnipotente, mejor aún quieres hacértelo creer a ti mismo, pero basta un signo de la cruz para ponerte en fuga, basta un poco de agua bendita para paralizar tu omnipotencia.
Eres simplemente ridículo en tus bravuconadas. Eres un pobre perro atado a tu cadena. Tú no puedes nada más de lo que te permite Dios. Te lo permite para probar a sus elegidos en Venezuela en el tiempo, y derrotarte luego para toda la eternidad”.Humíllate para que te salves y de una vez por todas: ¿POR QUÉ NO TE CALLAS?
Antrax lo dijo el 13/11/07 a las 4:14 pm
este HDP está provocandonos… no le comamos casquillo.Concentremonos en hacer conocer al PUEBLO la DEFORMA, y en pararla a como de lugar
Veronica lo dijo el 13/11/07 a las 4:14 pm
Esas son palabras de una persona que se siente humillada, eso es RESENTIMIENTO, dejalo ir Huguito, anda a comprarte otra Hummer para que se te pase la calentera
Chepeto lo dijo el 13/11/07 a las 4:15 pm
Ya llego al punto de entrar en crisis, ahora pagan los españoles residenciados en Venezuela desde hacen muchos años, que solo han trabajado para tener lo que tienen y han colaborado con el desarrollo del país, así será.
arrecho y medio lo dijo el 13/11/07 a las 4:15 pm
no me amenace,no me amenaceeeeeeeeeasi decia la cancion
UnVenezolanoMas lo dijo el 13/11/07 a las 4:16 pm
Mas venezolanos sin empleos ??? Ya no basta el monton de gente de PDVSA que botaron unos aÑos.. simplemente por protestar por el respeto a la meritocracia y por no aceptar un monton de ineptos que ahora sabemos a donde llevaron a una de las mejores empresas del pais en su momento (Corrupcion, inoperancia, ineficacia) … y ahora es de todos ellos… igual con la CANTV, igual con La Electricidad de Caracas,…. igual con el Teleferico de Caracas y el de Merida, igual con muchas otras empresas que simplemente por la continua sosobra de todos los aÑos se van …. con la continua amenaza, con la continua inseguridad juridica y personal…
Chavistas… ustedes tambien se van a quedar sin empleo .. ustedes y sus hijos.. y sus nietos .. quizas sus hijos no sabran lo que es trabajar en una empresa transnacional exitosa.. con posibilidades de crecimiento en lo profesional …
Quienes creen que pagaran los impuestos cuando las mayores empresas se vayan del pais ?? cuando la clase media alta y rica se vaya del pais.. ?? los mas bolsas son los que siempre pagan los platos rotos.. es decir .. nosotros y ustedes chavistas… !!!!!
ASI LO VEO lo dijo el 13/11/07 a las 4:16 pm
malpario callaaaaaaaate!no has más que meter la pata, ahora la vas a agarrar con los españoles que viven en venezuela, tu lo que andas buscando es tirate una de fujimori con aoutogolpe….andas buscando un verguero, pero no vas a salir bien parao…la gente esta en la calle, el pueblo despertó !!!!!!!!!!!!!!1
Que Bolas lo dijo el 13/11/07 a las 4:16 pm
Y despues se quejan del el “racismo”…..
Sigan asi, que les queda muy bien…..
Ahora sacaran a la empresas espanolas, luego las francesas, italianas, americanas, etc, etc….. y SE COMERAN UN CABLE.
Compren vaselina que todavia hay en el mercado.
JUAN CARLOS DE BUFÓN lo dijo el 13/11/07 a las 4:16 pm
TODOS PA´SU PATRIA CUERDA DE MALPARÍOS..GUERRA A MUERTE YA.
SIMON BOLIVAR lo dijo el 13/11/07 a las 4:16 pm
ESPAÑA COLONIZADORA ES IGUAL A GENOCIDIO. NOS VIOLARON A NUESTRAS INDIAS , SE LLEVARON NUESTRAS RIQUEZAS, MATARON A NUESTROS NIÑOS, MASACRARON NUESTROS ANCESTROS,DEFENDAMOS A CHAVEZ. ESPAÑOLES Y CANARIOS CONTAIS CON LA MUERTE AUN SIENDO INOCENTES
CALZAS LARGAS lo dijo el 13/11/07 a las 4:16 pm
PORQUE NO TE CALLAS, NO SABE QUE CADA VEZ QUE ABRE LA BOCOTA DE MONO QUE TIENES LA CAGAS? PORQUE TANTAS RUEDAS DE PRENSA , Y EXPLICACIONES SI TODO PLANETA SABE LO QUE PASÓ IMBECIL LARGATE YA PARA CUBA.
viendolo bien lo dijo el 13/11/07 a las 4:17 pm
este chavez en un resentido porque su mama en vez de darle el pecho le dio la espalda y se lo dio a la abuela Rosines
EL TALIBAN CRIOLLO lo dijo el 13/11/07 a las 4:17 pm
ESTE GUEVON ESTÁ BUSCANDO UN ENEMIGO PARA JUSTIFICAR LA CAGADA Y EL PEO QUE SE VA A FORMAR CON LA REFORMA…
CALLATE ANIMAL!!!
COMO VOY A DIFRUTAR CUANDO DIOS TE CASTIGUE POR TU VERBO…
LIBERTAD!!! lo dijo el 13/11/07 a las 4:17 pm
CALLATE!!! Mono Xenofóbico!!!
Alex lo dijo el 13/11/07 a las 4:18 pm
y aun así hablan de Xenofobia cuando el primer racista es el propio Chávez
Kakko lo dijo el 13/11/07 a las 4:18 pm
Cobarde!
Lo mandan a callar, y ahora anda picao…
CALLATE COBARDE!
milli lo dijo el 13/11/07 a las 4:18 pm
los españoles que vivimos en venezuela y la mayoria de venezolanos, te queremos ver en CUBA,lejos de esta hermosa patria, y callate la bota por que no te tenemos MIEDO
viendolo bien lo dijo el 13/11/07 a las 4:18 pm
Bueno que pasa, me mandan a cola de moderacion yo que soy decentica entonces no pongan la foto de chavez que ya es un insulto
viendolo bien lo dijo el 13/11/07 a las 4:19 pm
a chavez todavia le duele que su mama lo regalo. Es todo
Laurita lo dijo el 13/11/07 a las 4:20 pm
Pero Buenooo!!! que le estarán poniendo a esos dulces de lechozas mijito??? los estan adulterando con algún narcotico? tas pasado de loco.. Dios nos agarre confesados.
paz y amor 5 lo dijo el 13/11/07 a las 4:21 pm
bueno y sera que no se acuerdan que tambien en españa se encuentran algunos venezolanos que no tienen la culpa de lo que paso mucho cuidado con esto…..
vendetta lo dijo el 13/11/07 a las 4:21 pm
CHÁVEZ ESA GENTE CON LA QUE TE METES, LOS ESPAÑOLES…HAN HECHO VIDA Y HAN CRECIDO EN ESTE PAÍS. DEJA LA XENOFOBIA VALE…DEJANOS VIVIR EN PAZ
paz y amor 5 lo dijo el 13/11/07 a las 4:23 pm
uhhh ahhh Chavez callate ya
zamora lo dijo el 13/11/07 a las 4:24 pm
Uufff, voy aguantar, mejor seguir el ejemplo de Zapatero, hay que respetar. Bien soy hijo de españoles y así como amo a Venezuela amo a España, mis hijos son venezolanos y su madre una morena venezolana, ven y sácame de Venezuela so … Uufff mejor me aguanto.
corserpentis lo dijo el 13/11/07 a las 4:24 pm
Quien le dijo a el que el era venezuela elproblema es hugo chavez, no los venezolanos, asi que si no puedes con tu carga has dos viajes
Teodolito lo dijo el 13/11/07 a las 4:24 pm
A Venezuela se respeta a ti NO
quieromilibertad lo dijo el 13/11/07 a las 4:26 pm
amenazar amenazar y amenazas como te gustan…… hay un Dios carajo………
y las vas a pagar todasssssssssss……………..
viva venezuelafuera esta peste….NO A LA DEFORMA INCONSTITUCIONAL!!!
Venezolanísima lo dijo el 13/11/07 a las 4:27 pm
ya salio el burro rebuznando……..y peor aun que hay quien lo siga……..
put.... os lo dijo el 13/11/07 a las 4:27 pm
que facil es hablar aqui a ver is se vana pone runa metralleta al hombro son puros maricones hablando paja !VIVA CHAVEZ!
Pura verdad lo dijo el 13/11/07 a las 4:28 pm
POR QUE NO TE CALLAS! MACACO
opinion lo dijo el 13/11/07 a las 4:28 pm
BOLIVAR ERA DE DESCENDENCIA ESPAÑOLA, Y MARIA ANTONIA SE CONSIDERABA MAS ESPAÑOLA QUE OTRA COSA. POR QUE NO LEEN LA HISTORIA. SR. PRESIDENTE OJALA NUNCA TENGA QUE ARREPENTIRSE POR LO QUE DICE. EL PEZ MUERE POR LA BOCA. Y A LO MEJOR EL ÚNICO QUE LE DARÁ ASILO SERÁ ESPAÑA.
Luciernaga lo dijo el 13/11/07 a las 4:28 pm
El problemita es chavez, que tu tienes en tu mala sangre, algunos genes españoles,metíos entre los de zambo (negro indio). Asi que tu tambien te tendrias que ir de vzla, lo cual sería extraorndinariamente maravilloso. Lo que estas es dando paradas de ahogado…NO tienes vida, manito.
TE AMO VZLA lo dijo el 13/11/07 a las 4:28 pm
IMAGINENSE NOS QUEDAREMOS , SIN PANADERIAS, SUPERMERCADO, ZAPATERIAS, FABRICAS DE ROPA, TINTORERIAS Y PARE CONTAR.
POR QUE TENEMOS QUE RECONOCER QUE TODO ESTO Y MAS. TODA ESTA ECONOMIA HA SIDO MANEJADA POR EXTRANJEROS, GUSTELE A QUIEN NO LE GUSTE.
sherloc holmes lo dijo el 13/11/07 a las 4:29 pm
pero por que no te callashttp://es.youtube.com/watch?v=4M_6E054IsQ
joselito lo dijo el 13/11/07 a las 4:29 pm
El presidente piensa que eliminando y corriendo a todo el mundo podrá llevar a la realidad su “sueño” de país. Se está quedando solo. A los tiranos tarde o temprano les llega la hora. A este en particular se le acerca minuto tras minuto.
jcy lo dijo el 13/11/07 a las 4:29 pm
Callete mono imbecil, que sepas que el futuro no es el petroleo que te mantiene, si las empresas extranjeras se quedan es un favor que te hacen, quienes van a imvertir aqui, los reprimidos cubanos que solo aportan basura ideologica y obsoleta, ojala te mueras tu y tus chupasangre pero de cancer para que sufras bastante hijo de p….. Porque no te callas.
mari lo dijo el 13/11/07 a las 4:29 pm
Por que no te callas!!!!! Te crees dueño del pais y de los venezolanos!!! Por que no te callas!!! Tu no eres mi jefe ni mi dueño…habla por ti solamente…o callate!
webvidente lo dijo el 13/11/07 a las 4:30 pm
TIENES TODA LA RAZON SR PRESIDENTE E AQUI EL ORIGEN DE TU APELLIDO: “oRIUNDO de España, pero principalmente por el sur, concretamente en Andalucía y parte de Extremadura. Hay lugares en el País Vasco, Galicia, León y Valencia que se llaman Chaves/z”. Así, en este caso, el apellido Chávez significa “natural de Chaves/z” y se empleaba al principio como una manera conveniente de identificar a una persona que venía de aquel lugar. El nombre de lugar Chaves, según los etimologistas, viene de la voz vasca “etchebertze” que quiere decir literalmente “las dos nuevas casas que se han añadido al caserío principal de la población”.
“EN CONCLUSIÓN TU NO ERES IMPRESINDIBLE AQUI” POR LO TANTO TE VAMOS A SACAR, CABRON
ME TIENE VERDE lo dijo el 13/11/07 a las 4:30 pm
Somos unas mezcla de razas y la española esta bien arraigada en este país de hecho nuestra lengua proviene de allá entonces no seas ridículo y entupido.¿Por que no te callas?????????????NO A LA REFORMA
viendolo bien lo dijo el 13/11/07 a las 4:31 pm
pero han visto del gorilon?…cada vez se desfigura mas, asi es el odio que lleva por dentro y el miedo que siente cuando todo esta en su contra
ME TIENE VERDE lo dijo el 13/11/07 a las 4:32 pm
Somos unas mezcla de razas y la española esta bien arraigada en este país de hecho nuestra lengua proviene de allá entonces no seas ridí.culo y entu.pido.¿Por que no te callas?????????????NO A LA REFORMA
POR QUE NO TE CALLAS...SON OF A BITCH lo dijo el 13/11/07 a las 4:32 pm
COÑO VALE QUIEN LE PONDRA UNA CHAQUETA DE FUERZA A SEMEJANTE LOCO, AYER ERAN LOS GRINGOS HOY SON LOS ESPAÑOLES… ESPEREMOS MAÑANA… PURO CIRCO NADA DE PAN
Por qué No te callas? lo dijo el 13/11/07 a las 4:33 pm
No puedes tapar el sol con un dedo.Nadie te quiere.Ni los santos, estos te dejaron hace tiempo.Haymucho mal en tí.
indiana lo dijo el 13/11/07 a las 4:33 pm
A chequera veloz,se le acaba el tiempo y esta dando los ultimos manotasos.No sabe a quien amenazar,esta mas perdido que perro en bote.
milli lo dijo el 13/11/07 a las 4:34 pm
VAMOS A VER CHAVEZ A VENEZUELA Y ALOS VENEZOLANOS SE LE RESPETA EN TODAS PARTES DEL MUNDO ,CRETINO A QUIEN NO SE RESPETA ES A TI- DATE CUENTA VENEZUELA NO ES TUYA Y MUY PRONTO TE LO VAMOS A DEMOSTRAR BOCON —A Y CALLATE YA¡
win winner lo dijo el 13/11/07 a las 4:35 pm
se acabo esta mierda
mark lo dijo el 13/11/07 a las 4:35 pm
!!!! GALLEGOS A CORRER QUE SELTO EL LOCOOOOOOOOO!!!!
..SOR...TEO lo dijo el 13/11/07 a las 4:35 pm
NO TIENE NADA QUE HABLAR ESE COBARDE……y con la excusa de que no escuchó al REY!!!
POR FAVORRRRRR SUCIO COBARDEEEEEEEEEEEEEE
ADOITO lo dijo el 13/11/07 a las 4:35 pm
13 lo dijo el 13/11/07 a las 4:03 pmESPAÑOLES Y CANARIOS CONTAIS CON LA MUERTE AUN SIENDO INOCENTES.**
ESTÈ PUUTO ANALFABESTIA,NO SABE NI LO QUE ESCRIBE, SE DICE “CONTAD” EN LUGAR DE “CONTAIS”BRUTO COMO EL HUGORILA PRESIDENTE
mmm... lo dijo el 13/11/07 a las 4:35 pm
Maldito Genocida!!!!!!!! termina de callarte!!!!!! nojooooooodaaaaa!!!!!
LIBERTAD lo dijo el 13/11/07 a las 4:35 pm
Callate GANDUL, NO SABES LO QUE DICES, tendras que matar a más de la mitad de los venezolanos, aqui todos TENEMOS A UN ESPAÑOL ATRAVESADO EN LA SANGRE, O ACASO ¿ NO TE ACUERDAS DE LO QUE ES EL MESTIZAJE? TU MISMO ERES MESTIZO, ACASO QUE SALE DE UN NEGRO Y UN INDIO? MIRATE, Y ES QUE ACASO QUE EL NEGRO QUE TIENES NO VIENE DE UN MESTIZAJE SI TE REVISAS EL ADN, ENCONTRARAS UNA GOTICA ESPAÑOLA. RESENTIDO.CALLAAAAAAAAAAAAAAAATEEEEEEEEE¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡
Alto Pana lo dijo el 13/11/07 a las 4:36 pm
Mire Sr. Chavez…mi esposo es español y se crió aqui, de hecho tiene más años que ud en Venezuela, así que yo como venezolana le digo. que ud no va amenazar ni a mi esposo ni a su familia, pues usted no es el dueño de Venezuela….Vamos a ver si se lo va aprendiendo…vamos a ver si le mandamos hacer unas planas…yo no soy dueño de venezuela
nifu nifa lo dijo el 13/11/07 a las 4:36 pm
Para Simon Bolivar, igualito hubiese pasado si no hubiesen colonizado los Portugueses, Italianos o cualquier extranjero, las indias por put@s por andra sin pataletas y las coñ@as actualmente le gusta mas hacer indiecitos que trabajar, vamos al tema! como te decia eso es nuestra historia y eso paso hace ya miles de años y todavia no puede ser que tengas ese resentimiento tan absurdo, los venezolanos sin la colonia española que hubiese sido de nosotros, tu fueras un yanomami y el resto de los vzlanos igual seriamos unos canivales en pleno siglo XXI por favor no seas tan idiot@ igual que tu presi jajajaja
ADOITO lo dijo el 13/11/07 a las 4:36 pm
Un joven Doctor llega a un pueblito a cargar combustible para su vehiculo,pero nota que en la estación de servicio no hay quièn atienda,por lo cual llama con voz fuerte hasta que sale un niño,hijo por favor echale gasolina al carro..¡ no puedo señor dice el niño,el dueño se llevo las llaves porque tiene a su hija enferma hace una semana.Hijo llevame a su casa que yo soy medico y verè que puedo hacer por ella.El niño y el doctor llegan a la casa y el medico pide ver a la enferma,la examina y luego le dice al padre de la joven;su hija lo que esta ès en estado catatònico,por favor traigan al novio y díganle que se encierre con ella toda la noche en la habitación y que le haga el amor(que se la tire) las veces que sea necesario.La recomendación del medico es atendida y al dia siguiente la joven despierta de su largo letargo,por lo cual el medico es recompensado con una buena carga de gasolina para su carro.Pasan los meses y HUGO RAFAEL CHAVEZ FRIAS presidente de Venezuela,cae muy enfermo,es atendido por los mejores especialistas pero su situación no mejora,al palacio de Miraflores llega el padre de la joven que estuvo gravemente enferma y le comunica el episodio de su hija a todo el gabinete del presidente,por lo cual deciden buscar al famoso medico.Una vez que lo ubican le sale al paso el niño de aquel entonces y le dice: Doctor haga algo por nuestro Presidente,que ya medio país le dio por el CU.LO y todavía no logran revivirlo.
VIRUS lo dijo el 13/11/07 a las 4:36 pm
TERMINÓ DE ENCENDER EL MOTOR DE LA XENOFOBIA… ¿Y EL TIPO SERÁ QUE SE CREE DESCENDIENTE DE QUE O QUIENES? ¿O SERÁ QUE PIENSA QUE ESTÁ UNGIDO POR EL ESPÍRITU SANTO Y PUEDE JUZGAR A VIVOS Y MUERTOS?
DIOS Y LA VIRGEN NOS PROTEJA!
FUERA SATANÁS!
Teodolito lo dijo el 13/11/07 a las 4:36 pm
Uds. se acuerdan de la frase de Yamamoto despues de la euforia de Pearl Harbour
“Hemos despertado a un gigante dormido…”
Vean la prensa europea
Makakito no sabe con quien se metió.
EL GALLEGO lo dijo el 13/11/07 a las 4:37 pm
* RESENTIDO SOCIAL.
PD.CALLATE
El Cabimero lo dijo el 13/11/07 a las 4:38 pm
Esta deforma lo tiene fuera de si, ahora si se le ve la costura del cerebro del tipo. Se cree dueño de Venezuela y de los Venezolanos..¡NO A LA REFORMA POR INCONSTITUCIONAL!
MACHO MEN lo dijo el 13/11/07 a las 4:38 pm
M.A.L.D.I.T.O. M.A.L.P.A.R.I.D.O
noolvidaremos.com lo dijo el 13/11/07 a las 4:39 pm
eso es puro cuento… ese igualito se la pasa criticando al ‘imerio mesmo’ y les sigue vendiendo petroleo.
Yeyo lo dijo el 13/11/07 a las 4:39 pm
El lo que quiere es que toda su jaoría diga que al igual que Bolívar, él también se enfrentó a la Corona…..Quiere una segunda guerra de independencia
HRCF lo dijo el 13/11/07 a las 4:40 pm
Que pena con ese Señor……. Pobrecito necesita Vacaciones, pero en una Casa de ReposoQuien le haria el favor de mandarlo a Barbula?????
Saquen a Ese Hijo E Puta de Miraflores, Sus madre no lo pario lo Cago!!!!! Esta mas loco que puta e carretera
mark lo dijo el 13/11/07 a las 4:40 pm
OH,OH LOS EXTRAJEROS !!!OUT!!!DICEN QUE VAN A METER A LOS ESPA#OLESEN CAMPOS DE CONCENTRACION EN ELTOCUYO!!!!
juancho lo dijo el 13/11/07 a las 4:41 pm
maldito loco
VIRUS lo dijo el 13/11/07 a las 4:41 pm
SE LE SUBIERON LOS DOLLARES Y EL PODER A LA CABEZA. SE JODIÓ.
Jose lo dijo el 13/11/07 a las 4:43 pm
Sres.: TodosEn concordancia con lo que el Sr. Baduel esta diciendo, le doy toda la razón sobre la necesidad de ir TODOS a Votar.Como el dice el Abstencionismo es algo que esta demostrado como negativo para todo el país, ya que es ponerle en Bandeja de Plata al Gobierno todo nuestros Sueños, la seguridad de nuestra Familia, la Educación de nuestros Hijos, lo poco o mucho que hayamos podido acumular a lo largo de nuestra vida.En el pasado algunos de los que se dicen Lideres de la Oposición, llamaron a la Abstención, dando como resultado la entrega del 100% de la Asamblea Nacional y por ende TODOS los poderes públicos de Venezuela.Esta bien eso que dicen que por donde viajan los datos es por CANTV que es del Gobierno y que existe una comprobada parcialidad en el arbitro que es el CNE, pero es que también es verdad, que el Gobierno nos considera y con razón unos FLOJOS.Digo esto porque aquellos que fueron a Votar en las elecciones en donde este Señor siempre ha salido favorecido, es porque después de Votar nos quedamos en nuestras casas y aquellos que no fueron a Votar dando como excusa que Chávez iba a ganar, se fueron a la Playa o se quedaron en sus casas haciendo parrilla y viendo en la Televisión el como ayudaba a entregarle a este Señor, nuestro país.Considero que las marchas si bien son necesarias, el Gobierno las usa para desgastarnos, ya que en realidad mas que ver a toda esa gente (las cuales apoyo en un 100%) enfrentándose con la fuerza publica o siendo carne de cañón para los matones de este gobierno, mas que eso no se logra nada, sino se tiene algo mas contundente que logre sacar a este gobierno del poder.Lo que debemos hacer es TODOS IR A VOTAR y una vez hecho esto, QUEDARNOS TODOS alrededor de su Centro de Votación, defendiendo su Voto, EXIGIENDO el conteo manual de cada una de las mesas (a pesar de que el CNE diga que solo se hará en un X% de las mesas).Si queremos lograr algo, debe ser a través no solo de nuestro VOTO, sino también DE LA DEFENSA DE NUESTRO VOTO.No piensen en que la Comunidad Internacional nos va a ayudar, ya que muchos de los Gobiernos que la conforman siempre han dicho que el problema es de los VENEZOLANOS y que somos nosotros quienes debemos resolverlo.Cero Parrilla, Cero viaje a la Playa, Cero quedarse en la casa con miedo y viendo el como nos ROBAN a nuestro PAIS.TODOS a VOTAR y TODOS en la CALLE el 2 de Diciembre, DEFENDIENDO nuestro PAIS y la TIERRA DE NUESTROS HIJOS.NO A LA REFORMA
CHUPE MELCHOR HIZO lo dijo el 13/11/07 a las 4:43 pm
COMO SE NOTA QUE LE ESTA DOLIENDO LA SENTADA DE CULO QUE LE DIERON EL SABADO.
jmcr80 lo dijo el 13/11/07 a las 4:43 pm
Y que empiezen tambien por el Mario Silva de la Hojilla que tambien es descendiente isleño, es decir canario y Bolivar no decia eso animal es que ers como la mayoria de los chavistas falto de cultura por eso es que votan y apoyan a los mediocres del gobierno.
dape lo dijo el 13/11/07 a las 4:44 pm
yo preferiría que te fueras tu, animal, en vez de los españoles
hoy que le pasa al dictador? anda mas drogado que de costumbre? se metió un perico piche que le paso su jalaball mayor Mario Silva? o anda bravito porque le callaron la jeta bien callada y no tuvo el valor de responder?
caravan lo dijo el 13/11/07 a las 4:46 pm
Mas bien ojala que los inversionistas españoles se fueran de aqui de Cuba a ver que hace el papa del macaco que tenemos aqui en venezuela que el papa no se quiere morir porque su macaco no tiene nada en la bola
Reyes de españa lo dijo el 13/11/07 a las 4:46 pm
chiiiiiito joder por que no te callas
jav. lo dijo el 13/11/07 a las 4:47 pm
Sin comntarios para este makako
la bebe de quién??? lo dijo el 13/11/07 a las 4:48 pm
tu deberías ser el primero en respetar venezuela!! y no lo haces!!! si no recuerdas pedazo de mieeeeerrdaaa!!! Simon Bolívar era de familia española!!! loco desgraciado malparido!!! …….y TEODOLITO por lo visto tambien ves HBO :-p

noviembre 09, 2007

Le manifestazioni pacifiche sono vietate da Chavez



"El dictador" Hugo Chavez non accetta nemmeno le manifestazioni pacifiche, più dittatura di così c'è solo la manomissione della costituzione, cosa che lui ha già fatto. Uomo abituato alla corruzione sudamericana e ai consueti brogli elettorali.
Dal Il messaggero
Venezuela, nuovi scontri a Caracas: manifestazioni contro la riforma costituzionale di Chavez
CARACAS (8 novembre) - Resta alta la tensione a Caracas. Dopo gli scontri di mercoledì, oggi la polizia ha sparato lacrimogeni e proiettili di gomma contro gli studenti che protestavano nella capitale. Le organizzazioni degli studenti e dei professori sono scese in piazza da alcuni giorni contro il presidente venezuelano Hugo Chavez e il suo progetto di riforma costituzionale che che dovrebbe essere sottoposta a referendum il 2 dicembre. La riforma darebbe ulteriori poteri al presidente e consentirebbe a Chavez di ricandidarsi senza a tempo indefinito alle elezioni.Mercoledì uomini armati e con il volto coperto sono entrati in azione nell'Università centrale del Venezuela e hanno aperto il fuoco verso gli studenti. L'emittente tv di opposizione Globovision dice, citando i responsabili di due facoltà, che l'attacco sarebbe stato contro studenti che avevano manifestato per il no al referendum. La radio statale Rnv sostiene invece che un gruppo di studenti favorevoli alla riforma costituzionale è stato aggredito. Oggi gli studenti hanno anche accusato Chavez di aver armato le milize che avrebbero fatto scoppiare gli scontri di mercoledì.

noviembre 08, 2007

'Azzittire chi non è d'accordo' è il motto di Chavez




Mientras el mundo debate, entre el espanto y la admiración, los cambios que Hugo Chávez impone en Venezuela, otras transformaciones igualmente profundas pero menos visibles están ocurriendo en ese país. Venezuela se ha convertido en un importante centro de operaciones para las redes criminales que operan internacionalmente. A estos traficantes extranjeros lo que más les atrae de Venezuela no es el mercado local; lo que les gusta son las excelentes condiciones que ofrece como base para el manejo de sus negocios criminales. Encrucijada entre Suramérica, el Caribe, Norteamérica y Europa, la localización de Venezuela es ideal. ¿Fronteras? Largas, despobladas y porosas. ¿Sistema financiero? Grande y con controles gubernamentales fáciles de evadir para quienes necesitan hacerlo. ¿Telecomunicaciones, puertos y aeropuertos? Lo mejor que el petróleo puede comprar. ¿Niveles de corrupción de políticos, militares, jueces y policías? Venezuela ocupa un vergonzoso puesto número 162 en la lista de Transparencia Internacional, que clasifica a 179 países de acuerdo con su nivel de corrupción. ¿Ha mostrado el presidente Chávez algún interés en enfrentarse a estas redes internacionales en sus ocho años en el poder? No mucho.
En 2003 salieron de Venezuela 75 toneladas de cocaína; se estima que este año saldrán 276.
Si bien esta situación ha sido hasta ahora invisible para la opinión pública mundial, no lo es para quienes combaten el crimen transnacional. A ellos no les interesan ni Venezuela ni las políticas de Chávez, sino el hecho de que desde ese país se irradian al resto del mundo los tentáculos criminales de estas redes globales. Y los números hablan: en 2003 salieron de Venezuela 75 toneladas de cocaína; este año se estima que saldrán 276 toneladas. Antes, el principal destino eran Estados Unidos y el Caribe; ahora es crecientemente Europa con paradas técnicas en países africanos como Guinea-Bissau, donde recientemente ha aparecido una comunidad de venezolanos y colombianos.
Un alto funcionario policial holandés me comentó que él y sus colegas europeos pasan más tiempo en Caracas que en Bogotá, y que muchos de los principales jerarcas de los carteles criminales operan ahora -y con mayor impunidad y eficacia- desde Venezuela. Y los traficantes no son sólo colombianos: también hay asiáticos y europeos y hasta de Bielorrusia, país al que el presidente Chávez ha prestado particular atención y visitado varias veces.
Venezuela también aparece en todas las listas de los paraísos para el blanqueo de dinero. Y el dinero se mueve desde Venezuela no sólo a través de transferencias electrónicas interbancarias: la combinación de jets privados, maletas llenas de dinero e inmunidad diplomática ha abierto nuevas posibilidades. Recientemente, un miembro de la llamada burguesía bolivariana o boliburguesía -el nuevo grupo de megarricos aparecido en los últimos años- fue descubierto en una aduana de Buenos Aires con al menos una de estas maletas. Descubierto, mas no detenido, ya que viajaba con un grupo de altos funcionarios del presidente Néstor Kirchner. Hace apenas unas semanas, en Uruguay se denunció un tráfico ilegal de armas y municiones iraníes facilitadas por venezolanos que intentaban así evadir el embargo impuesto a Irán por el Consejo de Seguridad de la ONU. Las guerrillas colombianas no parecen tener mayores problemas para obtener las armas que necesitan, muchas de ellas a través de Venezuela. Alguien se las vende.
A los diamanteros les va igualmente bien. "Venezuela está permitiendo el contrabando masivo de diamantes y el país debe ser expulsado del Proceso Kimberley", recomendaba un reciente informe de Global Witness y Partnership Africa. El proceso Kimberley es el mecanismo patrocinado por la ONU para luchar contra el contrabando de los llamados diamantes sangrientos. Venezuela está en la primera división del comercio ilegal de personas y es uno de los países que menos protección otorga a seres humanos traficados involuntariamente, especialmente mujeres. También es un centro importante de transbordo de ciudadanos chinos y de Oriente Próximo en ruta a otros destinos y quienes obtienen pasaportes venezolanos en cuestión de horas. Pero nunca gratis.
La gran paradoja de esta terrible historia es que, a pesar de las constantes denuncias del presidente Chávez en contra de la globalización, su revolución no ha podido evitar que Venezuela sufra sus peores consecuencias. Estas bandas criminales están globalizando Venezuela. Pero se trata de una globalización que depende de la corrupción, el crimen y la muerte. La historia oculta de Venezuela puede acabar siendo mucho más importante para determinar el futuro de mi sufrido país que el experimento de Hugo Chávez.


VERGOGNATI CHAVEZ
CARACAS (7 novembre) - Era iniziata in modo pacifico la protesta degli studenti contro il progetto di riforma costituzionale del presidente Hugo Chavez, che dovrebbe essere sottoposta a referendum il 2 dicembre. Ottantamila studenti in corteo erano arrivati fino al Tribunale supremo di giustizia, dove hanno consegnato un documento nel quale vengono spiegate le ragioni della richiesta del rinvio del voto. Il testo è stato ricevuto dalla presidente del Tribunale, Luisa Morales, che subito dopo ha convocato una riunione con i colleghi, proprio per esaminarne i contenuti. Ma al ritorno dalla manifestazione sostenitori di Chavez, armati, hanno aperto il fuoco contro gli studenti, causando, secondo un bilancio provvisorio, un morto e sei feriti.La sparatoria. Uomini armati e con il volto coperto sono entrati in azione nell'Università centrale del Venezuela e hanno aperto il fuoco verso gli studenti. L'emittente tv di opposizione Globovision dice, citando i responsabili di due facoltà, che l'attacco sarebbe stato contro studenti che avevano manifestato per il no al referendum. La radio statale Rnv sostiene invece che un gruppo di studenti favorevoli alla riforma costituzionale è stato aggredito nella Scuola di Lavoro sociale, anche conil lancio di molotov.

noviembre 04, 2007

Quel demonio di Chavez




Non per demonizzarlo perchè è già indemoniato ma solo per amore verso la democrazia morente in Venezuela e per dire a chi lo ama in Italia che dovrebbe vergognarsi perchè lui al posto di noi venezuelani non accetterebbe questa dittatura. Simon Bolivar aveva liberato il Venezuela dell'egemonia, ora il paese soccombre nelle mani di un pazzo.


Un articolo in proposito

Hai scioperato contro Chavez? Crepa pure di fame
Caro Beppe,il presidente venezuelano Hugo Chavez vanta numerosi ammiratori nel nostro paese. Non starò a dire sulle sue politiche deliranti, ma vorrei citare un fatto che, credo, sia sconosciuto ai più. A cavallo fra il 2002 e il 2003, 18.000 dipendenti della società petrolifera nazionale sono scesi in sciopero contro il caudillo. Chavez non ci ha pensato due volte e li ha tutti licenziati in tronco. Pensate se succedesse lo stesso in Europa, indipendentemente dal colore del governo. La cosa è di per sé già gravissima ma il bello (si fa per dire) arriva adesso. Le compagnie internazionali che lavorano in Venezuela si trovano davanti al divieto assoluto di assumere i 18.000 appestati, fra i quali ci sono professionisti di altissimo livello. Il rischio di perdere un contratto vale anche nel caso in cui la compagnia in questione assuma chi non deve e lo mandi presso la propria filiale dall'altra parte della terra. Pare inoltre che gli scioperanti abbiano difficoltà ad ottenere il rinnovo del passaporto per cercare fortuna per proprio conto. Insomma, hai scioperato contro Chavez? Crepa pure di fame! In mezzo a tanta tragedia c'è comunque spazio per la satira. In Venezuela si dice che Zidane abbia dato la famosa testata a Materazzi dopo che il nostro, esauriti gli insulti indirizzati alle donne di famiglia, abbia apostrofato il giocatore transalpino con un sonoro: "Chavista de mierda!". Cari saluti.

Guido Tommei

noviembre 03, 2007

EMERGENZA DEMOCRAZIA IN VENEZUELA


Scontri tra la polizia e i manifestanti scesi per le strade di Caracas per protestare contro il progetto di Hugo Chavez di cambiare la Costituzione per eliminare i limiti fissati al mandato presidenziale. Gli agenti in tenuta anti-sommossa hanno lanciato gas lacrimogeni, pallottole di gomma e idranti contro i dimostranti. Migliaia di studenti erano scesi per le strade gia' in mattinata e avevano incendiato alberi e gettato bottiglie e barre in metallo conto le forze di sicurezza, prima che queste ultime riuscissero a fermarli davanti alla sede del Consiglio elettorale nazionale (Cne). Alcuni manifestanti sono rimasti feriti negli scontri, i piu' violenti dalla massiccia protesta che aveva fatto seguito alla chiusura della tv d'opposizione a maggio. Domani, il Parlamento venezuelano dovrebbe approvare una bozza di riforma costituzionale da inviare al Cne che deve convocare un referendum entro 30 giorni. Oltre alla possibilita' di rielezione infinita per il presidente, il testo prevede alcune misure populiste come la diminuzione delle ore della giornata lavorativa.
LA REPUBBLICA

octubre 31, 2007

Caracas, studenti in piazza contro Chavez
Duri scontri e disordini lungo le strade di Caracas. La riforma costituzionale promossa dal presidente del Venezuela, Hugo Chavez, non piace affatto agli studenti. In migliaia sono scesi in piazza per protestare contro il prgetto del presidente. Durante la manifestazione, si sono imbattuti in un gruppo di simpatizzanti del governo, ed è scoppiata la violenza con lanci di sassi a bottiglie. Fino all'intervento della polizia che ha disperso la folla con gas lacrimogeni.Se approvato dal Parlamento, il piano permetterebbe a Chavez di essere rieletto senza limiti e di poter accelerare il suo progetto di trasformazione in senso socialista del paese: "ci sono molti articoli di questa riforma che non approviamo - denuncia una manifestante - in particolare quello che impedisce di studiare quello che si vuole e impone di studiare quello che conviene al Paese."A dicembre è previsto un referendum sulla modifica costituzionale. Gli studenti chiedono che sia rimandato al febbraio 2008 per permettere ai venezuelani di informarsi meglio sui suoi contenuti che, secondo loro, non risolveranno i probemi veri del Paese: insicurezza, corruzione e disoccupazione.

octubre 30, 2007

Un uomo...un dittatore cambia la costituzione venezuelana




diMAURIZIO STEFANINI
Da una parte 161 deputati che
acclamavano: «Non torneranno! Non
torneranno!». Dall’altra i sei membri
del partito Podemos, (Por la
Democracia Social), che urlvano: «Frode
costituzionale! Frode costituzionale!»…. È stato
approvato così il testo della riforma
costituzionale voluta da Hugo Chávez, che un
referendum, adesso, dovrà ratificare il prossimo
2 dicembre. Ma l’opposizione si è riaffacciata
all’Assemblea Nazionale venezuelana, dopo
essere tornata anche nelle piazze. Erano 33 i
nuovi articoli proposti da Chávez, per realizzare
una rivoluzione nella rivoluzione con una nuova
“Costituzione socialista”. Sono stati addirittura
69 quelli che, alla fine, sono passati con la
comparsa di ben 36 articoli in più. E dentro c’è
un po’ di tutto: dalla giornata lavorativa di sei ore
a un fondo per permettere le vacanze di
lavoratori autonomi, atipici e informali,
all’istituzione di nuovi tipi di proprietà accanto a
quella privata. Ma le opposizioni tradizionali
hanno denunciato, soprattutto, quelle
innovazioni che minacciano di accrescere il
potere di Chávez a livelli allarmanti: l’aumento
del mandato presidenziale da sei a sette anni; la
fine del divieto di una terza rielezione; un
riordinamento territoriale che, assieme
all’istituzione di organismi di “potere popolare”,
rischia di ridurre drasticamente le competenze
delle amministrazioni locali; la soppressione
dell’autonomia della Banca Centrale e la
riduzione di quella universitaria; la possibilità di
dichiarare uno “stato d’eccezione” durante il
quale la libertà d’informazione può essere
soppressa. Le opposizioni tradizionali, va
ricordato, dopo aver però boicottato le elezioni
politiche del 2005, non hanno più
rappresentanza all’Assemblea Nazionale formata
tutta da partiti sostenitori di Chávez. Tant’è che la
principale manifestazione di dissenso da quel
versante è arrivata con il corteo per le vie di
Caracas di alcune migliaia di studenti che si sono
pure scontrati con la polizia e con militanti
chavistas a sassate e bottigliate, con un bilancio di
dieci feriti. I dubbi, però, stavolta sono arrivati
anche dell’ambito “oficialista”, come si dice in
spagnolo. Lo stesso Defensor del Pueblo, il
difensore civico eletto dall’Assemblea Nazionale,
si è opposto pubblicamente a che lo stato di
eccezione comportasse anche la sospensione del
dovuto processo, e l’ha spuntata. In più, si è
rifiutato di appoggiare la riforma il già citato
partito del Podemos, che nel 2005 ottenne il 10
per cento dei voti, e che già aveva manifestato
disagio con il rifiuto di confluire nel nuovo
partito unificato della Rivoluzione Socialista in
cui Chávez ha voluto raccogliere tutti i suoi
seguaci, Infuriato, lo stesso Chávez ha definito
i sei dissidenti «sterco e traditori», mentre il
leader del Podemos, Ismael García, diceva di
avere avuto, in privato, l’appoggio di molti altri
deputati timorosi, però, di manifestare la
propria opposizione in pubblico.Come che
sia, la loro battaglia ha avuto un effetto
soprattutto platonico. Né a questo punto le
opposizioni vecchie e nuove sembrano in
grado di condurre la battaglia del referendum
con qualche possibilità di successo, anche per
il pochissimo tempo che c’è a disposizione
fino al 2 dicembre. Non a caso, una delle
richieste della manifestazione studentesca era,
oltre alla convocazione di una Costituente
apposita, che fosse, comunque, concesso uno
spazio di tempo maggiore per riflettere e
dibattere sulla riforma.
D’altra parte, la situazione sembra
radicalizzarsi anche per altre ragioni. Fonti
dell’opposizione segnalano che nelle ultime
sei settimane ci sarebbero state in Venezuela
ben 280 proteste di piazza, per le ragioni più
varie: insicurezza, mancanza di acqua e luce,
strade in cattivo stato, ospedali inservibili, case
promesse e non consegnate. Gustavo Azócar
Alcalá, un giornalista antichavista che, in
passato, è stato difeso da Reporter Senza
Frontiere dopo essere finito per un po’ in
carcere, ha scritto un duro editoriale in cui ha
parlato di «Caracazo que está por venir».
Riferimento alla violenta rivolta popolare che
si accese a Caracas nel febbraio 1989 in seguito
all’aumento del prezzo dei trasporti pubblici, e
che innescò il collasso della Quarta Repubblica
venezuelana.

octubre 27, 2007

Il futuro del Venezuela



Lo que los Cubanos no pueden hacer!!! LO QUE NOS ESPERA... QUE MARAVILLA!!
Hermano latinoamericano, venezolano... Te invito a que leas algunas cositas que por casi cinco décadas se les prohibe a los cubanos. Luego responde: ¿Es esto lo que quieres para tus hijos? Si la respuesta es positiva, entonces no desmayes en tu lucha por NO aprobar la Reforma a la Constitución de Chavez, ... te pondrá en el camino al paraiso cubano... AL MAR DE LA FELICIDAD, COMO LLAMA CHAVEZ A CUBA Y SU REGIMEN!!
En la Cuba comunista se prohibe: 1- Viajar al exterior sin permiso del gobierno. Aunque se cuente con una visa aprobada y los pasajes de avión, unicamente se puede abandonar Cuba con un salvoconducto oficial (la conocida Tarjeta Blanca) cuyo proceso de obtención puede tomar años y en muchos casos nunca ser otorgada. Los trabajadores vinculados a la salud, aquellos de los ministerios del estado, de las fuerzas armadas, o los deportistas de alto rendimiento, entre otros, deberán esperar al menos 5 años, pero en la mayoría de los casos nunca recibirán el dichoso permiso. 2- Viajar al exterior por motivo de trabajo con esposa y/o hijos (con excepción de algunos altos funcionarios oficiales). 3- Cambiar de trabajo sin permiso del gobierno. 4- Cambiar de domicilio. Las permutas obligan a someterse a decenas de regulaciones. 5- Publicar cualquier cosa sin permiso del gobierno. 6- Poseer una computadora personal, un fax o una antena parabólica. 7- Accesar a Internet. La Internet está estrechamente controlada y vigilada por la seguridad del estado. Sólo el 1.7 % de la población tiene acceso a internet. 8- Mandar a sus hijos a un colegio privado o religioso.Todas las escuelas son del estado comunista. 9- Practicar cualquier culto religioso sin penalizaciones. Los adultos pueden ser despedidos de sus trabajos; a los niños se les puede expulsar de la escuela. 10- Pertenecer a cualquier organización independiente de carácter nacional o internacional, con excepción de las gubernamentales (Partido Comunista, Unión de Jóvenes Comunistas, Comités de Defensa de la Revolución, etc) 11- Ver o escuchar emisoras de radio y televisión privadas o independientes. Todos los medios de difusión son propiedad estatal y están dirigidos por el gobierno. Los cubanos escuchan o ven ilegalmente la Voz de las Américas, Radio y TV Martí , etc. 12- Leer libros, revistas o periódicos, con excepción de aquellos aprobados/publicado-s por el gobierno (todos los libros, revista o periódicos son publicados por el gobierno ). No existe prensa independiente autorizada. Leer "1984" o Rebelión en la Granja" de George Orwell es tan subversivo como tener una revista Sputnik o Novedades de Moscú del período de la Perestroika. 13-Recibir publicaciones del extranjero o de visitantes (punible con cárcel según la Ley 88). 14- Comunicarse libremente con periodistas extranjeros. 15- Visitar o quedarse en hoteles, restaurantes, playas, y complejos para turistas (de donde están excluídos los cubanos). 16- Aceptar regalos o donaciones de visitantes extranjeros. 17- Buscar empleo en compañías extranjeras establecidas en la isla sin la aprobación del gobierno. 18- Poseer negocios propios (propiedad privada). Aunque algunos negocios muy pequeños han sido aprobados por el gobierno han sido sometidos a impuestos y regulaciones asfixiantes. 19- Ganar más de la tarifa establecida por el gobierno para todos los empleos: 7-12 dólares al mes para la mayoría de los trabajos, 15-20 dólares al mes para los profesionales, como médicos y funcionarios del gobierno. 20- Vender cualquier pertenencia personal, servicios, productos alimenticios preparados en casa o artesanía casera sin la aprobación del gobierno . 21- Pescar en las costas o subirse a un bote sin permiso del gobierno. 22- Pertenecer a un sindicato independiente (sólo hay uno: el gobierno controla los sindicatos y ningún contrato, individual ni colectivo está permitido;tampoco huelgas o protestas). 23- Organizar cualquier equipo deportivo, actividades deportivas y actuaciones artísticas sin permiso del gobierno. 24- Reclamar cualquier premio monetario, o tratar de actuar en el extranjero. 25- Escoger un médico o un hospital. Todos los asigna el gobierno. 26- Buscar ayuda médica fuera de Cuba. 27- Contratar a un abogado, a no ser que esté aprobado por el gobierno. 28- Negarse a participar en manifestaciones o demostraciones masivas organizadas por el PartidoComunista . La negativa a participar en concentraciones como las del 1ro de mayo o del 26 de julio, implica el ser categorizado como desafecto al régimen y quedar expuesto a las consecuencias que se derivan. 29- Negarse a participar en el trabajo "voluntario" para adultos y niños. 30- Negarse a votar en elecciones con un partido único y candidatos nominados por el gobierno... (Fidel Castro no es "elegido" por voto directo. Su nombre nunca aparece en las botetas). 31- Aspirar a un cargo público a no ser aquellos escogidos a dedo por el Partido Comunista . 32- Criticar o simplemente cuestionar las leyes represivas del régimen, o cualquier comentario o decisión de dirigentes, o del máximo líder. 33- Transportar productos alimenticios para consumo personal o familiar de una provincia a otra. Las maletas de los viajeros son continuamente revisadas por la policía en los trenes, omnibus, carros particulares, bicicletas y cualquier medio de transporte, en busca de viandas, azúcar, café o carne, entre otros. Productos que son confiscados y sus portadores son procesados judicialmente por tal "delito". 34- Matar una vaca. Los campesinos propietarios de ganado vacuno no pueden sacrificar sus propias reses para consumo y mucho menos para vender la carne. Este delito grave se sanciona con cinco años de cárcel. 35- Comprar o vender inmuebles y terrenos. Los "propietarios" de las casas no pueden venderlas y unicamente las permutas,es decir, las cambian, (entre casas similares) con muchas regulaciones, se permiten. Aunque menos del 6% de las tierras agrícolas quedan en manos de campesinos (el resto fue expropiada en la primera década de la revolución) los "propietarios" tampoco pueden vender sus terrenos. 36- Importar al país los siguientes equipos eléctricos: freezers, acondionadores de aire, cocinas y hornillas, incluyendo resistencias; hornos y microwaves, calentadores de agua, duchas, freidoras, planchas y tostadoras de pan. 37- Regresar a vivir al país después de haber emigrado. Los que un día deciden visitar a sus familiares en Cuba necesitan visa-permiso para volver a la tierra que los vió nacer y deberán obtener un pasaporte cubano (aunque ya tengan otra nacionalidad oficialmente reconocida). El proceso cuesta más de 450 dólares, sin incluir pasajes y otros gastos. Cuando el permiso de entrada es denegado, el dinero queda en manos del gobierno cubano. 38- Visitar fuera de Cuba a un "desertor" miembro de la familia. Cuando un cubano "deserta" en el exterior en trabajos que el gobierno considera "misiones oficiales" (deporte, ciencia, arte, etc) los familiares deberán esperar al menos cinco años hasta que el gobierno decida si pueden viajar. Los padres, hijos o hermanos no podrán visitar a su ser querido aunque cuenten con visa y pasaje del país en que reside su familar "desertor". 39- Conservar las propiedades cuando alguien emigra o es capturado en el intento. Cuando un cubano recibe el permiso de salida, su balsa es interceptada en altamar o es repatriado, usualmente sus "propiedades" (casa, televisor, muebles, ropa, etc) son confiscadas. En caso de los repatriados o interceptados en el mar, tambien se verán imposibilitados de volver a trabajar, perderán la libreta de racionamiento (medio por el que obtienen derecho a pagar una paupérrima porción de los alimentos que necesitan), enfrentarán actos de repudio y/o penas judiciales. 40- Escoger libremente la carrera que se desea estudiar. Un graduado del 12mo grado, independientemente de su índices académicos y la disponibilidad de plazas, no puede seleccionar la carrera que prefiere estudiar. En el proceso de selección, para las universidades (todas en manos delestado comunista) priman factores ideológicos asociados al grado de incondicionalidad de los jovenes y a las "necesidades de la revolución" en ese momento. 41- Invitar a un extranjero a pasar una noche en su casa. Si los vigilantes CDR (Comités de Defensa de la Revolución, es decir, espias de sus vecinos) advierten y denuncian que un extranjero esta pernoctando en la casa de un cubano, se incian investigaciones que generalmente terminan en multas o en el caso de los reincidentes, en la expropiación de la vivienda. 42- Negarse a participar en las Milicias de Tropas Territorales , CDRs, Brigadas de Respuesta Rápida y cualquier organizacion represiva del régimen. La negativa es interpretada como una clara muestra de desafecto revolucionario y conlleva castigo. 43- Comprar leche en establecimientos regulados (bodegas) para niños mayores de siete años. Sólo los niños hasta siete años pueden en Cuba a recibir el derecho a pagar una cuota de leche, a partir de esa edad la venta de leche se elimina y sus padres sólo podrán adquirir la leche en el mercado negro, lo que implica una clara violación de la ley. 44- Vivir en libertad y con derechos humanos . Sobrevivir como un ser humano. 45- Decir ABAJO... O MUERA FIDEL!!Si envías este mensaje a otros 10 venezolanos no tendrás ni más ni menos suerte... harás que otros la tengan en el futuro!!
NO A LA REFORMA CONSTITUCIONAL, POR VENEZUELA LIBRE Y DEMOCRATICA

Unidos para Venezuela

septiembre 27, 2007

Non solo Birmania



Foto che appare nel quartiere '23 de enero di Caracas'
CLICCA SULLA FOTO PER INGRANDIRLA

Non solo in Birmania, anche in Venezuela il governo si rende complice di silenzi inaccettabili, cosa c'è sotto? Non esiste dittatura che possa essere accettata nè dalle sinistre e nemmeno dalle destre nel mondo.

Il silenzio del Governo a un anno dalla morte di Elena Vecoli
di Francesca Burichetti
Article content:
È passato un anno dalla morte di Elena Vecoli, la ragazza aggredita e uccisa nel sonno in una camera di albergo a Los Roques, l'arcipelago corallino del Venezuela, dove si trovava in viaggio di nozze. Dapprima si parlò di un tentativo di furto, ma poi l'ipotesi si spostò sullo scambio di persona. La notizia tenne banco sulle pagine di cronaca di tutti i giornali e sui tiggì, salvo poi, come ogni buon episodio di cronaca nera, finire nel dimenticatoio. In data 7 settembre 2007 l’Occidentale ha pubblicato un articolo dal titolo, “Terrore, omicidi e sequestri nel Venezuela di Chavez”. Un Paese dove criminalità e delinquenza dettano le regole della quotidianità e dove i reati rimangono impuniti o cadono nel silenzio più assordante. Come per Elena, “abbandonata perfino dalle autorità italiane”, spiega la mamma Rossana Filipetto Vecoli, che, dopo aver letto la testimonianza del nostro corrispondente da Caracas, Enrico de Simone, ha deciso di raccontare, attraverso un commento prima e una intervista poi, il dolore per una vicenda con troppe ombre.
Signora Vecoli, nel commento che ha lasciato su l’Occidentale ha detto che “quanto alle cause dell’omicidio, l’ipotesi del furto pare essere superata: è più probabile che si sia trattato di uno scambio di persona”. Ma allora il caso è stato archiviato? “Sì. Avrebbero dovuto fare l’autopsia al corpo di mia figlia, ma dopo appena sei mesi di ricerche improvvisamente è stato archiviato tutto, nonostante i carabinieri avessero raccolto un fascicolo molto corposo sulle indagini. Non sappiamo che fine abbia fatto quel fascicolo: molto probabilmente non è stato mai letto da nessuno ed è stato dimenticato in qualche archivio. Per di più nessuno è riuscito a darci una motivazione precisa sul perché sia stato deciso di archiviare il caso così in fretta.”
I contatti con le istituzioni come sono stati? Il governo ha seguito la vicenda?“No, per niente. La nostra sensazione è stata quella di un totale abbandono. Ci siamo sentiti cittadini di serie C. In Italia se non sei un sindacalista,un parlamentare o un pezzo grosso, nessuno ti considera. Non abbiamo mai ricevuto alcuna informazione ufficiale. L’unica fonte diretta è stato Riccardo, mio genero, che però non ricorda granché. Gli era infatti stata somministrata della scopolamina, una droga molto pesante e ben conosciuta nell’ambiente venezuelano”.
Perché, secondo lei, questa indifferenza del Governo?Da quando mia figlia è morta leggo tutti i giorni on line “El Universal”. Quello di cui mi sono resa conto è che in Venezuela i delitti, di cui sono vittime soprattutto i turisti, sono all’ordine del giorno. Ma la stampa è costretta a censurarli: non può riportarli tutti. Inoltre la gente ha paura di parlare, teme ritorsioni. E il governo italiano sta coprendo tutto questo scandalo. L’impressione che abbiamo avuto è che non si vogliano destabilizzare gli equilibri politico economici che l’Italia mantiene con il Venezuela, produttore di droga e di petrolio. Tutto ruota attorno agli interessi”.
Cosa avete fatto una volta appresa la notizia? “Di tutto, per di scoprire la verità. Ma ogni tentativo si è scontrato con l’indifferenza del Governo italiano. Devo riconoscere il fondamentale supporto dell’onorevole Riccardo Migliori, reggente del coordinamento toscano di Alleanza Nazionale, che, appena appresa la notizia ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro degli Esteri, Massimo D’Alema, per chiedergli quali provvedimenti avesse intenzione di prendere, in tutela di tutti gli italiani che all’estero sono stati vittime di aggressioni, sequestri e omicidi”.
E D’Alema come ha risposto?“La risposta è arrivata soltanto due mesi dopo e non direttamente da D’Alema. Abbiamo ricevuto una lettera del viceministro degli Esteri, Franco Danieli, ma non diceva niente di concreto, nessuna proposta risolutiva valida: soltanto parole, parole, parole! A novembre 2006 il viceministro si è recato addirittura in Venezuela. Ci aspettavamo di ricevere qualche informazione più chiara su quanto stesse accadendo ma Danieli si è limitato a dire che ‘aveva parlato di noi’”.
Tornando al commento su l’Occidentale, lei ha detto di aver mandato una lettera alla Farnesina per chiedere di eliminare Los Roques dalla lista delle località sicure del sito http://www.viaggiaresicuri.it/. Può raccontarci meglio la vicenda?“Io e mio marito scrivemmo una lettera con ricevuta di ritorno a Massimo D’Alema proprio il 16 ottobre 2006, quando intervenne al Tg1 delle 13:30 commentando il rapimento del reporter Gabriele Torsello, in Afghanistan. Allora D’Alema disse che “il Governo italiano lo aveva avvertito della pericolosità della sua missione e lo aveva sconsigliato”. E aggiunse una sorta di appello ai cittadini, un invito a non recarsi nelle zone pericolose. A seguito di queste dichiarazioni ci sembrava legittimo chiedere a D’Alema di provvedere concretamente e far eliminare Los Roques dalle mete sicure”.
Che cosa le è stato risposto? “Non si è fatto vivo nessuno, quindi siamo stati costretti ad inviare una seconda lettera. Solo allora è arrivata una risposta da parte di Elisabetta Belloni, il capo dell’Unità di crisi del ministero degli Esteri,che, a nome della Farnesina, si è scusata dicendo addirittura di non aver ricevuto la missiva precedente. Inoltre, si è gentilmente preoccupata di portarci le condoglianze del ministro degli Esteri. Nella lettera però non si leggeva niente di confortante: ci è stato banalmente detto che non ci avrebbero potuto promettere niente, senza alcuna motivazione aggiuntiva”.
Quindi cosa avete fatto?“Delusi dalla superficialità con cui D’Alema aveva trattato la nostra richiesta, abbiamo provato a scrivere al ministro della Giustizia, Clemente Mastella. Anche questa volta abbiamo mandato una raccomandata con ricevuta di ritorno e anche in questo caso non è stato sufficiente. Infatti, per essere degnati delle attenzioni del ministro, abbiamo dovuto inviare una seconda sollecitazione. Solo allora siamo stati invitati ad incontrare Mastella”.
Come si è concluso l’incontro? A questo punto la vostra richiesta è stata accolta?“Siamo stati ricevuti nel marzo 2007. Ma l’incontro è stato pietoso. Mastella aveva tutta l’aria di non aver letto nessuna delle nostre lettere e di non essere affatto a conoscenza della vicenda. Dopo aver tentennato un po’, non sapendo cosa dirci, ci ha affidato al vice capo gabinetto, un certo dottor Carmelo Celentano, promettendoci che si sarebbe occupato lui di andare fino in fondo e fare chiarezza sulla vicenda. Quel giorno il dottor Celentano ci ha lasciato tutti i suoi contatti, ma non si è fatto più sentire, né ha risposto alle nostre chiamate. All’inizio di settembre 2007 abbiamo saputo da un segretario che era stato trasferito in Cassazione. Il segretario si è limitato a dirci che il caso era in mano a un’altra persona, senza però sapere di chi si trattasse. Da allora siamo in attesa di ulteriori notizie, sperando che ci sia presto un’evoluzione”.
Ci sono stati altri tentativi di dialogo con le istituzioni?“Siamo stati ricevuti dall’ambasciata italiana del Venezuela, a Roma. Qui abbiamo incontrato Adriana Chaves, moglie di Rodrigo Chaves, vice ministro degli esteri venezuelano e amico del presidente, Hugo Chavez. Quell’incontro ci dette tanta speranza. La signora Chaves ci lasciò i suoi contatti dicendo che appena rientrata nel Paese ci avrebbe fatto avere notizie. Ma da allora non l’abbiamo più sentita e ogni volta che abbiamo provato a contattarla si è sempre fatta negare”.
Avete cercato un contatto anche con il Venezuela?“Abbiamo preso i contatti con il Consolato italiano in Venezuela: sono stati molto gentili. Hanno cercato di dirci tutto quello che sapevano, ma non rientra nei loro compiti. Dovrebbe essere il Governo italiano a far pressione affinché il caso venga portato a termine”.

Nonostante l'indifferenza dei ministri D'Alema e Mastella, in politica però qualcosa si muove. Oggi, esattamente a distanza da un anno dalla morte di Elena, verrà presentata in Parlamento dal senatore di Forza Italia Gaetano Quagliariello un’interpellanza per cercare di far luce sul caso.