In questi giorni ne ho sentite di
tutti i colori persino sul premio Nobel per la pace e finalmente ho individuato
le risposte evidenti alle domande che mi pongo da tempo e che ora vorrei porre
anche a voi. - --Tra i politici e le
politiche italiane, tra attivisti, sostenitori dell’uguaglianza che si dichiarano difensori dei diritti
civili chi sono quelli che indossano una maschera perché, in realtà, strumentalizzano,
manipolano e usano drammi e tragedie umane solo per il proprio tornaconto
politico?
Giusto, sia ben chiaro, far
sentire la propria voce e il dissenso contro la criminalità di guerra.
Sbagliatissimo e inutile, però, usare la
violenza e il teppismo in altri Paesi.
La tanto agognata pace potrebbe
essere arrivata, ma c’è di mezzo l’odio
per Trump, molto più forte della fine
della guerra. L’accordo di Sharm el-Sheikh ha interrotto il loro programma
distruttivo. Si dovrebbe tirare un sospiro di sollievo. Invece no, l’odio
politico è più forte.
Stessa sorte per il premio Nobel Maria Corina Machado, super
meritato per il suo enorme lavoro in direzione della speranza e della lotta per
la democrazia che in Venezuela è stata cancellata da un’assurda tirannia. Anche questo premio viene condannato
dai soliti noti, che avrebbero preferito che il premio nobel per la pace fosse
andato al dittatore. Ma di cosa stiamo parlando? Poi ci lamentiamo quando
dicono che viviamo in un mondo al contrario.
Gli otto milioni di venezuelani
fuggiti dal loro Paese non contano per quei fake attivisti, non sono strumenti
utili al loro scopo propagandistico.
Cosa dire di questo numeroso
gruppo di falsi difensori dei diritti umani e fake attivisti se non che con la
loro ipocrisia hanno soltanto mostrato a tutti la loro maschera. Ora sono alla
disperata ricerca di altri spunti e
occasioni utili.
Viva Venezuela libera. Quello che
spera la stragrande maggioranza dei venezuelani.
¡HASTA LA DEMOCRACIA SIEMPRE!
Viva Maria Corina Machado.
Cosmo de la Fuente
cosmo@cosmodelafuente.com
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