agosto 21, 2020

Catastrofe sanitaria en Venezuela


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La crisi degli ospedali e della sanità venezuelana non è una novità, da molti, troppi anni. Non è in grado di attendere i pazienti e negli ultimi mesi, a causa della pandemia, lo è ancora di meno. Il caos regna sovrano, la gente continua a morire per qualsiasi malattia, anche la più semplice da curare. Questo è il Venezuela della rivoluzione chavista e dell’amministrazione di Maduro, il quale continua a mantenere il suo potere, anche grazie a una debole opposizione che immancabilmente scende a patti con il regime.
Il servizio realizzato da “Voz de America” ha mostrato l’orrore in cui si tenta di lavorare e prestare un servizio sanitario, in uno degli ospedali pubblici della capitale, Caracas. Ancora una volta non si riesce a nascondere la realtà e la denuncia del deterioramento di tutta la struttura ospedaliera. Non è l’unica denuncua, malgrado le intimidazioni del regime contro i medici e il personale sanitario che mette in luce questa triste situazione, sono sempre di più coloro che anonimamente vogliono far sapere al mondo, com’è ridotta - anche – la sanità di questo paese, che un tempo veniva denominato “la Svizzera del Sudamerica”.

[Voz de América] Durante una visita al Centro oncologico "Luis Razetti", a Caracas, sono state registrate immagini e testimonianze che spiegano i malfunzionamenti dei servizi di base, il deterioramento delle infrastrutture e la mancanza di forniture mediche, condizioni elementari per fornire cure adeguate ai pazienti. pazienti.
"Qui dovremmo avere le misure minime di sicurezza, non ci sono maschere, dobbiamo indossarle per 3 o 4 giorni, non abbiamo guanti, non abbiamo medicine, non c'è acqua in ospedale, abbiamo problemi con i bagni, non ci sono bagni, le stanze stanno cadendo, le prove sono le immagini, la situazione è troppo precaria ", ha detto al VOA Luis Gómez, un operatore ospedaliero.
Un operatore socio sanitario dell’ospedale ha spiegato che i pazienti devono portarsi da casa i farmaci necessari per essere curati. Da anni si sa che il Venezuela non dispone di sufficienti farmaci, e ciò avviene  da molti anni prima delle famose sanzioni americane. Un degrado che è l’evidenza della mala gestione del regime che ha distrutto tutti i settori del paese.

Il Luis Razetti di Caracas è un ospedale di oncologia, ci sono malati di cancro, ci sono bambini malati di cancro, l'area bambini non funziona a causa di tutte le carenze esistenti.
Eppure Nicolás Maduro ha assicurato che continuerà a investire in "un sistema sanitario pubblico, gratuito e alla portata di tutta la popolazione, nonostante i blocchi economici promossi dal governo degli Stati Uniti", ma si tratta ovviamente di una scusa, la disastrosa situazione sanitaria del Venezuela, le sue sono e restano parole. Il tutto avviene nell’immobilità di un’opposizione liderata da Juan Guaidó che non ha amministrato “bene” i fondi ricevuti dagli Stati Uniti. Una situazione disastrosa per cui i venezuelani continuano a morire per i più svariati motivi.
A gennaio 2020, prima della crisi pandemica, la Federazione Medica Venezuelana ha annunciato che circa 1.500 persone muoiono ogni giorno negli ospedali venezuelani a causa della mancanza di forniture e di personale sanitario. Quanti saranno oggi in piena emergenza covid_19? Dati che non conosceremo mai poiché è abitudine di questa organizzazione criminale al potere, di non comunicare le cifre. Sono molti i medici e le testimonianze che mi forniscono informazioni e che, ovviamente, chiedono di non pubblicare i loro nomi. Il Venezuela resta la pecora nera del mondo dell’informazione, poco si parla dell’ecocidio, dello sfruttamento dell’Amazzonia venezuelana, del riversamento di petrolio causato dall’Iran nel mare di Morrocoy, dei troppi detenuti politici, degli omicidi del “governo”, della denutrizione che continua a mietere vittime, della carestia in generale e della mancanza di acqua corrente, di gas, di benzina e persino della luce elettrica.
Tutto questo orrore mentre i tanti soldi continuano a girare nelle tasche dei chavisti, di chi detiene arbitrariamente il potere e, ahimè, anche in quella della sedicente opposizione che continua a scendere a compromessi con Maduro. 
Lo sanno tutti, ma si finge non sapere, che il Venezuela non sarà mai libero attraverso elezioni che non saranno mai reali in mano all’organizzazione criminale di Maduro. Decine di dialoghi non sono serviti a nulla perché il narco-regime non concederà mai niente, lo sanno bene quegli oppositori che hanno messo al sicuro, all’estero, le loro famiglie, lo sa il Vaticano, lo sa l’Unione Europea. Arriva sempre il momento in cui bisogna guardare in faccia la realtà e mettere da parte i protocolli istituzionali e dire ciò che si ritiene politicamente corretto.
Milioni di venezuelani hanno lasciato il paese, milioni di venezuelani sono ancora in Venezuela e ogni giorno potrebbe essere l’ultimo della loro vita. Quanta ipocrisia istituzionale dobbiamo ancora subire prima di capire che questo paese ha bisogno di un aiuto concreto straniero? Se aspettiamo che siano quegli oppositori filo chavisti a chiederlo, non arriverà mai, perché sono proprio loro che evitano quello che significherebbe - anche - la loro uscita dal piccolo potere che proprio il regime gli ha concesso.
Il Venezuela, quello vero, quello fatto dalla gente che muore, chiede aiuto.


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*En Español*

La crisis hospitalaria y sanitaria venezolana ha estado haciendo estragos en nuestro país durante muchos años, demasiados años. Es incapaz de atender a los pacientes y en los últimos meses, debido a la pandemia, lo es aún menos. El caos reina supremo, la gente sigue muriendo de cualquier enfermedad, incluso la más sencilla de curar. Esta es la Venezuela de la revolución chavista y del gobierno de Maduro, que sigue manteniendo su poder, también gracias a una débil oposición que invariablemente llega a un acuerdo con el régimen.
El informe elaborado por "Voz de América" ​​mostró el horror de tratar de trabajar y brindar servicios de salud en uno de los hospitales públicos de la capital, Caracas. Una vez más no es posible ocultar la realidad y es contundente la denuncia del deterioro de toda la estructura hospitalaria. No es la única denuncia, a pesar de la intimidación del régimen contra médicos y personal de salud que pone de relieve esta triste situación, cada vez son más los que quieren hacer saber de forma anónima al mundo, como se ha reducido – también - el sistema de salud de este país que llamaban "la Suiza de América del Sur".

[Voz de América] Durante una visita al Centro de Cáncer "Luis Razetti" en Caracas, se registraron imágenes y testimonios que explican el mal funcionamiento de los servicios básicos, el deterioro de la infraestructura y la falta de insumos médicos, condiciones básicas para la atención. adaptado a los pacientes. pacientes.
"Aquí deberíamos tener las medidas mínimas de seguridad, no hay mascarillas, las tenemos que usar por 3 o 4 días, no tenemos guantes, no tenemos medicinas, no hay agua en el hospital, tenemos problemas con los baños, no hay baños, las habitaciones se están cayendo, las pruebas son las imágenes, la situación es demasiado precaria ”, dijo a la VOA Luis Gómez, trabajador del hospital.
Un trabajador social y de salud del hospital explicó que los pacientes deben traer los medicamentos necesarios para ser tratados. Se sabe desde hace años que Venezuela no tiene suficientes medicamentos, y así ha sido durante muchos años antes de las famosas sanciones estadounidenses. Una degradación que es la evidencia de la mala gestión del régimen que ha destrozado todos los sectores del país.
Luis Razetti en Caracas es un hospital de oncología, hay pacientes oncológicos, hay niños con cáncer, el área infantil no está funcionando por todas las deficiencias existentes.
Sin embargo, Nicolás Maduro aseguró que seguiría invirtiendo en "un sistema de salud pública, gratuito y asequible para toda la población, a pesar de los bloqueos económicos promovidos por el gobierno de Estados Unidos", pero esto obviamente es una excusa, sigue la desastrosa situación de salud del Venezuela, las de Maduro son y siguen siendo palabras. Todo esto ocurre en la inmovilidad de una oposición liderada por Juan Guaidó que no administró "bien" los fondos recibidos de Estados Unidos. Una situación desastrosa por la que siguen muriendo venezolanos por diversos motivos.
En enero de 2020, antes de la crisis pandémica, la Federación Médica Venezolana anunció que alrededor de 1.500 personas mueren cada día en los hospitales venezolanos por falta de insumos y personal sanitario. ¿Cuántos se contarán ahora en plena emergencia covid_19? Datos que nunca sabremos ya que es costumbre de la organización criminal en el poder no comunicar las cifras. Hay muchos médicos y testimonios que me brindan información y obviamente piden no publicar sus nombres. Venezuela sigue siendo la oveja negra del mundo de la información, poco se dice del ecocidio, la explotación de la Amazonía venezolana, el derrame de petróleo que provocó Irán en el Morrocoy, de los presos políticos, de los asesinatos del "gobierno" , de la desnutrición que sigue cobrando víctimas, del hambre en general y de la falta de agua corriente, gas, gasolina e incluso luz eléctrica.
Todo este horror mientras una gran cantidad de dinero sigue en los bolsillos de los chavistas, de quienes ostentan el poder arbitrariamente y, lamentablemente, también en los bolsillos de muchos opositores comprometidos con Maduro.
Todos saben, pero fingen no saber, que Venezuela nunca será libre a través de elecciones que jamás serán reales en manos de la organización criminal de Maduro. Decenas de diálogos no han servido para nada porque el narcorégimen nunca otorgará nada, lo saben los opositores que han asegurado a sus familias en el extranjero, el Vaticano lo sabe, la Unión Europea lo sabe. Siempre llega un momento en el que hay que afrontar la realidad y dejar de lado los protocolos institucionales y decir lo que cree que es políticamente correcto.
Millones de venezolanos han abandonado el país, millones de nuestro hermanos siguen en Venezuela y cada día podría ser el último de sus vidas. ¿Cuánta hipocresía institucional tenemos que sufrir todavía antes de darnos cuenta de que este país necesita ayuda exterior concreta? Si esperamos que lo pidan esos opositores pro-chavistas, nunca llegará, porque son ellos los que evitan lo que significaría -también- su salida del pequeño poder que les ha otorgado el régimen.
La Venezuela real Venezuela, de  los venezolanos que mueren y viven en ese infireno, pide ayuda.
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