- Venezuela - (International Business):
Ad aggravare la già
complicata situazione economica del Venezuela si mette anche l'energia
elettrica: il Paese sudamericano infatti ha annunciato venerdì 15 aprile
l'intenzione di spostare il proprio fuso orario in avanti di 30 minuti,
così da risparmiare energia elettrica.
Il paese vive da
settimane una grave crisi energetica, che stringe ulteriormente la morsa
di quella economica: il presidente della Camera di Commercio di
Carabobo Guillermo Manosalva ha dichiarato che le interruzioni di
corrente elettrica, che influiscono su oltre il 40 per cento delle zone
commerciali della capitale Caracas, hanno causato la chiusura di ben 300
attività soltanto nel primo trimestre dell'anno 2016.
Oggi El Nino distrugge ciò che Chavez aveva costruito, secondo la narrazione dei chavisti..."
In realtà i Chavisti non hanno cortuito niente ma hanno, certamente,
affossato il paese: leggi economiche sbagliate o inesistenti e la
pessima gestione di Maduro hanno portato il Venezuela alla rovina.
Oramai in Venezuela tutto fa polemica. L'opposizione politica, che ha la
maggioranza del Parlamento della Repubblica bolivariana, accusa il
governo di una cattiva gestione delle risorse idriche, oltre che
petrolifere.
La polemica e la lotta popolare è arrivata allo stremo
dal momento che nel Paese non si trova più nulla: medicine, cibo, acqua
potabile. Oltre ai morti assassinati, circa 25.000 all'anno, a causa
delle peggiore delinquenza mondiale che resta impunita, si aggiungono
quelli che muoiono a causa della mancanza di medicinali per la cura del
cancro e delle malattie cardiovascolari, tra cui moltissimi i bambini e i
neonati.
Il Venezuela sta affrontando da sola una terribile Crisi
Umanitaria, Alimentare ed è vittima di repressione e violazione dei
diritti umani da parte del Governo Dittatoriale di Maduro, presidente
che non sarebbe nemmeno legittimo perchè straniero.
Un regime,
manovrato da Cuba che, ovviamente, non rispetta il voto dei
venezuelani i quali lo scorso 6 dicembre hanno votato a favore
dell'opposizione vincendo in maniera schiacchiante, ma il dittatore
non accetta e invalida le leggi approvate dal Parlamento.
La situazione è destinata a peggiorare e, propabilmente, si potrebbe arrivare ad una rivolta nazionale.
Andrea Spinelli: - Intanto il popolo cerca di tirare a campare: i
sequestri lampo, 2 o 3 ore per chiedere un riscatto minimo, 20-30.000
dollari, sono all'ordine del giorno - e si dice siano più quelli che
restano nell'ombra che quelli che emergono - e così le rapine e le fughe
verso la vicina Colombia-
E' incredible che un disastro ti tale
portata venga ignorato dai media internazionali, soprattutto quelli
italiani. Ma il problema non è qui, è sul posto.
La stragrande
maggioranza dei venezuelani chiede le dimissioni e la revoca del
presidente corrotto e narcotrafficante, che non ha intenzione di mollare
ma, allo stesso modo, nessuno demorderà chiedendo l'uscita del tiranno.
Un popolo realmente affamato che non ha più nulla da perdere diventa un
gigante pronto a tutto. Il Chavismo è stata una bufala, che ha portato
alla rovina economica del paese più ricco dell'America latina.
@cosmodelafuente
#sosVenezuela #narcotraffico #Venezuela #YoRevoco #cdf #mediacontactmiami #Italovenezuelani
Cosmo de La Fuente
carlos cosmo gulli
abril 23, 2016
Studio sociolinguistico italovenezuelano (1)
Pubblicheremo, su questa pagina, lo studio Sociolinguistico della lingua parlata da venezuelani figli di italiani. Una carrellata attraverso il mondo del linguaggio.
Lo studio è stato realizzato presso il Dipartimento di Lingue Straniere dell'Università di Torino che è stato anche oggetto di una interessante Tesi in Didattica dell'italiano come lingua straniere.
Professoressa Carla Marello e Dottor Carlos Gullì.
"L'idea di sviluppare un argomento riferito alle abilità linguistiche in soggetti italo-venezuelani di italiano L2 nasce, innanzitutto, dalla mia trascorsa situazione di discente nato e cresciuto in Venezuela da genitori italiani e, in secondo luogo, dalla mia esperienza come insegnante di lingua italiana per adolescenti nati e cresciuti in Venezuela come me.
L'aver realizzato un lavoro come questo è stato come tornare alle mie origini, quando da bambino udivo quel particolare linguaggio degli emigranti provenienti dalle più svariate regioni della Penisola, soprattutto quelle meridionali e avvertivo che si trattava di una fusione di lingue, una vera mistura. Da piccolo non ero in grado di capire che si trattava proprio di una mescolanza, una sotra di 'itagnolo'. Con il passare degli anni, noi italiani di seconda generazione, nati in Venezuela da genitori che, spesso, non si rassegnavano a non tornare più in Italia, soprattutto nei casi in cui entrambi erano italiani, eravamo costretti a frequentare anche le scuole italiane, riconosciute da Roma, rendendo, in questo modo, più vicino il sogno di mamma e papà, di tornare in patria. In realtà, se non fosse per motivi sociopolitici attuali, non sono moltissimi gli italiani emigrati che sono tornati al paese natio e ancor meno i loro figli . Vedremo, però, che qualcosa è cambiato".
Lo studio non è prettamente linguistico ma spazia attraverso io conflitto linguistico tra due idiomi fino a raggiungere la psicolinguistica.
Maggiori informazioni
Dottor Carlos Gullì
carlos.cosmo.gulli@gmail.com
Lo studio è stato realizzato presso il Dipartimento di Lingue Straniere dell'Università di Torino che è stato anche oggetto di una interessante Tesi in Didattica dell'italiano come lingua straniere.
Professoressa Carla Marello e Dottor Carlos Gullì.
"L'idea di sviluppare un argomento riferito alle abilità linguistiche in soggetti italo-venezuelani di italiano L2 nasce, innanzitutto, dalla mia trascorsa situazione di discente nato e cresciuto in Venezuela da genitori italiani e, in secondo luogo, dalla mia esperienza come insegnante di lingua italiana per adolescenti nati e cresciuti in Venezuela come me.
L'aver realizzato un lavoro come questo è stato come tornare alle mie origini, quando da bambino udivo quel particolare linguaggio degli emigranti provenienti dalle più svariate regioni della Penisola, soprattutto quelle meridionali e avvertivo che si trattava di una fusione di lingue, una vera mistura. Da piccolo non ero in grado di capire che si trattava proprio di una mescolanza, una sotra di 'itagnolo'. Con il passare degli anni, noi italiani di seconda generazione, nati in Venezuela da genitori che, spesso, non si rassegnavano a non tornare più in Italia, soprattutto nei casi in cui entrambi erano italiani, eravamo costretti a frequentare anche le scuole italiane, riconosciute da Roma, rendendo, in questo modo, più vicino il sogno di mamma e papà, di tornare in patria. In realtà, se non fosse per motivi sociopolitici attuali, non sono moltissimi gli italiani emigrati che sono tornati al paese natio e ancor meno i loro figli . Vedremo, però, che qualcosa è cambiato".
Lo studio non è prettamente linguistico ma spazia attraverso io conflitto linguistico tra due idiomi fino a raggiungere la psicolinguistica.
Maggiori informazioni
Dottor Carlos Gullì
carlos.cosmo.gulli@gmail.com
abril 21, 2016
Emergenza Umanitaria in Venezuela: i morti non si contano più
Le difficoltà finanziare in cui si trova il #Venezuela sono dovute, solo in parte, al crollo del prezzo del petrolio ma la causa reale di questo disastro é da imputarsi alla pessima gestione del governo Maduro. Non solo come dittatore da strapazzo, ma per l'aver dimostrato un'ignoranza imbarazzante ed essere un incapace, marionetta gestita completamente da Castro allo scopo di continuare a succhiare, praticamente gratis, il petrolio venezuelano, come s enon bastasse Maduro viene consigliato dal narcotrafficante Diosdado Cabello, ex Presidente del Parlamento venezuelano. Quest'ultimo si è distinto per atti di violenza e crudeltà nei confronti dei cittadini, Corruzione, ladrocinio, imposizioni ridicole ai commercianti, vessazione del popolo e gravi violazioni dei diritti Umani con un numero incredibile di arresti politici che si consumano in una terra che resta nelle mani della delinquenza libera di agire impunemente, hanno fatto del Venezuela un paese giungla abbandonato a se stesso. Oltre a non esserci più medicine come quelle per la cura di cancro, del diabete e delle malattie cardiovascolari, non si trovano nemmeno le più banali; scomparsi anche i prodotti per l'igiene personale. Il governo Maduro, con la complicità del CNE e l'aiuto delle forze militari capeggiate da Padrino López, come una vera associaIone a delinquere, permettono che il Parlamento recentemente eletto con la stragrande maggioranza dei voti il 6 Dicembre scorso.
I morti senza farmaci aumentano e si aggiungono a quelli per morte violenta, il paese sprofonda sempre di più e sinceramente non é più accettabile la mancata denuncia e informazione.
Caracas è la città più violenta al mondo con i suoi 25.000 morti uccisi dalla delinquenza, a questi bisognerà aggiungerne molti a causa di malattie non curate, tra cui un numero impressionante di bambini e neonati.
In questi giorni peggiorato a causa delle alluvioni che il governo non è in grado di gestire.
Se non è emergenza questa, ditemi voi cos'è.
abril 04, 2016
'Panama Papers' era stato previsto nella canzone 'Vamonos a Panama'
clicca e ascolta bene il testo.
CLICCA QUI
Vamonos A Panama di Cosmo de La Fuente (la trovi su google)
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