enero 18, 2014

Suora partorisce: "non sapevo di essere incinta". Intervento divino?


Suora 32 enne partorisce un bambino e in ospedale avrebbe detto di non sapere di essere incinta e nemmeno come possa essere accaduto. Quasi una nuova Immacolata Concezione. Le conserelle erano preoccupatissime per i forti dolori al ventre che la donna accusava.

Tutto questo è accaduto a Rieti e la Suora distratta risiede in un convento del capoluogo. Ora è mamma di un maschietto di ben tre kg che si chiamerà Francesco dal momento che Rieti è una pianura devota a San Francescso.

Don Fabrizio, parroco della parrocchia di Regina Pacis di Rieti ha riferito che la comunità è sconvolta ma che il bimbo è più importante di qualsiasi altra cosa.
La Suora è originaria di San Salvador e il prete vuol credere che sia già arrivata incinta in Italia e che non abbia commesso nessun 'fattaccio' sul suolo nazionale. Il problema è che pare che la religiosa sia arrivata quasi un anno fa.

Fatto sta che Don Fabrizio non crede affatto a una gravidanza giunta per opera divina e che ha chiesto alla suora di abbandonare subito l'ordine religioso. E se poi avesse ragione lei proprio come è accaduto 2000 anni fa? Uomini senza fede!

Cosmo de La Fuente
 

enero 16, 2014

Incrociare le dita: storia, simbolismo o pura superstizione?

Il gesto di incrociare le dita ha in realtà origini religiose: già nel Medioevo tale gesto era in voga, per tenere lontano il diavolo, il malocchio e la sfortuna. In quel periodo, si riteneva che il diavolo potesse raggiungere le anime passando attraverso le dita e da lì in poi, l’usanza di incrociare le dita per richiedere una protezione divina, è sempre stata messa in atto da tutti. In realtà, si tratterebbe di un altro modo per fare il segno della croce. Infatti nella iconografia cristiana, troviamo spesso l’immagine di Cristo che tiene la mano destra in posizione “pantea”, dove il dito indice, medio e pollice sono tesi, a raffigurare la Trinità, mentre il mignolo e l’anulare li vediamo ripiegati. Si tratta di un tipico segno usato nella tradizione cristiana ortodossa.




Oggi, però, sappiamo bene cosa indica per noi, quello che non possiamo sapere è se, effettivamente, porti fortuna. Tentare non nuoce, no? Allora INCROCIAMO LE DITA tutti insieme.





Il classico “croiser les doigts”, incrociare le dita, è uno dei gesti maggiormente usati in tutto il mondo occidentale per allontanare la negatività e portare energia “buona” prima di compiere un qualsiasi gesto o azione propizia. Si tratta di un gesto scaramantico che porta fortuna. Il gesto di incrociare le dita ha in realtà origini religiose: già nel Medioevo tale gesto era in voga, per tenere lontano il diavolo, il malocchio e la sfortuna.



In quel periodo, si riteneva che il diavolo potesse raggiungere le anime passando attraverso le dita e da lì in poi, l’usanza di incrociare le dita per richiedere una protezione divina, è sempre stata messa in atto da tutti. In realtà, si tratterebbe di un altro modo per fare il segno della croce. Infatti nella iconografia cristiana, troviamo spesso l’immagine di Cristo che tiene la mano destra in posizione “pantea”, dove il dito indice, medio e pollice sono tesi, a raffigurare la Trinità, mentre il mignolo e l’anulare li vediamo ripiegati. Si tratta di un tipico segno usato nella tradizione cristiana ortodossa.



Il rito scaramantico dell’incrocio delle dita è usato anche in altri paesi stranieri: in Gran Bretagna, l’espressione “to keep the fingers crossed”, viene utilizzata per scongiurare il malocchio; in Germania i tedeschi abitualmente premono i pollici di un amico per augurargli un auspicio di buona fortuna: il gesto, proviene dalle antiche tribù germaniche, per le quali il pollice era considerato il dito più importante. I gesti rituali con le dita propiziano sempre una difesa contro le avversità del fato.