agosto 30, 2013

Arepa, il pane quotidiano dei Venezuelani - 14 Settembre, AREPAZO MUNDIAL

Il Venezuela è una Repubblica (si fa per dire Repubblica, in realtà è una dittatura) fondata sull'arepa. Il controllo di tale alimento produce consenso, o meno,  verso chi govrena, politico e rivoluzionario, bilanciando le campagne fallimentari. Chiaro che quando manca completamente, come succede di questi tempi, il Venezuela entra in depressione.

Per comprendere il perché della situazione, bisogna capire il potere dell'arepa.
Tale alimento esisteva prima del Venezuela stesso, quando gli indios locali cucinavano un guscio di mais sulla pietra, mangiandolo poi privo di condimento. L'arrivo degli europei e la (relativa) prosperità portarono cambiamenti, sia nella tecnica di cottura, che nella farcitura. Oggi le areope  vengono fritte nell'olio, o cotte su piastra, condite in varia maniera. Ogni regione, ogni ceto ed ogni scuola culinaria propone la sua versione.

A Caracas e dintorni, va forte l'arepa reina pepeada: caraotas negras(fagioli neri), uova perico, formaggio, prosciutto, carne mechada o pollo e avocados. Sulla costa e sulle isole (come Margarita) l'arepa viene riempita con i prodotti del mare: polpi, gamberi o carne di squalo, come il cazon o il majarro carite.
Alla varietà di stili si accoppia la varietà di momenti: le arepas vengono consumate di giorno come di sera, nei pasti lunghi come negli spuntini, sul luogo di lavoro come allo stadio, dopo essersi scatenati in discoteca come dopo aver goduto di un concerto. Le areperas (Arepazo, Misia Jacinta, ecc,) possono avere qualunque forma e dimensione, dai semplici chioschi da strada ai ristoranti di lusso, e servire ogni tipo di cliente. Le arepas fanno parte dell’alimentazione base venezuelana, una tradizione che non conosce eguali. Come se in Italia, improvvisamente, non si trovasse più nemmeno un chicco di pasta!! Ecco perché il popolo venezuelano patisce quando non trova questo alimento più di ogni altro. Politica madurista ovviamente! Esistono anche areperas chiamate ‘socialistas’ che volle il defunto Chavez, secondo cui bisognava combattere il guadagno da parte delle catene di areperas prima citate.
Le testimonianze dei clienti parlano di materie prime scadenti e di quantità scarsa, del personale di servizio poco efficiente, della mediocre offerta di bevande: oltre al tè, niente succhi naturali o bibite in lattina come nei locali concorrenti. I dipendenti poi lamentano di essere scarsi di numero e male addestrati per far fronte ai flussi di consumatori.
Perché l'arepa è nel DNA del Paese. E’ buonissima, vieni a provare quella originale, fatta da venezuelani, al Sabor Tropical, il 14 settembre per il Giorno Mondiale dell’Arepa. Dalle 20.30 in poi. Grandissima offerta. Ogni arepa ripiena a solo 1,50.
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Articolo di Cosmo de La Fuente
www.cosmodelafuente.com
www.sabortropical.it