mayo 26, 2010

Luce del Nord . Crimini 2 - Rai due ore 21 il 28 maggio


Luce del nord (Raidue, venerdì 28 maggio, ore 21.05) è la storia di due vecchi amici: Fabio, l'uomo delle scelte giuste, e Domenico, il viaggiatore. Sono cresciuti insieme, a Genova, poi si sono persi di vista. Dopo qualche anno si ritrovano. Domenico è coinvolto in un traffico di diamanti. Fabio è il poliziotto che deve arrestarlo.

Il film tv, tratto da un racconto di Giampaolo Simi, è l'ultimo episodio della serie noir Crimini 2. Regia di Stefano Sollima. Musiche di Tonj Acquaviva, leader degli Agricantus.

Cast e personaggi

Fabio Derna
Paolo Briguglia (Basilicata coast to coast, La cosa giusta)

Domenico Fiore
Vinicio Marchioni (Romanzo criminale - La serie, Venti sigarette)

Valeria, fidanzata di Domenico
Nicole Grimaudo (Mine vaganti, Medicina generale)

Michele Conte, collega di Fabio
Simone Gandolfo (Il campione e il bandito, Distretto di polizia 9)

Lucia Aldibrandi
Roberta Spagnuolo (Crimini: Il covo di Teresa)

Alphonse de Vaerecken, il trafficante di diamanti
Clive Riche (La terza madre, Lezione 21)

León
Cosmo de La Fuente (Vivere)

Luce del nord

mayo 23, 2010

Per la serie 'CRIMINI', il film LUCE DEL NORD in onda il 28 maggio su rai due


Luce del nord. Genova. Il sovrintendente di polizia Fabio Derna (Paolo Briguglia) è appostato nel porto, con altri colleghi, per fermare un traffico di diamanti. Ma l'uomo che sta per ricevere la partita rubata è Domenico Fiore (Vinicio Marchioni), un suo amico d'infanzia che non vedeva da anni. Fabio intercetta la refurtiva in modo che Domenico risulti "pulito", ma così lo espone alla vendetta del trafficante. Solo Fabio ora può salvare l'amico e la fidanzata Valeria (Nicole Grimaudo).
Leon (Cosmo de La Fuente) proteggerà Domenico Fiore.
Corinne Spennazza per Media Contact

mayo 14, 2010

Crimini: stasera 'Mork e Mindy' di Stefano Sollima

Stasera il film 'Mork e Mindy' del grande Stefano Sollima. Se ami il noir d'autore non puoi perdertelo. Ricorda che il 28 maggio verrà trasmesso, sempre su raidue, il secondo film di Sollima per la serie 'Crimini' - LUCE DEL NORD - (clicca per iscriverti al gruppo). Grazie al regista, ci sono anche io nel cast.
Cosmo

mayo 11, 2010

Se potessi avere 300.000 al mese...la la la la

Roma - Di fatto raggiunto l’accordo di separazione con la moglie Veronica Lario, Berlusconi pranza con i figli Marina, Pier Silvio ed Eleonora. Assenti Barbara e Luigi. Un pranzo tradizionale, quello del lunedì ad Arcore con i suoi eredi, durante il quale presumibilmente si sarà parlato della futura divisione dei beni. Una riunione familiare, infatti, che arriva due giorni dopo la lunga udienza di sabato pomeriggio al tribunale di Milano tra il Cavaliere e la consorte.

L’intesa per arrivare a un addio consensuale è quasi perfezionata: a Veronica resta l’usufrutto a vita di villa Belvedere Visconti, a Macherio, oltre a un assegno di mantenimento ben lontano dalla cifra iperbolica richiesta inizialmente dalla Lario. Tre milioni e mezzo al mese, aveva preteso inizialmente Veronica; 300mila euro mensili la controproposta di Berlusconi, diventata poi definitiva. Ci sono ancora dei punti da chiarire, come la quota di spese per il mantenimento della casa di Macherio a carico del premier, ma l’intesa sembra sia stata chiusa con una stretta di mano tra i due. Niente richiesta di separazione con addebito, niente infinite battaglie tra i rispettivi legali: i fratelli Niccolò e Ippolita Ghedini e la patrimonialista Cristina Rossello da una parte, l’avvocato Maria Cristina Morello dall’altra. La guerra dei Roses è stata scongiurata anche in nome di figli e nipoti.

Tutti, sia quelli di primo letto, Pier Silvio e Marina, sia quelli di secondo, Barbara, Eleonora e Luigi. Berlusconi si sarebbe fatto garante proprio sul futuro ruolo nelle aziende di famiglia degli ultimi tre, come strenuamente richiesto dalla loro madre. Uguale trattamento tra i cinque gli eredi, avrebbe intimato Veronica in cambio della deposizione delle armi.
Ecco le posizioni in campo: Marina, 43 anni, due figli (Gabriele e Silvio junior), è presidente Fininvest e Mondadori e siede nei cda di Mediaset e Mediobanca. Pier Silvio è vice presidente Mediaset, consigliere Fininvest e Mondadori, amministratore delegato di Rti e Med Due, Telecinco, Medusa Film e Publitalia e ha una figlia di quasi vent’anni. Poi i figli avuti dalla Lario: Barbara, 25 anni, due figli, laureanda in filosofia, siede nel consiglio di amministrazione di Fininvest e ha dichiarato pubblicamente interesse per le attività editoriali (Mondadori?), con ambizioni che appaiono in contrasto con le responsabilità attuali di Marina. Eleonora, 23 anni, stage in Fininvest, laurea in Economia all’università St. John’s a New York. Infine Luigi, 21 anni, bocconiano, è nel consiglio di amministrazione della Mediolanum. Il grosso del patrimonio di famiglia fa capo a Fininvest, il cui controllo è diviso in holding. In mano a Berlusconi il 61,2%, Marina e Pier Silvio hanno una quota del 7,6% a testa, mentre gli altri tre il 7,1%
Alla comunista di Veronica vorrei solo dire che adesso è il momento di dimostrare i propri principi, dividi con i compagni, forza!

mayo 10, 2010

Chavez: twitter o facebook?

Il doppio gioco del governo venezuelano si manifesta anche attraveso i social networks. Dice di preferire 'twitter' ma, in realtà, c'è anche un collegamento a Facebook.
Mah..saranno le solite balle chaviste, come quella inventata della love story con quella povera pazza di Naomi Campbell. Staremo a vedere. Intanto si può chiedere amicizia in FB.

mayo 07, 2010

L'aereo scomparso a Los Roques. Nuove ricerche

Con la riunione tecnica convocata oggi negli uffici della presidenza del Consiglio, a palazzo Chigi, ripartono ufficialmente le ricerche dei passeggeri e dell’equipaggio dell’aereo precipitato il 4 gennaio 2008 al largo dell’arcipelago venezuelano delle Los Roques. Dei quattordici dispersi, otto sono italiani: Paolo Durante, Bruna Guernieri e le piccole figlie Emma e Sofia, di Ponzano Veneto, Annalisa Montanari e Rita Calanni Rindina di Bologna e la coppia romana che si era sposata solo una settimana prima dell’incidente, Fabiola Napoli, castellana di Albano e Stefano Frangione di Roma.

L’appuntamento odierno sara centrato sulla relazione dell’ammiraglio Giovanni Vitaloni, distaccato alla Protezione civile e rappresentante dell’Italia agli incontri del 27 e 28 aprile a Caracas con il procuratore venuezelano Morales, il presidente dell’aviazione civile venezuelana (Inac) Josè Luis Martinez e i rappresentanti della società incaricata delle ricerche. Sarà una nave specializzata di proprietà della società statunitense, la C&C Technologies, a battere i fondali nei pressi della barriera corallina dell’arcipelago venezuelano - a circa una, due miglia marittime - per poi spingersi verso ovest, in mare aperto, alla ricerca del maledetto bimotore Transaven LET-410 misteriosamente scomparso nel nulla dopo una probabile avaria ai motori.

Ad oltre due anni da quello che è ancora un presunto inabissamento dell’aereo, nessuna traccia ha permesso, infatti, di riportare alla luce i resti del velivolo e, soprattutto, i corpi degli occupanti. E questo nonostante la battaglia, in Italia e in Venezuela, dei familiari.

Una decina di giorni dopo la scomparsa del velivolo, a quasi quattrocento chilometri dalla zona del presunto inabissamento, il corpo del co-pilota. Oggi, così, arriverà l’ufficializzazione della nuova campagna di ricerca, frutto della collaborazione tra il governo italiano (la Farnesina mette a disposizione uomini e mezzi e contribuisce con oltre due milioni di euro) e il governo venezuelano (che oltre a sborsare 2 milioni e trecento mila dollari, si assume il compito della logistica). Da Roma, oltre all’ammiraglio della marina militare Giovanni Vitalone distaccato alla Protezione civile, partiranno nei prossimi giorni il capitano Lamberto Lamberti, idrografo della Marina, e il comandante Luigi Amitrano, pilota d’aerei della Guardia costiera. L’esperto dei parenti degli italiani scomparsi è invece il comandante Mario Pica, pilota dell’aereonautica civile accreditato ormai da entrambi i governi che, grazie anche alla collaborazione di alcuni colleghi venezuelani, ha indicato dopo un attento studio dei piani di volo dell’aereo le nuove zone da scandagliare. «Speriamo che finalmente le ricerche ci portino i risultati che sogniamo da tanto tempo - dice Debora Napoli, sorella di Fabiola - e, soprattutto che non ci siano ulteriori ritardi».

mayo 05, 2010

Chavez ha il suo facebook. Milioni di richieste di amicizia.

[6 maggio 2010]

Anche lui non è rimasto insensibile al fascino di facebook.
Chavez ha il suo facebook
Hugo Chavez, presidente del Venezuela, nonostante abbia sempre detto che il sistema e l’imperialismo americano sono fattori che sconvolgono il mondo, ha persino un account in face book, pare che lui stesso lo gestisca e sia molto, ma molto, selettivo nell’accettare chi gli chiede amicizia. Se siete amanti della linea politico sociale del caudillo venezuelano, potrete chiedergli amicizia andando al seguente link pubblicato
http://www.facebook.com/home.php?#!/profile.php?id=1563611044&ref=ts

CdF

L'auto che Chavez ha regalato a Evo Morales è stata rubata

La Paz, 5 mag. - E' imbarazzo al palazzo presidenziale boliviano. L'autista del presidente Evo Morales si e' fatto rubare sotto gli occhi il Suv Toyota Land Cruiser che l'omologo venezuelano, Hugo Chavez, gli aveva regalato. Tutto e' successo domenica, riporta la stampa locale, quando l'autista e' andato al mercato centrale di La Paz per compre dei dolci per la prima colazione di Morales. Il malcapitato e' sceso dall'auto lasciando le chiavi nel cruscotto. Fatti pochi passi ha sentito l'auto sgommare via .
Chavez non pensa, veramente, a come i suoi venezuelani stiano letteralmente morendo di fame e del fatto che li stia privando anche di ciò che è necessario come acqua, luce, gas e piatti base della cucina venezuelana. Chavez pensa a far regali, non solo soldi, petrolio. Spera di avere la simpatia e la dedizione di tutti. Tanto non sono soldi suoi.
CdF

Asia Argento contro Morgan: la figlia contesa. La solita minestra.


Anche Morgan cade nella rete del malcostume italiano, quello che penalizza la figura del maschio e del padre. Non possiamo dire, in questo caso, che la mamma sia molto migliore, se l'unità di misura è la droga o cose del genere. Come può, anche solo pensare, di far fuori il papà dalla vita del figlio?
Le leggi italiane in materia fanno schifo, si basano su dogmi ecclesiastici e luoghi comuni. Una vergogna che nessun governo non ci abbia messo mani. Veramente.
Cosmo

mayo 04, 2010

Sono di destra o di sinistra?

Sono di destra o di sinistra?
Vorrei sentirmi di appartenere a una corrente o un’altra corrente politica, purtroppo ognuna di esse mi rappresenta solo in parte. Come me, credo, che si trovino molte altre persone. Non sono contro la globalizzazione, il modernismo e l’innovazione ma amo le etnie per quello che sono. Mi piace profondamente essere circondato da straniere e da extracomunitari e immedesimarmi nella loro cultura. Non sopporto i luoghi comuni della chiesa cattolica e sono di idee abbastanza aperte da non condannare chi ha scelte sessuali diverse dalle mie. Non riesco, però, a odiare Silvio Berlusconi perché detiene un grande potere mediatico, perché mi rendo conto che bisogna essere persone con una marcia in più per raggiungere livelli sociali di questo tipo.
Mi domando, allora, sono di sinistra o di destra?
PC

mayo 03, 2010

Chavez ha paura della Colombia

da 'direttanews' [4 Maggio 2010]
Il presidente venezuelano Hugo Chávez ha recentemente denunciato il carattere minaccioso di alcune dichiarazioni del candidato presidenziale colombiano ed ex ministro della difesa, Juan Manuel Santos, verso il suo paese.
Santos si era detto orgoglioso dell’operazione militare effettuata in territorio ecuadoriano contro un accampamento diplomatico delle FARC il 1° marzo 2008 (dove furono assassinati, fra gli altri, il comandante delle FARC Raúl Reyes, responsabile delle relazioni internazionali dell’insorgenza, e alcuni studenti messicani che si trovavano nell’accampamento per motivi di studio) sottolineando che “sarebbe ancora presto per un bombardamento sul Venezuela” (sic) anche se “i terroristi saranno perseguiti ovunque si trovino..”

Il presidente venezuelano ha ribattuto dicendo che questa è una ulteriore chiara dimostrazione delle ambizioni guerrafondaie del governo colombiano, e che le accuse mosse verso il governo del Venezuela di “ospitare” alcuni leaders delle FARC hanno solo “lo scopo di provocare un clima di tensione fra i due paesi”.

Chávez ha poi concluso dichiarando che se ci saranno aggressioni contro un qualsiasi paese dell’ALBA il Venezuela non rimarrà a guardare.

Anche il presidente dell’Ecuador Rafael Correa si è pronunciato contro le minacce di Santos, definendole “un attentato al diritto internazionale”, ed ha ricordato che se ci dovessero essere altri episodi come quello del 1° marzo 2008 questa volta l’Ecuador saprà rispondere.

Correa ha affermato di provare “una profonda pena verso quelli che giocano a fare i piccoli imperatori, e vogliono trasformare l’America Latina in un nuovo Medio Oriente: ma la prossima volta si troveranno di fronte un Ecuador molto più preparato, sapremo difenderci”.

Le minacce di guerra del candidato presidenziale Santos esplicitano la continuità della politica ordinata dagli USA ai politici-burattini colombiani, il cui appoggio è ottenuto in cambio di privilegi e impunità per i crimini legati al narcotraffico e per le gravissime violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario.

L’oligarchia colombiana, oltre a gettare benzina sul fuoco della già grave situazione di conflitto interno, si presta a fare della Colombia la testa di ponte per l’esportazione della guerra nei paesi limitrofi che hanno intrapreso dei processi di trasformazione della società in senso progressista ed antimperialista, e che di conseguenza minacciano gli interessi delle multinazionali USA/UE, che hanno urgente necessità di accaparrarsi le importanti risorse che abbondano in Sud America, come petrolio, acqua, minerali e biodiversità.

Il candidato Santos si occupa di ventilare azioni militari contro i paesi confinanti, e per ovvi motivi (ovvero il suo coinvolgimento diretto in questi crimini) non può affrontare gli argomenti pressanti e reali che schiacciano il paese: l’agghiacciante record di omicidi di sindacalisti, i milioni di sfollati interni che fuggono da esercito e paramilitari a tutto vantaggio delle multinazionali, il narcoparamilitarismo che pervade ogni settore delle istituzioni, gli scandali della corruzione o dei “falsos positivos”, nonché la galoppante disoccupazione e la drammatica povertà per oltre 30 milioni di colombiani.

Crimini, rai due : in attesa del film 'Luce del Nord'

La purezza di un diamante si giudica osservandolo all’alba, alla luce di una finestra che si apre a nord. Una luce fredda e tagliente che investe, esalta e distrugge. (...)
IN ONDA IL 28 MAGGIO 2010 SU RAIDUE.
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In Venezuela manca tutto, persino il latte per i bambini

3 maggio 2010
Strano modo 'socialista' di gestire un paese. Manca tutto: acqua di giorno, luce elettrica, latte per i bambini, carta igienica, la farina per preparare il cibo principale le 'arepas', e molti altri prodotti e servizi basilari. Un sistema molto strano di far vivere i venezuelani, forse un modo di torturarli per poterli tenere sotto pressione. Dove andrà a finire questo paese nessuno lo sa, una cosa è certa però, finchè ci sarà Chavez sarà solo miseria e morte.

mayo 02, 2010

Il Papa a Torino

Dieci ore sotto la Mole antonelliana per venerare la Sindone, il sacro sudario che la tradizione cristiana considera il Telo con cui venne avvolto Gesù Cristo dopo la flagellazione e crocifissione. Il Papa sarà domenica a Torino per venerare la reliquia. Una trasferta lampo ma ricca di appuntamenti: la messa e la recita del Regina Coeli in piazza San Carlo, l'incontro con i giovani e la visita alla Piccola Casa della Divina Provvidenza-Cottolengo.

Un evento a cui assisteranno circa 100 mila persone (fra piazza Castello e San Carlo) e a cui il comitato organizzatore della Sindone, ma anche prefettura e forze dell'ordine, stanno lavorando da oltre un mese per garantire la più totale sicurezza.
Torino lo aspetta, Cota e Letta faranno gli onori di casa.