febrero 26, 2010

Forza Loredana, sei la migliore. Amici


Loredana Errore, la più brava di Amici e di tutte le edizioni della trasmismissione di Maria De Filippi. I voti sono truccati, lo sappiamo ormai, ma questa ragazza meriterebbe di vincere, per la sua voce, il suo calore, l'interpretazione e lo stile.
Emma Marrone non fa altro che imitare Gianna Nannini e oltre a non parlare nemmeno l'italiano è anche antipatica.

febrero 23, 2010

Belen Rodriguez Vs. Michelle Hunziker è guerra aperta


L'anno scorso, all'ultimo momento, Belen era stata eliminata dal cast del cinepanettone di Christian De Sica per volere di Michelle Hunziker. La bionda svizzera, infatti, non gradiva la presenza di Belen, probabilmente perchè temeva di non reggerne il confronto e si era inventata un sacco di stupidaggini sul conto della fidanzata di Corona. Quest'anno, però, De Sica non ha voluto ascoltare ragioni, avendo già lavorato a lungo con la bella argentina, si è reso conto che la vera rompicoglioni era Michelle e non Belen.
Quindi, per dicembre 2010, fuori Michelle e dentro Belen.
Felicitaciones Belén, la verdad llega siempre.
CdF

Dedicato a coloro che non hanno mai ottenuto, pur cercandola, una raccomandazione


Caro Cosmo,
mi chiamo Giovanna P. e ti scrivo dalla Puglia. Sono molti anni che leggo i tuoi articoli e ti conosco fin dai tempi che Giarletti ti proponeva con il 'girofestival'. Ho sempre apprezzato la tua musica e ti devo dire che sono anche un po' intenditrice dal momento che ho seguito per anni mio figlio, oggi trentenne, che cantava, suonava e si dedicava a tempo pieno alla musica.
Ti avevo anche scritto quando tenevi la rubrica su Sorrisi e Canzoni e non ho mai visto la mia lettera pubblicata e spero che questa volta tu voglia rispondermi, anche se pubblicamente. Ho letto un articolo in cui parlavi delle raccomandazioni, delle bustarelle e dei giochetti che si fanno per poter partecipare non solo a manifestazioni come il festival di San Remo ma anche in trasmissioni televisive che possono in qualche modo aiutare a pubblicizzare un artista. Ma ho sofferto, ho pianto insieme a lui, ma ho capito che non è facile. Devi avere conoscenze, raccomandazioni, sottostare a ricatti e a giochini molto particolari, ecco perchè mi fa schifo questo mondo, mi fa schifo la trasmissione 'Amici' e mi fa orrore il festival di Sanremo, non so fino a che punto posso parlare, ma vorrei che tutti sapessero che è tutta una farsa, i vincitori spesso sono raccomandati.
Grazie Cosmo per averne parlato.
Un bacio
Cara Giovanna,
ho voluto iniziare con la tua lettere proprio perchè, mentre entravi nel sito, tu potessi subito vederla. Quando rispondevo alle lettere su Sorrisi la redazione me le inviava alla mia mail, e ho sempre risposto a tutte, probabilmente non mi è mai stata inoltrata.
Per quanto riguarda le raccomandazioni so bene a quale articolo ti riferisci. Ho parlato chiaramente spesso mettendo in piazza fatti che mi sono accaduti e spesso mi sono domandato come mai la magistratura non si sia occupata a fondo di questa piaga italiana. Influenze politiche, di potere, di soldi, di prostituzione, c'era di tutto per poter anche solo partecipare a una trasmissione tv, se l'artista non era famoso. Diversamente le porte si spalancavano per i figli degli autori, dei dirigenti, di chi aveva un amante (uomo o donna) influente, e via discorrendo. Molti artisti, cantanti e attori oggi famosissimi provengono da situazioni del genere.
Ci sono arrivato al festival, mio padre mi ha sempre sostenuto e poi improvvisamente tutto è sfumato perchè al mio posto, ormai assicurato, è stato inserito, anni fa, il figlio di Domenico Modugno. Sapevo tutto quello che avveniva, all'interno del gruppo decisionale c'era una persona che conoscevo bene e mi aveva informato.
Ho lavorato molto ma mi sono tenuto ai bordi, forse per questo non sono stato preso in considerazione, nonostante il mio 'festivalbar', e molte trasmissioni televisive, soprattutto Rai. Ne so qualcosa. Non tutti sanno, ad esempio, che cantanti che sentiamo tutti i giorni sono ad esempio figli di altri artisti famosi, nipoti di presentatori celebri, congiunti di dirigenti, familiari di politici. Parliamo e riparliamo di Berlusconi, ma credimi , questo stato di fatto avviene maggiormente con tutti gli altri.
Cosa posso dirti. Se tuo figlio è appassionato di musica, di spettacolo, può continuare a farlo, anche senza avere le famose raccomandazioni, per non dire altro, vorrei dire atteggiamenti mafiosi, ma non voglio spaventare nessuno.
Che mantenga sempre i piedi per terra e che continui, contemporaneamente, a pensare alla sua vita e di non perdersi dietro alla sporcizia di molti detentori del potere mediatico.
Chi vuol intendere...intenda.
Un bacio
CdF


http://he-il.facebook.com/note.php?note_id=126268572784
http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=1462
P.S. dove mi vedrai, che sia una fiction, una trasmissione, o quant'altro, potrai avere la certezza, adesso, che ci sono arrivato nella maniera più pulita immaginabile.

febrero 21, 2010

Nuovi posti di lavoro: lavoro offerte


Cercansi assaggiatori di erbe e verdure
Nascono nuovi posti di lavoro e quello che richiede una nota industria alimentare è degno di nota. Si selezionano dieci persone con mansioni di ‘assaggiatori di verdure o erbe’. Praticamente il compito delle persone in questione sarà quello di assaggiare nuove erbe e nuove verdure mai viste prima, provenienti dall’Amazzonia venezuelana e brasiliana e che fino ad oggi nessuno ha mai provato ma, ahimé, potrebbero essere si commestibili ma anche velenose. Chi sarà ritenuto idoneo, però, dopo aver firmato una liberatoria di tutto rispetto che consenta l’azienda di essere libera da ogni responsabilità, percepirà uno stipendio di tutto rispetto, circa 4.000 Euro al mese, del tipo ‘job and call’, ossia, verrà chiamato a necessità.
Chi ha voglia di assaggiare erbacce, semi sconosciuti, nuovi tipi di noci, aromi strani, foglie variopinte e, in certi casi, anche alcuni tipi di escrementi animali in via di estinzione.
Se sei interessato scrivimi, ti metterò in contatto con questa strana azienda.
CdF

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Los Roques: si muore!

LOS ROQUES (VENEZUELA) 29 GENNAIO 2010
VIVI PER MIRACOLO!


BUONGIORNO,
MI CHIAMO ETTORE MARRONE, SONO UN MARESCIALLO DEI CARABINIERI DEL COMANDO PROVINCIALE DI RAVENNA.
PREMETTO DI ESSERE APPENA TORNATO DA LOS ROQUES, QUESTO E’ IL SESTO ANNO CONSECUTIVO CHE MI RECO INSIEME A MIA MOGLIE E AD ALTRE DUE COPPIE NELL’ARCIPELAGO. PROBABILMENTE QUESTA SARA’, PURTROPPO, L’ULTIMA VOLTA.
IN QUESTI SEI ANNI ABBIAMO AVUTO MODO DI SCOPRIRE UNA TRISTE REALTA’ CHE RIGUARDA LA GESTIONE DELLE COMPAGNIE AEREE CHE COLLEGANO L’AEROPORTO DI MAIQUETIA A LOS ROQUES (SIA QUELLE DI LINEA CHE QUELLE PRIVATE).
MI PREME SOTTOLINEARE LA MIA AFFLIZIONE NEL RACCONTARE LA NOSTRA TRAGICA AVVENTURA VERIFICATASI NEL CORSO DELL’ULTIMO VIAGGIO PERCHE’, SE RESA PUBBLICA, FARA’ RIFLETTERE MOLTE PERSONE CHE SONO INTENZIONATE A RECARSI A LOS ROQUES, A DISCAPITO DI CHI VIVE E LAVORA NELL’ARCIPELAGO E CHE NON HA COLPE.
SIAMO PARTITI DA BOLOGNA IL 28 GENNAIO U.S. E SIAMO ARRIVATI A MAIQUETIA LO STESSO GIORNO ALLE CINQUE DEL POMERIGGIO.
AVEVAMO PRENOTATO PER IL GIORNO SUCCESSIVO UN VOLO (CHARTER) IN PARTENZA ALLE ORE 07.00 PER LOS ROQUES.
GIUNTI ALL’AEROPORTO DI MAIQUETIA ALLE 06.00 DELLA MATTINA ABBIAMO ATTESO UN PAIO D’ORE E POI IL PILOTA DI QUELLO CHE AVREBBE DOVUTO ESSERE IL NOSTRO AEREO CI HA RIFERITO CHE IL VELIVOLO NON POTEVA EFFETTUARE IL DECOLLO PERCHE’ NON AVEVA CARBURANTE DATO CHE IL CAMION CHE TRASPORTAVA IL RIFORNIMENTO SI ERA ROTTO(?!) CHE NON VI ERA ALTRA POSSIBILITA’ DI EFFETTUARE IL VOLO E CHE CI AVREBBERO FATTO SAPERE.
DOPO CIRCA ALTRE TRE ORE SIAMO STATI AVVISATI CHE ERA STATO REPERITO UN ALTRO AEREO E, INSIEME AD ALTRE NOVE PERSONE DI NAZIONALITA’ VENEZUELANA, SIAMO SALITI SU UN VECCHIO VELIVOLO CON QUINDICI POSTI PIU’ I DUE PILOTI.
DA QUI E’ COMINCIATA LA NOSTRA DRAMMATICA AVVENTURA:

- NON E’ STATA COMPILATA NESSUNA LISTA DI IMBARCO UFFICIALE;
- PRIMA DEL DECOLLO ABBIAMO NOTATO CHE DAL MOTORE DESTRO FUORIUSCIVA DEL CARBURANTE;
- L’AEREO (LET 410 NR. IDENTIFICATIVO YV 1844 – STESSO MODELLO OGGETTO DELL’INCIDENTE MORTALE) ERA A DIR POCO FATISCENTE (COME TUTTI GLI AEREI DA NOI PRESI NEGLI ANNI PRECEDENTI);
- DOPO CIRCA 20 MINUTI DI VOLO ABBIAMO UDITO UN FORTE BOATO SULL’ALA SINISTRA, L’ELICA SI E’ FERMATA E L’AEREO HA COMINCIATO A PERDERE QUOTA;
- IL PILOTA HA QUINDI INVERTITO LA ROTTA E, DOPO POCO, L’AEREO SI E STABILIZZATO DI NUOVO IN QUOTA;
- HO CERCATO DI PRENDERE IL GIUBBOTTO DI SALVATAGGIO MA NON C’ERA, NE MANCAVANO MOLTI;
- DOPO CIRCA VENTI MINUTI DI PANICO L’AEREO E’ ATTERRATO A MAIQUETIA. LUNGO LA PISTA ERANO GIA’ PRONTE LE AMBULANZE, I VIGILI DEL FUOCO ED UN ELICOTTERO CON IL MOTORE ACCESO, PRONTO PER INIZIARE EVENTUALI RICERCHE IN MARE;
- SCESI DALL’AEREO I PILOTI SI SONO E CI HANNO ABBRACCIATO, A TESTIMONIANZA DELLA DRAMMATICITA’ DI QUANTO ERA ACCADUTO;
- NON CI E’ STATA DATA NESUNA SPIEGAZIONE E NON CI E’ STATA FATTA NESSUNA ASSISTENZA E DOPO CINQUE ORE CI HANNO FATTO SALIRE SU UN ALTRO AEREO CON SEI POSTI (ANCHE QUI SENZA ALCUNA LISTA DI IMBARCO).

IL 4 GENNAIO 2008 SI E’ VERIFICATO L’INCIDENTE IN CUI HANNO PERSO LA VITA QUATTORDICI PERSONE. LO STESSO ANNO, A FEBBRAIO, ERAVAMO A LOS ROQUES E SIAMO STATI TESTIMONI DI UN FUORI PISTA EFFETTUATO DA UN AEREO CHE FORTUNATAMENTE NON HA CAUSATO VITTIME E HA TERMINATO L’ATTERRAGGIO IN MEZZO ALLE MANGROVIE.L’ AEREO, ORMAI INUTILIZZBILE, SI TROVA ANCORA AI BORDI DELLA PISTA.
LA COMPAGNIA CON CUI ABBIAMO VIAGGIATO A FEBBRAIO DEL 2008 SI CHIAMAVA “CHAPPY AIR”. DURANTE IL VOLO ABBIAMO CONSTATATO CHE, SUL LIBRETTO RELATIVO ALLE PROCEDURE DI EMERGENZA, IL LOGO DELLA COMPAGNIA (CHAPI AIR) ERA STATO AFFISSO SOPRA IL LOGO DELLA COMPAGNIA “TRANSAVEN”, COMPAGNIA SOSPESA A CAUSA DELL’INCIDENTE DEL 4 GENNAIO. CI E’ STATO POI RIFERITO CHE LA CHAPI AIR AVEVA RILEVATO LA COMPAGNIA TRANSAVEN, CONTINUANDO AD UTILIZZARE GLI STESSI AEREI.
SULL’ISOLA CI HANNO DETTO (NON VERIFICATO) CHE A SETTEMBRE DEL 2009 UN AEREO PARTITO DA LOS ROQUES E’ STATO COSTRETTO AD AMMARRARE VICINO A MAIQUETIA IN QUANTO, MESSO IN ATTESA PER L’ATTERRAGGIO, HA TERMINATO IL CARBURANTE.

NON HO LA PRESUNZIONE DI CONOSCERE COME SI POSSA GESTIRE E FAR LAVORARE UNA COMPAGNIA AEREA, NON SONO UN ESPERTO DI AEREI E DI PROCEDURE DI EMERGENZA. AVENDO PERO’ EFFETTUATO MOLTI VIAGGI NEL MONDO ED ESSENDO STATO TANTE VOLTE A LOS ROQUES, CREDO IN TUTTA ONESTA’ DI POTER AFFERMARE CHE E’ INCONCEPIBILE CHE POSSANO ESISTERE DELLE COMPAGNIE AEREE CHE FANNO VOLARE DEGLI AEREI CHE SONO DA ROTTAMARE E CHE ADOTTANO DELLE PROCEDURE A DIR POCO ASSURDE.

LOS ROQUES E’ VERAMENTE UN PARADISO. E’ PER QUELLO CHE CI SIAMO TORNATI TANTE VOLTE. MI DISPIACE TANTISSIMO AVER SCRITTO TUTTO QUESTO…..SE PENSO AI NOSTRI AMICI E ALLE PERSONE CHE CI LAVORANO MI VIENE DA PIANGERE…..NON NE HANNO COLPA. E’ MIO DOVERE PERO’ RENDERE NOTA UNA VERITA’ CHE POTREBBE COSTARE LA VITA AD ALRE PERSONE. ADORO VIAGGIARE E SCOPRIRE NUOVI MONDI…..MA NON IN QUESTO MODO!!!

N.B. HO GIA’ INVIATO QUESTA LETTERA AD ALTRI INDIRIZZI CHE PENSAVO POTESSERO ESSERE INTERESSATI A RENDERE PUBBLICHE QUESTE INFORMAZIONI………EVIDENTEMENTE MI SBAGLIAVO…FORSE E’ PIU’ IMPORTANTE E VANTAGGIOSO DARE INFORMAZIONI CHE RIGUARDANO “IL GRANDE FRATELLO” O “L’ISOLA DEI FAMOSI”!!!!!

LA MOTIVAZIONE CHE MI HA SPINTO A SCRIVERE TUTTO QUESTO NON E’ DETTATA DA UNA MIA IMPROVVISA VOGLIA DI NOTORIETA’ O DI PUBBLICITA’…QUESTI VALORI NON FANNO PARTE DELLA MIA VITA…E’ SOLAMENTE LA MIA COSCIENZA CHE MI HA SPINTO A FARLO.


GRAZIE PER L’ATTENZIONE.



RAVENNA, 20 FEBBRAIO 2010.

febrero 19, 2010

Il Venezuela di Chavez è terra sconosciuta per la giustizia



L'ingiustizia e la repressione sociale sono cosa di tutti i giorni, ormai, in Venezuela, o Venecuba, come vogliamo chiamarla. Il Caudillo, il dittatore ha fatto piazza pulita di qualsiasi elemento vicino alla democrazia. In Venezuela, come in Iraq a suo tempo, come in Romania ai tempi di Ceaucescu non si può pensare, parlare, esprimere le proprie idee.

E' diventato un paese orrendo, un posto dove si respira repressione.

Non c'è un comunista che, visitando il Venezuela, non abbia capito che siamo di fronte a una dittatura soffocante. Non esistono colori in questo.
CdF
.........................
Il nuovo socialismo del Terzo millennio di Hugo Chavez mostra ancora una volta il suo vero volto. Con l’approssimarsi delle elezioni politiche in Venezuela del prossimo settembre il Caudillo di Caracas stringe la morsa su media e dissidenti minando le fondamenta di una libertà di stampa già ampiamente compromessa dalle repressioni interne. Le prossime elezioni che il “presidentissimo” tenta di anticipare – forzando la mano – per arginare la perdita di consensi (nonostante le nazionalizzazioni, il governo si è dimostrato incapace ridistribuire ricchezza e benessere a favore delle fasce più bisognose del Paese) vedranno di nuovo protagonista l’opposizione dopo una legislatura passata inopinatamente sull’Aventino.

Chavez minaccia esplosioni di violenza popolare se il PSUV, il suo partito, non raggiungerà almeno il 75% dei seggi. Nulla di nuovo, quindi, all’ombra dell’ultimo sol dell’avvenire. Come ai tempi della Unione Sovietica di Breznev, il dissenso viene soffocato con il ricorso alle cospirazioni esterne, alla violenza ed ai processi farsa in cui gli oppositori finiscono in prigione. Nel frattempo le violazioni dei diritti umani oltrepassano il limite del consentito anche se gli allarmi lanciati dalle organizzazioni per la tutela dei diritti umani finiscono per perdersi nel calderone mass mediatico internazionale.

L’attenzione dell’opinione pubblica venezuelana democratica si concentra, ed è sconcertata, da casi come quello di Gustavo Azocar, professore universitario e giornalista a Tàchira, Stato venezuelano dove sin dal 2000 si è cominciato a criticare Chavez, attaccando il Governatore allineato al Presidente, Ronald Blanco La Cruz, che Azocar accusa di favore la presenza delle FARC sul territorio (le milizie terroriste di stampo social comunista che combattono il governo colombiano). Il risultato è la violenza, verbale e fisica fino a qualche pallottola sparata contro la macchina dello stesso Azocar.

Azocar viene anche aggredito nel corso del suo show televisivo da una sostenitrice del movimento chavista, l’evento rimbalza sui media nazionali, dove dall’alto delle sue sei ore di diretta giornaliera su ormai quasi tutti i canali televisivi (quelli non allineati sono stati oscurati oppure potrebbero esserlo presto) il Presidente benedice l’accaduto. Ma Azocar non si ferma facilmente. Nel dicembre del 2000 il procuratore generale di Tàchira apre una indagine a suo carico per un presunto caso di corruzione legato a un contratto pubblicitario di uno spot de la Lòteria passato in una radio di cui Azocar era il manager. Il giornalista viene indagato sebbene non sia mai stato protagonista di alcuna transazione o abbia ricevuto alcun denaro.

Comincia l’odissea giudiziaria ma l’inchiesta non porta a nulla nonostante la carcerazione prima ancora che fossero precisati i capi d’imputazione. Raggiunta l’evidenza della nullità di qualsiasi reato commesso da Azocar su questo filone di inchiesta, la procura di Tàchira ne apre subito un’altra, sempre per il reato di corruzione e frode per contratti pubblicitari, ancora con Lòteria, sottoscritti da un’altra azienda questa volta di sua proprietà.

Delle indagini a suo carico Azocar viene a sapere solamente nel novembre del 2006. Così dopo nove anni di inutili indagini e tentativi di incastrarlo l’uomo viene rinviato a giudizio nel maggio del 2009 e finisce senza tanti complimenti in carcere, in attesa di giudizio, il 29 luglio. La pubblica accusa utilizza tecniche dilatorie per allungarne il tempo dell’immotivato soggiorno in prigione, così il processo non si tiene come previsto l’11 settembre ma viene rimandato al 5 ottobre. Nello stesso mese di ottobre anche questa accusa decade nonostante il giudizio sia rimasto sospeso e sia stato grottescamente rinviato. Infine la revoca inspiegabile e di autorità dei giurati, avvenuta lo scorso gennaio. Azocar è tuttora in prigione non si sa bene per quale motivo, anzi si sa benissimo: è un nemico politico del Presidente Hugo Chavez.

E’ solo l’ennesima vittima della stretta del regime sedimentatosi a Caracas che negli ultimi dieci anni ha messo sotto processo più di 150 giornalisti e continua costantemente a lavorare per minare la libertà di stampa e intimorire l’opposizione studentesca. Con Azocar in carcere, privato dei più elementari diritti di cittadinanza senza che una voce che una si sia alzata a protestare, in Venezuela non finisce solo il giornalismo più coraggioso e la libertà di stampa, ma una difesa dignitosa – foss’anche solo ideale – dei valori democratici da parte della comunità internazionale. Nessuno scandalo però, tanto si sa che a spendere una parola o a difendere un Azocar qualsiasi non si vince il Premio Nobel per la pace.
(articolo di Giampiero Ricci)

febrero 18, 2010

Quant'è viscido Marco Travaglio

Non so che cosa davvero pensassero dell'allievo gli eccellenti maestri di Marco Travaglio (però, che irriconoscenza trascurare le istruzioni del direttore de il Borghese). Il buon senso mi suggerisce, tuttavia, che almeno una volta Montanelli, Biagi, Rinaldi, forse addirittura Furio Colombo, gli abbiano raccomandato di maneggiare con cura il "vero" e il "falso": "qualifiche fluide e manipolabili" come insegna un altro maestro, Franco Cordero.

Di questo si parla, infatti, cari lettori - che siate o meno ammiratori di Travaglio; che siate entusiasti, incazzatissimi contro ogni rilievo che gli si può opporre o soltanto curiosi di capire.

Che cos'è un "fatto", dunque? Un "fatto" ci indica sempre una verità? O l'apparente evidenza di un "fatto" ci deve rendere guardinghi, più prudenti perché può indurci in errore? Non è questo l'esercizio indispensabile del giornalismo che, "piantato nel mezzo delle libere istituzioni", le può corrompere o, al contrario, proteggere? Ancora oggi Travaglio ("Io racconto solo fatti") si confonde e confonde i suoi lettori. Sostenere: "Ancora a metà degli anni 90, Schifani fu ingaggiato dal Comune di Villabate, retto da uomini legato al boss Mandalà di lì a poco sciolto due volte per mafia" indica una traccia di lavoro e non una conclusione.

Mandalà (come Travaglio sa) sarà accusato di mafia soltanto nel 1998 (dopo "la metà degli Anni Novanta", dunque) e soltanto "di lì a poco" (appunto) il comune di Villabate sarà sciolto. Se ne può ricavare un giudizio? Temo di no. Certo, nasce un interrogativo che dovrebbe convincere Travaglio ad abbandonare, per qualche tempo, le piazze del Vaffanculo, il salotto di Annozero, i teatri plaudenti e andarsene in Sicilia ad approfondire il solco già aperto pazientemente dalle inchieste di Repubblica (Bellavia, Palazzolo) e l'Espresso (Giustolisi, Lillo) e che, al di là di quel che è stato raccontato, non hanno offerto nel tempo ulteriori novità.

E' l'impegno che Travaglio trascura. Il nostro amico sceglie un comodo, stortissimo espediente. Si disinteressa del "vero" e del "falso". Afferra un "fatto" controverso (ne è consapevole, perché non è fesso). Con la complicità della potenza della tv - e dell'impotenza della Rai, di un inerme Fazio - lo getta in faccia agli spettatori lasciandosi dietro una secrezione velenosa che lascia credere: "Anche la seconda carica dello Stato è un mafioso...". Basta leggere i blog per rendersene conto. Anche se Travaglio non l'ha mai detta, quella frase, è l'opinione che voleva creare. Se non fosse un tartufo, lo ammetterebbe.

Discutiamo di questo metodo, cari lettori. Del "metodo Travaglio" e delle "agenzie del risentimento". Di una pratica giornalistica che, con "fatti" ambigui e dubbi, manipola cinicamente il lettore/spettatore. Ne alimenta la collera. Ne distorce la giustificatissima rabbia per la malapolitica. E' un paradigma professionale che, sulla spinta di motivazioni esclusivamente commerciali (non civiche, non professionali, non politiche), può distruggere chiunque abbia la sventura di essere scelto come target (gli obiettivi vengono scelti con cura tra i più esposti, a destra come a sinistra). Farò un esempio che renderà, forse, più chiaro quanto può essere letale questo metodo.

8 agosto del 2002. Marco telefona a Pippo. Gli chiede di occuparsi dei "cuscini". Marco e Pippo sono in vacanza insieme, concludono per approssimazione gli investigatori di Palermo. Che, durante le indagini, trovano un'ambigua conferma di quella villeggiatura comune. Prova maligna perché intenzionale e non indipendente. Fonte, l'avvocato di Michele Aiello. Il legale dice di aver saputo dal suo assistito che, su richiesta di Pippo, Aiello ha pagato l'albergo a Marco. Forse, dicono gli investigatori, un residence nei dintorni di Trabia.

Michele Aiello, ingegnere, fortunato impresario della sanità siciliana, protetto dal governatore Totò Cuffaro (che, per averlo aiutato, beccherà 5 anni in primo grado), è stato condannato a 14 anni per associazione a delinquere di stampo mafioso. Pippo è Giuseppe Ciuro, sottufficiale di polizia giudiziaria, condannato a 4 anni e 6 mesi per aver favorito Michele Aiello e aver rivelato segreti d'ufficio utili a favorire la latitanza di Bernardo Provenzano. Marco è Marco Travaglio.
Ditemi ora chi può essere tanto grossolano o vile da attribuire all'integrità di Marco Travaglio un'ombra, una colpa, addirittura un accordo fraudolento con il mafioso e il suo complice? Davvero qualcuno, tra i suoi fiduciosi lettori o tra i suoi antipatizzanti, può credere che Travaglio debba delle spiegazioni soltanto perché ha avuto la malasorte di farsi piacere un tipo (Giuseppe Ciuro) che soltanto dopo si scoprirà essere un infedele manutengolo?

Nessuno, che sia in buona fede, può farlo. Eppure un'"agenzia del risentimento" potrebbe metter su un pirotecnico spettacolino con poca spesa ricordando, per dire, che "la mafia ha la memoria lunghissima e spesso usa le amicizie, anche risalenti nel tempo, per ricattare chi tenta di scrollarsele frettolosamente di dosso" . Basta dare per scontato il "fatto", che ci fosse davvero una consapevole amicizia mafiosa: proprio quel che deve essere dimostrato ragionevolmente da un attento lavoro di cronaca.

Cari lettori, anche Travaglio può essere travolto dal "metodo Travaglio". Travaglio - temo - non ha alcun interesse a raccontarvelo (ecco la sua insincerità) e io penso (ripeto) che la sana, necessaria critica alla classe politico-istituzionale meriti onesto giornalismo e fiducia nel destino comune. Non un qualunquismo antipolitico alimentato, per interesse particolare, da un linciaggio continuo e irrefrenabile che può contaminare la credibilità di ogni istituzione e la rispettabilità di chiunque.
(D'Avanzo)

febrero 16, 2010

Festival di Sanremo : le puttane sul palco. Corruzione, mazzette, raccomandazioni. Ecco cos'è sempre stato il festival.



Morgan non va a Sanremo, ma le puttane come la D'Addario si! Come dire : - ragazzi, drogarsi non va bene, ma battere e vendere il proprio corpo si.
Bene, ecco cos'è il festival, pur di raccimolare audience fa di tutto senza contare che nella storia del festival ci sono tante di quelle porcherie che sarebbe da farci un controllo da parte delle magistratura.


Il Festival di Sanremo non è solo la vetrina per giovani e 'vecchi' cantanti in gara. Anzi in questa piccola cittadina ligure, in questa settimana, ci sarà un gran concentramento di vip..
Ad inaugurare gli appuntamenti mondani è stata Patrizia D'Addario, lunedì sera al locale Morgana. Proprio a Sanremo la D'Addario presenterà il suo disco d'esordio. Da mercoledì invece Lele Mora sfoggerà la sua scuderia sempre nello stesso locale, ma ancora non si sa chi ci sarà. "Quelli di Lele Mora" ci rispondono... Staremo a vedere (soprattutto se li riconosciamo!)
Leggi questi articoli a seguire
1) http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=1725
2) http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=1578
3) http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=1685

Venecuba: Venezuela come Cuba. Così vuole il dittatore. Addio Patria mia!


Adiòs mi querida Patria VENEZUELA, el dictador te regala.

Il legame del Venezuela con Cuba è sempre più importante per il presidente Hugo Chávez e non lo dimostra solo il recente viaggio a Caracas dell’ex ministro cubano degli interni Ramiro Valdés come consulente per dirimere la complessa crisi dell’energia che ha scatenato polemiche a non finire anche all’interno del governo chavista.
A sottolineare questo vero e proprio asse castrista-bolivariano c’è il fatto che sulla principale risorsa venezuelana, il petrolio, i cubani sono sempre più presenti a Caracas. Il motivo di questo legame petrolifero-energetico, del resto, è semplice e affonda le sue radici nella storia recente dei due paesi. Dopo la crisi economica che colpì l’Avana in seguito al crollo del muro di Berlino e al dissolvimento dell’Urss era stata proprio l’alleanza strategica con il Venezuela, oggi suo primo partner commerciale, a dare una boccata d’ossigeno alla disastrata economia dell’isola caraibica e a sostituire gli aiuti sovietici.
http://blog.panorama.it/mondo/2010/02/15/venecuba-ovvero-il-venezuela-e-sempre-piu-cubano/
De la mano de Hugo Chávez, la presencia cubana en Venezuela era hasta ahora una sumatoria de datos oficiosos de difícil confirmación. Que irritaba al venezolano medio, por sobre todo. Hasta el último desembarco, la semana pasada, de Ramiro Valdez, el tercero en la línea de sucesión en Cuba detrás de los Castro.

El historial de Valdez es pesado. Desde Sierra Maestra y el asalto al Moncada, pasando por el servicio secreto, el Ministerio de Interior y hasta hoy, en su doble rol de vicepresidente del Consejo de Estado y ministro de Informática y Comunicaciones, Valdez dejó varios títeres sin cabeza. Por eso el anuncio oficial de su llegada a Venezuela para «asistir» en la crisis eléctrica provoca aquí algunas interpretaciones preliminares.

Una, que Chávez lo saca de la galera y lo muestra, no como un conejo de piel blanca y suave, sino como una hydra fantástica que viene a echar bilis sobre una Venezuela que escala en crisis y desorden. «¡Cuídense, que me importé al mejor represor!», sería el mensaje.

La otra es, en cambio, menos explícita. Valdez vendría, sí, a apuntalar a Chávez, pero dentro del desmoronamiento del proyecto fidelista para Venezuela. Que además de proyecto político (especialmente para Chávez) es, para los Castro, un proyecto económico. Cubazuela o Venecuba. Una liga, como la hanseática del siglo XIX, que puede completarse con los «satélites menores» adscriptos al ALBA. Y que para el aislamiento e inviabilidad económica de la isla de los ya veteranos Castro, es la última tabla de salvación. La última bola.

Cabe, todavía, una tercera. Chávez, últimamente «ponchao» (sacado de base en el béisbol) por los estudiantes que le tomaron la calle, la imprevisibilidad de los apagones -que le ganan a la programación de los cortes-, la inseguridad, el derrumbe de las industrias básicas, la caída de la renta petrolera y el malhumor social por escasez de alimentos e inflación, ya no confía en nadie sino en sí mismo. Y un poco, todavía un poco, en los «tíos» Castro. Por eso, si los médicos cubanos que empezaron a llegar a Venezuela desde 2003 para las Misiones Barrio Adentro (de asistencia médica) suman hoy 32.000 o más; si las instalaciones eléctricas compradas a la isla para paliar la crisis energética son 17 o menos; si las cavillas que llegan esta semana a la planta de Sidor las mandan de La Habana o no, si los millones de bombitas de bajo consumo para reemplazar a las venezolanas las embarcaron en Cuba, pero las hicieron en China; si los cubanos manejan la mayoría de las escribanías venezolanas y controlan el ONIDEC (documentación), o tienen la mayoría de las acciones de CANTV (telefonía y acceso a Internet), todos esos datos son, ahora, aleatorios. Lo importante, a partir de ahora, es quiénes vienen con «Ramirito» Valdez y qué hará frente a la crisis. Eléctrica, o como quieran llamar a esta crisis «desmerengada».
carobarros
http://www.analitica.com/va/politica/opinion/6910048.asp

febrero 11, 2010

Ana Laura Ribas : ecco la fidanzata di Travaglio



Da vallettina di 'Ok il prezzo è giusto' a fidanzata di Travaglio, il bacchettone di -annozero-


Mora intervistato a Mattino Cinque da Barbara d'Urso aveva sparato a zero sulla Ribas:"Un’altra, che, poverina, non è una grande artista, ma che quando stava con me ha guadagnato tanti soldi, è Ana Laura Ribas, che oggi si è fidanzata con l’uomo a livello comunicativo più importante, che lavora da Santoro, ma non voglio fare il nome". Quel nome, Travaglio, è stato proprio pronunciato dal manager quando Chiambratti gli ha chiesto di svelare il mistero dell'uomo non tanto poi così misterioso: "Si mormora, si dice ma..voce di popolo voce di Dio".
Link a : TRAVAGLIO, COME HA FATTO I SOLDI? IL SEGRETO E' QUI

http://familiafutura.blogspot.com/2009/12/arricchirsi-vi-svelo-il-segreto-voglio.html

Claudia Mori : fascino evergreen (Cosmo de La Fuente)


Lasciamo perdere i battibecchi con la Ventura, che, secondo me, avrebbe dovuto ringraziare la simpatica Claudia Mori dal momento che ha accettato di sostituire (più che degnamente) il posto lasciato dalla conduttrice piemontese. Claudia ha saputo riproporsi con ironia e con la simpatica che la contraddistingue da sempre. Il fascino, poi, per nulla intaccato. Ottima rappresentaza della signora italiana. Tra l'altro è produttrice e talent scout. Chi ha lavorato con lei la definisce un'ottima persona.

Uomini col burka


Il fatto che sia (quasi) sempre il padre ad essere penalizzato dopo la separazione non è una novità. Malgrado sia stata approvata una legge in cui l’affidamento condiviso diventa la normalità, di fatto l’uomo viene ancora dipinto come il possibile ‘mostro’ della famiglia.

Molte donne continuano a denunciare, anche falsamente, atti di libidine dei padri nei confronti dei propri figli perchè è il sistema più comodo per allontanare la figura dell’ex compagno in maniera definitiva.

Se si parla delle vendette e dei reati commessi dagli uomini dopo la separazione perché non approfondire le false segnalazioni delle donne contro i padri?

Si continua a dire che la maggior parte degli uomini non chiede nemmeno l’affidamento dei figli dopo la separazione ma non si valuta il tabù del padre incapace che si perde nella notte dei tempi. La verità è che al nostro sistema conviene mettere il burka ai padri, in modo che siano solo nomi o figure allontanabili in qualsiasi momento.

Lottiamo per l’emancipazione femminile, per i diritti degli omosessuali e per l’abolizione della crudeltà della vivisezione sugli animali, insieme a queste sacrosante campagne di sensibilizzazione urge che si inserisca anche il diritto ad essere padre che, in conclusione, è anche il diritto dei figli ad avere entrambi i genitori. Se la violenza all’interno delle pareti domestiche è un problema culturale, lo è anche quello dei pregiudizi sul padre.

Che si puniscano severamente le donne che hanno scelto la via della falsa testimonianza in cui uomini sono vittime di accuse infamanti. Guarda caso, nella maggior parte dei casi, i veri mostri non sono stati denunciati dalle loro donne e sono stati spesso coperti dalle stesse. Dopo la separazione, improvvisamente, un numero abnorme di donne decide che l’uomo che ha sposato è un mostro che ha abusato sessualmente dei propri figli.

La Burani disse che bisognava far capire ai padri il valore della paternità, io aggiungerei che bisognerebbe farlo capire soprattutto a molte donne, ancora convinte che il padre sia il nulla.

Cosmo de La Fuente




febrero 10, 2010

Sparire dall'Italia -Cercasi aspirante "scomparsa" - Sparire dall'Italia -



Cercasi aspirante ‘scomparsa’. Sparire dall’Italia è possibile
i requisiti, per avere questa chance sono:
1) Esserne ‘serenamente’ convinti. Non nel momento di disperazione ma subito dopo, quando lo stato di dolore e depressione è stato assimilato.
2) Non avere carichi pendenti e che il trasferimento non sia dettato dalla volontà di evitare debiti penali e civili
3) Aver raggiunto la maggiore età perché, altrimenti, si potrebbe essere riportati a forza in Italia.
Sparire è possibile. Il sogno di vivere come Robinson Crusoe non è solo frutto della fantasia di uno scrittore fantasioso ma la realtà.
Io sto preparando il mio volo, in attesa di assimilazione, anche io. Chi vuol venire con me?

Virus letale made in China


Dopo averci donato la SARS ora la Cina sta producendo il virus che diventerà la calamità dell'uomo. Abituati a prendere antibiotici anche per un raffreddore i cinesi han fatto si che i virus diventassero più aggressivi, trasformandosi in veri killer. Questi virus, dicono fonti dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, si propagheranno in tutto il mondo e arriveranno anche in Italia. Sti cinesi stanno veramente danneggiando il mondo.

febrero 07, 2010

Loredana Errore è la migliore di Amici 2010


Amici: le due vere stelle sono Loredana ed Elena. Alla prima eliminazione esce Rodrigo.




Loredana Errore è bravissima, l'anima graffiante e il calore della sua voce non hanno confronti. L'Italia potrebbe avere un'interprete veramente invidiabile. Emma Marrone è sicuramente brava, ma non può essere paragonata a Loredana.
Elena è bellissima, potrebbe diventare una primadonna d'eccezione. Sinuosa e all'altezza.
Si è anche esibita in un simpatico tip tap. Povero Garofalo, non sa proprio quel che dice. E le sue faccette farebbe bene a farsele allo specchio in modo da farsi ridere da solo.
Saranno le due rivelazioni di amici in qualsiasi caso.
Una domanda: come mai i bianchi hanno un linguaggio così incomprensibile da sottotitoli? Che strano che li abbiano riuniti tutti insieme.
Purtroppo vincono i bianchi ed esce Rodrigo ed è una cosa ingiusta perchè esce la migliore . A Loredana, dal pubblicono, le gridano : " Sei la numero uno". Ed è vero. Ci accontenteremo di quella cafona di Emma. Ancora un esempio di quanto può essere falsa e faziosa la televisione. Il pubblico non può non capire che sei la migliore. Ma Loredana non va via, è al terzo posto. Bravissima. Bellissima nell'interpretazione di Biagio Antonacci.
Grande Loredana.

Amor di padre


Quanto sia importante la figura del padre lo sappiamo bene tutti, o quasi. Ma alcune persone non lo ammetteranno mai. Ogni bimbo ha bisogno del papà quanto della mamma.

febrero 05, 2010

Morgan : ora è super richiesto


Voleva fare del sensazionalismo, è stato espulso da San Remo. Forse ci parteciperà come ospite speciale. Siamo proprio alla frutta in questo paese.
Che bel messaggio che passerà per i giovani italiani. Vai in TV dici che usi la droga e che ti fa bene e dopo un po' di chiasso sei ospite al festival.
Che schifo. LA DROGA UCCIDE.

febrero 03, 2010

Crack : dannosissimo alla salute, è bene che gli adolescenti lo sappiano e prendano le distanze da Morgan. Solo idiozie.


Che Morgan abbia detto di usare il crack come antidepressivo è veramente ridicolo. Avrebbe fatto bene solo a dire di essere, o essere stato, un tossicodipendente, malato e danneggiato dalle droghe. Si cerca di educare i giovanissimi a stare in guardia contro la droga, che arriva uno squinternato a dirci che fa uso di cocaina come se si trattasse di aspirina. Simo veramente ai limiti. Ecco cos'è:
I danni sono continui, per sempre.
Subito, però, causa depressione, dipendenza, possibile infarto,battito cardiaco irregolare,colpo aplopettico.
http://www.droga2.it/dipendenza-droga/crack-cocaina.htm

febrero 02, 2010

Serivzi sociali annientano una famiglia. Sono dei veri mostri.


E' un'ingiustizia italiana che 'certi' servizi sociali possano decidere sulla vita di bambini e genitori italiani senza avere nelle mani prove reali. Il 'sentito dire' e il tribunale prende tutto per 'buono'. Una mamma mi sta chiedendo aiuto, è disperata. E' vittima della vendetta . Malgrado sia stata un'ottima mamma e... le sue due figlie l'adorino, stanno per affidarle ad altre famiglie. Madre e figlie sono disperate.
Questo il suo grido disperato:
Tutto ciò che ho fatto fin'ora per via tv e anche via giornale sembra che
non sia servito,, stamattina il mio legale mi ha accennato, al telefono, che ci
sono cattive notizie per le mie figlie da parte dei servizi sociali di
axxx e stasera quando ho parlato per dieci minuti con le mie bimbe la più
grande mi ha riferito che oggi non sono andate a scuola perchè l'assistente
sociale si è presentata in comunità dicendo che stanno cercando delle
nuove famiglie per loro e sono più che sicura che agendo in questo modo le
mie figlie non torneranno più a casa come sperano.. aiutami.. ti prego.

Lotta ancora...Lotta per le tue bimbe. Ti amano. Lo so.
certo continuerò a lottare ma quello che non capisco è possibile che non ci sia un avvocato bravo che possa risolvere questi problemi che creano gli assistenti sociali?
E perchè i giudici si fidano solo di quello che scrivono le strutture senza essere ascoltate noi eppure non ho fatto nulla di male alle mie figlie anzi le ho sempre trattate bene e protette nei migliori dei modi noi eravamo felici insieme e questi ci hanno rovinato la vita cosa possiamo fare per dimostrare ai giudici che stanno enormemente sbagliando continuano solo a farci del male non voglio perdere le mie creature per nessuna ragione al mondo sono tutta la mia vita è ciò che mi è rimasto loro non meritavano di essere allontanate da me penso anch'io come tutte le altre persone con cui parlo di queste cose assurde che cè un giro di soldi dallo stato che intascano tutti quelli coinvolti quando ci sono di mezzo i bambini le mie figlie avevano ragione mi dicevano sempre "Mamma andiamo via di qua " non si sentivano tranquille e avevano ragione avvertivano il pericolo sapevano che i servizi sociali ci avrebbero attaccati ancora infatti la più grande non si fidava dell'ass.soc. la vedeva come una nemica mentre io mi fidavo perchè continuava a dirmi che se avesi bisogno di aiutto lei me lo avrebbe dato mi doveva l'unico aiuto che volevo è che mi desse una mano a trovarmi un lavoro visto che per i casini che mi hanno creato proprio loro l'ho perso ma quell'aiuto non mi è mai stato dato era più intenzionata a portarmi via le mie figlie non so più come definire questa gente schifosa.
Vorrei contattare qualche politico o andare al consolato italiano o americano ma non so come fare loro possono fare qualcosa oppure no?
sono veramente disperata non dormo la notte penso sempre un modo come fare le mie figlie sono molto triste sapendo quello che sta succedendo è un trauma ancora più forte per loro e per me non è più vita ti prego aiutaci ciao
Certo farò quello che posso. Più che scriverne e parlarne non posso fare.
Rivolgiamoci al tribunale europeo, sei una cittadina con diritti umani. Non si può accettare questo.
CdF
AIUTIAMO QUESTA MAMMA