julio 12, 2007

Anche STRISCIA nel caos



Battibecco a suon di carta bollata tra Antonio Ricci e la sua Striscia contro Telefono antiplagio.
La simpatia va per entrambi ed è difficile prendere un'unica direzione, ecco perchè ci limitiamo a parlare del fatto senza proprie considerazioni.
Un saluto, comunque, a Ricci.
TELEFONO ANTIPLAGIO A STRISCIA, MAI CONDANNE PER DIFFAMAZIONE(AGI) - Cagliari, 11 lug - Prosegue la polemica a distanza tra il responsabile dell'associazione Telefono Antiplagio, l'insegnante cagliaritano Giovanni Panunzio, e Striscia la notizia. Ieri Panunzio, che ha perso una causa da 45.000 euro contro Mediaset, aveva annunciato di essere pronto a vendere un rene pur di non far morire l'associazione da lui fondata 13 anni fa e aveva attaccato duramente Mediaset accusandola, tra l'altro, di pubblicizzare, sul suo televideo, maghi e cartomanti. Immediata era arrivata la replica di Striscia: ''Invece di vendere un rene Panunzio si deve astenere dalle diffamazioni''. Oggi un nuovo capitolo di una vicenda che non sembra sia destinata a finire in breve tempo. ''Il giudice unico di Arezzo che mi ha imposto la chiusura del sito striscialanotizia.net - spiega Panunzio in una nota fatta pervenire all'Agi - non mi ha mai condannato per i contenuti diffamatori del sito: sfido Antonio Ricci a trovare nella sentenza una sola riga in cui si parla di 'utilizzo diffamatorio'. Quindi Striscia mente sapendo di mentire. Non sono mai stato condannato per diffamazione, ho sempre documentato le mie affermazioni, faro' questo regalo anche a Striscia. Nella data in cui si e' svolto il processo ad Arezzo, non mi sono potuto difendere perche' non sono stato avvisato. Comunque impugnero' la sentenza e faro' appello al Tribunale di Firenze. Riguardo le quattro querele per diffamazione di Ricci contro di me, e' vero che mi sono arrivati gli avvisi di garanzia, ma non vuol dire niente: chissa' quanti ne ha ricevuto lui, io pero' sono garantista. Antonio Ricci e' liberissimo di citarmi per diffamazione tutte le volte che vuole: forse confonde la diffamazione con l'informazione, come quella di Telefono Antiplagio, che da' fastidio a Striscia perche' evidenzia le sue magagne: una per tutte la copia della mascotte americana Big Red, ribattezzata Gabibbo. Antonio Ricci ha le spalle grosse, sicuramente ha redditi piu' elevati di un insegnante, quale sono io, e puo' permettersi di pagare pool di avvocati e pretendere molti soldi: vorra' dire che un giorno avra' il suo bel tapiro-salvadanaio. Pero', si metta l'anima in pace, la sua persecuzione contro Telefono Antiplagio non mi distogliera' mai, neanche a costo della vita, dall'informare l'opinione pubblica su maghi e santoni, compresi quelli pubblicizzati da Mediavideo, che Striscia fa finta di non vedere e che sottraggono denaro alle persone piu' deboli. Fortunatamente - conclude Panunzio - Telefono Antiplagio ha l'appoggio di tanti cittadini che ci spingono a continuare ed a non abbassare la guardia e la testa davanti allo strapotere di un pupazzo megalomane che pensa di detenere il monopolio dello sberleffo''. (AGI) Sol
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