mayo 24, 2007

Chavez accusa Radio Caracas


La storica emittente venezuelana verrà chiusa definitivamente il 27 maggio per volere di Hugo Chavez, accusata di aver simpatizzato con l'opposizione.

Sabato per le strade di Caracas un corteo di protesta ma, come sempre accade nelle dittature, non sarà possibile cambiare nulla.

Il presidente venezuelano progetta molti cambiamenti tra abitudini 'normalissime' della popolazione: divieto di uso di pannolini e assorbenti igienici usa e getta, tinture per capelli; minigonne e molto altro. In progetto anche il congelamento dei conti bancari privati e l'impossibilità, per tutti, di prelevare i propri soldi. Questo nuovo esempio di pseudo socialismo è quello che viene preso a modello da alcuni personaggi della politica italiana.

Provare per credere! E' il grido dei venezuelani all'estero.


Uno striscione lungo 1 km per chiedere la libertà!
CARACAS - Migliaia di persone dietro uno striscione lungo un chilometro, alto un metro e venti e pesante 180 chili. Il più grande mai confezionato in Sudamerica. Recitava: "Libertà di espressione SOS" in sei diverse lingue. Giornalisti, operatori del settore dei media, studenti di scienze delle comunicazioni venezuelani sono di nuovo scesi in piazza oggi a Caracas in difesa della libertà di stampa. Tra una settimana, infatti, scadrà la concessione per la televisione venezuelana Rctv, che il governo del presidente Hugo Chavez ha annunciato di non voler rinnovare.


Gabriele Costa

Media Contact