junio 19, 2006

La femminilizzazione del mondo







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La femminilizzazione del mondo

Il mondo diventa donna, si perde così l’altra metà del cielo.
Ritorniamo ai cori femministi: “il corpo è mio e lo gestisco io”. Nel mondo di un genitore, però, questo non ha senso perché un figlio diventa figlio di mamma a anche di papà già al suo concepimento.
Nel momento in cui viene escluso il padre, ritenendo che l’aborto sia roba da donne, torniamo a quel femminismo ormai superato. La pari genitorialità è anche pari opportunità. La pari opportunità richiesta a gran voce da molte donne ormai ha sforato diventando potere di famiglia. Siamo giunti alla femminilizzazione del mondo e della società. Parlando col mio amico Marco, anche lui padre, abbiamo concluso che non sono pochi i figli che stanno rimanendo senza la figura del padre.
Tantissime le donne, anche separate, invece, che ritengono indispensabile la figura del padre. Quando una coppia di sposi decide di separarsi deve comprendere che la separazione tra coniugi non implica, in nessun caso, la separazione dai figli. Loro devono continuare il rapporto con la mamma e con il papà.
Un padre ti ama in maniera diversa da come ti ama una mamma, è un equilibrio che nessuno deve spezzare, perché nessuno può arrogarsene il diritto e nemmeno può decidere sulla vita e sulla morte di un bambino.
Recenti studi e indagini hanno evidenziato che l’avvicinamento alla droga da parte di bambini è aumentato moltissimo negli ultimi anni. La maggioranza di questi ragazzini sono figli di separati e, come se non bastasse, molti di loro non hanno più contatti con il padre.
Ma ci rendiamo conto che manca qualcosa? La femminilizzazione del mondo sta portando a sentire la necessità di auto consolarci, magari facendo uso di droghe perché non abbiamo più un riferimento che ci aiuti a rialzarci, un sostegno basato certo sull’amore ma anche sulla certezza che la vita è fatta di amore dolcissimo e sentimenti teneri ma anche di lavoro e di responsabilità.
Il bellissimo e insostituibile amore della mamma se unico diventa un bisogno essenziale, fintanto che siamo bimbi non ce ne accorgiamo ma entrando nella vita da adolescenti ed adulti ci rendiamo conto che siamo stati privati di un riferimento paterno. Non riusciamo a integrarci in maniera serena e ci affidiamo a quello che ci offre la strada, qualcosa che ci illuda che in nessun momento della nostra vita rimarremo senza la dipendenza di qualcosa o di qualcuno. Non cresceremo mai, gli uomini non saranno mai uomini e le donne rimarranno orfane della loro parte ‘maschile’ che è quella che naturalmente rinforza l’animo.
La televisione propone un mondo di bellezza femminile, un sole che gira intorno ad occhi di donna e cuori di miele. Non abbiamo riferimenti e quest’allontanamento del padre e della figura maschile come relegata a un ruolo secondario se non nullo, non fa bene allo sviluppo psichico del bambino.
Insieme alle unioni Gay, al WWF, bisognerebbe creare un organismo che si occupi della figura del padre ormai in estinzione. Se vogliamo ripristinare un equilibrio, lo dobbiamo anche ai nostri figli.
Indispensabile per il corretto sviluppo del maschio e della femmina.

Altrimenti dobbiamo prendere atto di quello che dice il ‘Coronel Milza’. Che, con il suo mini filmato, sta ottenendo un grossissimo successo.
Dietro le parole apparentemente comiche del coronel si celano le verità più scottanti.

1 comentario:

Anónimo dijo...

Ciao Cosmo
il mondo si femminilizza ma credo sia anche colpa di noi uomini. Non siamo proprio degli stinchi di santo. So che i padri che leggono il tuo blog sono moltissimi e so anche che pochi si mostrano. Quanti di voi padri potreste mettere la mano sul fuoco sul fatto che sacrifichereste la vostra vita per un figlio? Io non rinuncerei, ad esempio, al mio lavoro per dover crescere un figlio e sarei costretto a lasciarlo alla mia ex. Quanti hanno il coraggio di ammetterlo come me?
Ho visto il filmatino del Coronel, spassoso e interessante.
Ciao
Diego